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Ancona-Pescara 1-1, niente blitz nel derby dell'Adriatico: cronaca, tabellino e voti

Era l'ultima trasferta del 2023 per il Delfino, che chiuderà l'anno solare (e il girone d'andata) sabato 23 in casa sfidando la Fermana

Non riesce il blitz al Pescara nel derby dell'Adriatico al Del Conero di Ancona. E' terminata 1-1 una partita divertente e ben interpretata da entrambe le squadre, con i padroni di casa a passare subito in vantaggio (6', tacco di Coli Saco) ma non in grado di mantenere il gap (pari al 18' di Cangiano con l'aiuto del portiere dorico). Nella ripresa meglio il Pescara, che ha centrato una traversa, ma il punteggio non è più cambiato. 

Il campo dorico è tradizionalmente ostico per i pescaresi. L'Ancona si presentava alla sfida di stasera, infatti, in vantaggio per 6-2 nelle vittorie centrate tra Dorico e Del Conero, la più larga ottenuta nell’unico incontro in serie A nella stagione 1992/93 con il successo dell’Ancona all'epoca guidata in panchina da Vincenzo Guerini per 5-3.

Il settore ospiti dello stadio Del Conero è andato sold out nel giro di pochissime ore dall'apertura della vendita dei tagliandi ma, nonostante la richiesta, non è stato possibile incrementare la dotazione dei biglietti a disposizione dei supporters biancazzurri in curva. Per una partita importante ed assai sentita ad Ancona era scattato il piano speciale che riguardava la sicurezza e la viabilità. La gara fra Ancona e Pescara era stata infatti classificata dall'Osservatorio del Viminale come una partita a rischio, in considerazione della nota rivalità fra le due tifoserie, e di conseguenza il Gos aveva assunto come provvedimento prudenziale il divieto di vendita per i residenti nella provincia pescarese di titoli di ingresso per ogni settore che non sia la curva sud, ma per gli altri è stato possibile acquistare il biglietto anche per altre zone degli spalti. E' stato quindi previsto un più alto livello di vigilanza attraverso un rafforzamento nelle attività di prefiltraggio e filtraggio, con una presenza maggiorata di steward per evitare ogni possibile contatto tra le tifoserie e l'impiego di dieci unità di polizia municipale integrate da quelle che hanno terminato il proprio servizio in centro città per la gestione della festività.

Per l'inizio delle ostilità, mister Bucaro – capo allenatore di serata stante l'assenza di mister Zeman per i noti problemi di salute – ha optato per lasciare fuori Tunjov e di rischiare Brosco, non al meglio, nel cuore della difesa. Sul fronte opposto, mister Colavitto, vecchia conoscenza del calcio abruzzese, si è messo a specchio, dunque con un 4-3-3 votato all’aattacco. Stessa filosofia: esterni d’attacco a provare tagli senza palla per agevolare le sovrapposizioni dei terzini e gli interni di centrocampo delegati a inserirsi a supporto della manovra offensiva, dediti più a offendere che a contenere. Vitali in porta per Perucchini, che ha avuto un problema alla schiena in extremis, la sola novità dorica rispetto alla formazione annunciata alla vigilia.

Inizio choc per i biancazzurri colpiti dopo 6 minuti molto positivi dei padroni di casa. A sbloccare il match ci ha pensato Coli Saco, tutto solo nel cuore diell'area di rigore pescarese, che di tacco ha tramutato in oro un assist al bacio di Cioffi, che da sinistra ha superato Floriani Mussolini per fornire un assist doc. Ti aspetti subito la reazione biancazzurra ed invece è stato l'Ancona a tenere in mano le redini del match, puntando soprattutto sul proprio out mancino per creare insidie. E al 10' è servito un intervento in extremis di Brosco per evitare guai. Al 18' è arrivato però il pari pescarese, grazie ad un tiro dalla distanza di Cangiano sul quale Vitali è stato assai impacciato nel tentativo, risultato vano, di respinta. Una rete quasi in fotocopia di quella da 3 punti siglata dallo stesso Cangiano, anche all'epoca con la complicità del portiere (Del Favero) a Ferrara in casa della Spal. La partita è aperta, in continui capovolgimenti di fronte che potrebbero portare l'una (l'Ancona) o l'altra (il Pescara, come al 23' con giocata di Merola) squadra al gol. Al 28' è servito un colpo di reni di Plizzari per deviare sopra la traversa un colpo di testa del solito Saco dagli sviluppi di un calcio d'angolo. Recupero palla e rapida transizione lo spartito tattico dei dorici, bravi nell'interpretazione dei desiderata di Colavitto. Al 32' Pescara vicinissimo al gol con Cuppone, ma a Vitali superato è stato Cella sulla linea a salvare tutto. Due minuti dopo ancora Plizzari sugli scudi per mantenere la sua porta immacolata su Paolucci, abruzzese di Tollo cresciuto nel Delfino. Cioffi a destra è una mina vagante e Floriani Mussolini fa una fatica tremenda a contenerlo e il più delle volte non ci riesce mentre sul fronte opposto ogni volta che si sollecita Vitale la frittata sembra sempre dietro l'angolo, come in occasione di una punizione di Merola al 40', da posizione defilata, che per poco non portava l'estremo di casa ad un'altra topica. All'intervallo si è andati dunque in parità, per 1-1.

Nessun cambio scelto nell'intervallo dalle due panchine. Ritmi altissimi anche ad inizio ripresa, con i salvataggi di Cella e Meisk nei primi 3 giri di orologio a mantenere inviolate le proprie porte. Al 48' annullata la doppietta di Saco (stavolta di testa) per posizione di fuorigioco del giovane prospetto di proprietà Napoli. La sensazione è che il match si possa nuovamente sbloccare da un momento all'altro, da un fronte o su quello opposto in continui ribaltamenti di fronte sempre potenzialmente letali per la squadra difendente. Al 57' traversa centrata da Merola a suggellare una crescita progressiva del Delfino che è continuata nei minuti centrali della ripresa. Il duello Cangiano-Vitali si è riproposto poi al 63' su calcio di punizione, col portiere ancora impacciato ma stavolta in grado di respingere la sfera. Per dare ulteriore qualità alla propria proposta offensiva, Bucaro al 67' sceglie come primo cambio l'avvicendamento Tunjov-Aloi. Colavitto avvicenda invece, non in contemporanea, i migliori dei suoi, Saco e Cioffi, e la proposta dorica perde di intensità. Il Delfino ha così visto incrementare le percentuali del possesso palla, alle quali però non ha saputo far corrispondere un vero aumento della pericolosità. L'Ancona però nel finale si può agevolare di errati disimpegni difensivi ma non riesce a pungere. Accornero e Tommasini per Merola e Cuppone sono le ultime mosse di Bucaro per provare a cambiare la partita. Che non cambia. Finisce 1-1, una partit che poteva avvicinare il secondo posto – dopo il pari per 1-1 tra Cesena e Torres – ma che lascia immutate le distanze. E domani sera il Perugia può fare il sorpasso in ottica terza piazza del girone.

Il tabellino

Ancona- Pescara 1-1

ANCONA (4-3-3): Vitali 4,5, Clemente 6, Cella 6,5, Pellizzari 6, Martina 6, Saco 7 (65' Nador 6), Gatto 5,5 (65' Basso 5,5), Paolucci 6, Spagnoli 6, Cioffi 7 (71' Peli 6), Energe 6 (88' Gavioli sv). A disp.: Testagrossa, Perucchini, Marenco, Agyemang, Kristoffersen, Dutu, Radicchio, Baarnabà, Mattioli. All. Colavitto 6,5

PESCARA (4-3-3) Plizzari 6,5, Floriani Mussolini 5, Mesik 5,5, Brosco 6 (85' Di Pasquale sv), Milani 6, Dagasso 6,5, Squizzato 5,5, Aloi 6,5 (67' Tunjov 5,5), Merola 6 (81' Accornero sv), Cuppone 6 (81' Tommasini sv), Cangiano 6,5. A disp.: Ciocci, Barretta, Masala, Vergani, Pierno, Mora, Manu, Staver, Moruzzi, De Marco. All. Bucaro 6

Arbitro: Matteo Centi di Terni 6

Reti: 6' Saco (A), 18' Cangiano (P)

Note: ammoniti Cella, Gatto, Saco, Spagnoli (A), Floriani Mussolini (P)

Spettatori 5.332 di cui 1000 ospiti

Recuperi 1'pt e 5'st

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