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Amatori Pescara 1976, una partenza super: "Era importante, adesso contro Vasto e Chieti sfide difficili”

Intervista ad Antonio Serroni, uno dei leader del quintetto biancorosso: “Mi è piaciuto l'atteggiamento aggressivo che abbiamo avuto. Ma c'è sempre da migliorare”

Due difficili trasferte all'orizzonte per la capolista Amatori Pescara 1976. Si parte domenica da Vasto, contro una squadra assai attrezzata e che ha la necessità di fare risultato per rilanciarsi. Poi sarà la volta del match di Chieti contro Teate, ma in casa biancorossa i fari sono puntati sulla prima sfida. Ovviamente, aggiungiamo.
Antonio Serroni, uno dei leaders tecnici e carismatici del gruppo, è l'ex di turno. “Vivo l'attesa con assoluta serenità. La partita sarà difficile, Vasto è una squadra costruita bene e l'allenatore, che conosco per aver fatto proprio là un ottimo campionato di B concluso al terzo posto, è molto bravo”.
Il cecchino biancorosso parla poi di questioni di carattere generale. “Era assai importante partire bene, siamo stati bravi ad indirizzare le gare nei primi due quarti con Campli e L'Aquila, a Termoli invece è stata una partita più difficile ma siamo stati comunque bravi anche in quel caso a gestire e ad andare avanti anche di parecchi punti. L'atteggiamento della squadra mi ha stupito in positivo, nelle amichevoli magari non avevamo tirato fuori l'aggressività cestistica, chiamiamola così, che poi si è vista. Mi è piaciuto molto l'atteggiamento difensivo in particolare, poi è chiaro che c'è sempre da migliorare. Non ancora disputiamo una partita punto a punto e dovremo ad esempio vedere come sarà la nostra risposta in questo genere di situazione”.
Nei primi 3 match del campionato si è visto un piccolo sunto delle straordinarie qualità di Serroni, anche in un impiego non troppo ampio in termini di minutaggio: 2 super stoppate in 2 azioni consecutive contro Campli, ad esempio, ma anche le note doti di trascinatore del gruppo e di tiratore scelto. “Sono un ragazzo che quando scende in campo pensa solo a vincere la partita, a cosa serve per farlo e a quel che chiede il coach. Non sono uno che guarda punti e statistiche ma un giocatore che guarda il tabellone e vede quanti punti siamo sopra o sotto. Sicuramente cerco sempre di dare una mano anche a livello emotivo, a seconda del momento. Il vero Serroni si è già visto? Abbiamo visto Serroni in situazioni più semplici, perchè siamo andati sopra di 20 subito ed è stato più semplice giocare 15 minuti a partita”, chiude col sorriso. “Ed è andata bene così, finora”.
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