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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Calciomercato Pescara, Rafia ceduto al Lecce

Operazione chiusa per il passaggio del francotunisino in serie A: al Delfino un milione e duecentomila euro tra parte fissa e bonus (la metà spetta alla Juventus). Sebastiani: "Soddisfatto del mercato fatto finora"

Adieu Hamza Rafia: il talento francotunisino del Pescara vola in serie A. Lo ha preso il Lecce del ds Corvino e del tecnico pescarese D'Aversa (lo ha studiato da vicino negli ultimi mesi all'Adriatico). Il fantasista, classe 1999, ha firmato un contratto triennale con i salentini e finalmente sbarca nella massima serie, dopo la gavetta tra C e B delle ultime stagioni. Decisivo il periodo pescarese per la sua esplosione. In particolare, l'intuizione di Zeman di farlo giocare mezzala sinistra. A Pescara è stato il re degli assist (10 in 18 presenze tra campionato e play-off, 1 gol segnato), conquistando fiducia, stima e credibilità anche sul mercato. Frosinone, Genoa, Samp, Sassuolo, Ternana e soprattutto Venezia le squadre che lo avevano puntato. Il ds pescarese dei lagunari, Antonelli, stava per sferrare l'attacco decisivo, ma questa mattina è stato beffato dal Lecce. Rafia non si era presentato domenica scorsa all'Ekk Hotel per il raduno, chiaro segnale che le operazioni di mercato stavano entrando nella fase decisiva. Il costo dell’operazione è di 1,2 milioni: il Pescara incassa la metà (l'altra spetta alla Juventus) una base fissa di 600 mila euro e un'altra metà con bonus facilmente raggiungibili. Il presidente Sebastiani ha mantenuto anche il 15% sulla rivendita futura del calciatore cresciuto nel Lione che si lega per tre stagioni ai giallorossi (con opzione per altri due anni).

Impossibile sostituire un talento cristallino come quello del genio ex Juventus, ma in rosa al suo posto è già stato ingaggiato il gioiellino estone Tunjov, ex Spal, una mezzala offensiva di cui gli addetti ai lavori parlano molto bene. E che potrebbe non far rimpiangere la classe di Rafia.

Parla Sebastiani

Il bilancio del mercato è positivo per il presidente Sebastiani: “Sì, lo è. Stiamo continuando a fare quello che abbiamo sempre fatto. Ci siamo snaturati cammin facendo negli ultimi anni, ma noi abbiamo sempre lavorato per avere giocatori di proprietà, naturalmente giovani. La società si è sempre mantenuta facendo questo tipo di lavoro. E’ chiaro che tutti vorrebbero avere uno squadrone, ma io questa possibilità non ce l’ho, quindi ho gestisco così o “muoio”. Casini non voglio crearne, secondo me faremo una buona squadra anche questa volta. L'erede di Lescano? Il mister punta molto su Cuppone e Vergani. Ma abbiamo due mesi per la fine del mercato e c’è tempo per muoversi. L’importante è avere le idee chiare. Cuppone è perfetto per fare la punta centrale: non sarà pulitissimo, ma ha tutto per fare molto bene in questo ruolo con Zeman. I gol li ha sempre fatti e ha caratteristiche per imporsi con lui”.

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