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Cultura Colli / Largo Madonna dei Sette Dolori

La Madonna dei 7 Dolori, simbolo dell'orgoglio collese tra le feste sacre e i riti pagani

E poi c'è la festa della Madonna, che si radica nella storia di Castellamare Adriatico dal 1757, quando il vescovo di allora consacrò la chiesa e ordinò che venisse celebrato ogni anno, in tale ricorrenza, un evento religioso

La chiesa della Madonna dei Sette Dolori, elevata a Basilica nel 1959 con un decreto di Papa Giovanni XXIII, è senza dubbio il simbolo dei Colli. La Madonna Nera – raffigurata con sette spade conficcate nel cuore a simboleggiare i dolori subiti – è uno struggente e forte riferimento di fede, oltre che di valore storico e culturale per Pescara e per i tanti pellegrini che ogni anno, anche da fuori Abruzzo, raggiungono la chiesa. D'altronde, la Madonna dei Sette Dolori è dal 1952 la Celeste Patrona della diocesi di Penne-Pescara, nonché protettrice della città. Tutti i Santuari hanno da sempre la caratteristica di essere meta di fedeli da altre parti del territorio. Parliamo poi di una Basilica minore, titolo che lega la chiesa al Papa, un luogo, infine, dove la presenza dei frati equivale da sempre a una maggiore possibilità di ricevere e accogliere i fedeli.

La parrocchia risale al 1665 e ha un'origine particolare: in precedenza la chiesa si trovava dentro a quella che oggi è la Questura, la Madonna del Carmine, gli abitanti dei Colli erano pochissimi e chiesero al Vescovo di Penne di poter elevare la chiesa a parrocchia. Così avvenne, e quella divenne la prima parrocchia della zona, rimanendo unica per un lungo periodo e raccontando importanti momenti di trasformazione, dalle dominazioni (angioine, aragonesi, borboniche) all’Unità d'Italia. Importanti anche le differenze fra le due realtà cittadine prima che si realizzasse la fusione del 1927: Pescara e Castellammare Adriatico.

La Basilica della Madonna dei 7 Dolori-2

Giugno, il mese della festa della Madonna 

La festa della Madonna, che si celebra ogni anno a giugno con un programma ricco di appuntamenti religiosi e civili, è un evento che si radica nella storia di Castellammare Adriatico dal 1757, quando il vescovo di allora consacrò la chiesa della Madonna dei Sette Dolori e ordinò che ogni anno venisse celebrata, in tale ricorrenza, una festa. La consacrazione avvenne il 30 maggio, giorno della Pentecoste di quell'anno, e poi la festa fu spostata alla prima domenica di giugno. La celebrazione è legata dunque alla consacrazione della chiesa.

Scanditi e di grande emozione sono gli appuntamenti religiosi, che sono storicamente molto partecipati: dall'esposizione della statua, che si tiene il venerdì nella Basilica, fino alla messa e alla processione della domenica. È indubbiamente una festa parecchio sentita dai fedeli, tra le principali della città, che si basa sullo sforzo organizzativo del Comitato e della gente che da sempre la sostiene. Bella la coesione che accompagna la festa: un tempo c’era la tradizione che chi aveva lasciato i Colli venisse invitato da chi restava per vivere questa giornata insieme. E in alcune case ancora oggi è così.

Il convento dei frati cappuccini con la statua di Padre Pio-2

I frati, padre Pio e l'associazionismo

C'è un filo sottile che lega a Padre Pio i frati cappuccini della Madonna dei 7 Dolori: in largo Madonna sorge il centro regionale dei gruppi di preghiera di Padre Pio, e davanti al convento si staglia una statua del santo. Poi c'è padre Guglielmo Alimonti, che fu discepolo del frate di Pietrelcina: è stato proprio grazie a questo religioso se lo scorso ottobre la Basilica ha potuto ospitare la reliquia del cuore di padre Pio. Si è trattato di un passaggio a suo modo storico, perché per la prima volta la reliquia ha lasciato San Giovanni Rotondo per essere trasferita in un'altra località italiana: fino al 2022, infatti, le uniche sue "trasferte" erano state all'estero.

Ma la Basilica della Madonna dei 7 Dolori brilla anche per l'associazionismo. Nel 1997 è nato il primo gruppo scout: rimasto "orfano" della sua parrocchia originaria, ossia la Santissima Trinità in piazza Michele Muzii, il Pescara 4 (Agesci) è emigrato poco più di 25 anni fa in largo Madonna per poi rimanerci fino al 2004. Oggi il gruppo scout dei Colli si chiama Pescara 3 e si trova in un'altra parrocchia, quella di San Giovanni Battista e San Benedetto Abate. Ma alla Madonna dei 7 Dolori hanno fatto storia anche la Gifra (Gioventù Francescana) e l'Anspi - Associazione Nazionale San Paolo Italia. Tutte queste realtà non mancano di animare i principali riti religiosi, compresa la suggestiva processione del venerdì santo. Insomma, una storia destinata a non finire e dove la figura della Madonna continua a essere assolutamente centrale nel professare la propria fede.

La facciata principale della Basilica-2

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