rotate-mobile
Calcio

Pescara-Olbia 4-0, terza vittoria di fila ma per pochi intimi: cronaca, tabellino e voti

Curva Nord chiusa per squalifica contro i sardi. Adesso niente respiro per i biancazzurri: mercoledì c'è la Coppa Italia

Terza vittoria di fila per il Pescara, che dopo aver espugnato Chiavari e Pontedera cala il tris nell'impianto amico battendo per 4-0 l'Olbia con le reti di Cuppone, Dagasso, Tunjov(nel primo tempo) ed Aloi. Zemanlandia è tornata? Sembrerebbe di sì....

Adesso nessuna sosta per il Delfino. Mercoledì si gioca ancora, stavolta in Coppa Italia e fuori casa. Biancazzurri di scena a Catania per una gara secca con in palio la semifinale della competizione.
 

Partita storica Pescara-Olbia, a suo modo: Curva Nord vuota, come da squalifica comminata dal giudice sportivo di Lega Pro dopo i fatti di Lucca del 22 ottobre. Il clima allo stadio Adriatco-Cornacchia è stato surreale, perchè per la prima volta per una partita ufficiale il Delfino non sarà sostenuto sugli spalti dallo zoccolo duro della sua tifoseria. Gli 804 abbonati del settore non hanno potuto vivere la partita contro l'Olbia all'interno dell'impianto di via Pepe, ma i gruppi organizzati della Nord (Rangers, Vecchia Guardia e A Sud del Fiume) hanno deciso di riunirsi alle ore 15:30 all'esterno dell'area di prefiltraggio per esprimere il proprio dissenso contro la sanzione comminata e per incitare comunque la squadra insieme ad altri gruppi organizzati, che solitamente occupano il settore Distinti (Tribuna Adriatica), che hanno deciso di disertare la partita in segno di solidarietà con i fratelli biancazzurri.


 

Il match. Il ritorno tra i titolari di Georgi Tunjov, stante la squalifica di Squizzato e l'infortunio di Franchini, non è l'unica novità rispetto alla formazione proposta dal Demiurgo di Praga nell'ultima partita: c'è Dagasso play e Accornero ala sinistra rispetto agli uomini che hanno vinto a Pontedera. Nonostante il rientro di Pierno, che aveva saltato l'ultimo match causa squalifica, la fascia destra della difesa pescarese è ancora una volta di proprietà di Floriani Mussolini, elemento in crescita e autore di ottime partite nella campagna del nord che ha rilanciato le quotazioni della banda Zeman in chiave terzo posto. E' il quarto moschettiere davanti a Plizzari della retroguardia insieme a Pellacani, che ha superato la concorrenza di Brosco, Mesik e Milani. In avanti, tocca ancora a Cuppone (3 gol nelle ultime 3 partite disputate, Coppa inclusa), Merola ed Accornero (preferito a Cangiano) impensierire la squadra allenata da quel Leandro Greco - ex centrocampista, tra le altre, di Roma, Verona, Livorno, Genoa e Olympiakos - che a fine carriera da giocatore era stato ad un passo dal vestirsi di biancazzurro dopo essere stato allenato anche da Sdengo. Tra i sardi in panchina inizialmente l'ex Daniele Dessena (13 presenze e 3 gol in riva all'Adriatico nell'ultimo anno biancazzurro in B, da gennaio a giugno 2021, e fresco di rinnovo coi sardi fino al 2026).

L'inizio del match è stato su ritmi non troppo alti, per merito della squadra ospite che sin da subito ha voluto imporre un clima da battaglia con tanti falli a spezzettare il gioco. E' stato comunque il Pescara, come da prospettive della vigilia, a provare a condurre le danze, con Acornero al minuto 11 ad impegnare Rinaldi. La grinta sarda contro la qualità abruzzese: questo il contenuto dei primi 20 minuti, nei quali sono stati pochissimi gli spunti di cronaca ed ancor meno le emozioni. Al 21' arriva lo squillo di Tunjov direttamente da calcio di punizione, palla alta sopra la traversa però. Sul ribaltamento di fronte serve il miglior Plizzari per deviare un corner un tentativo di Contini, che in ripartenza aveva avuto la palla buona per sbloccare il match. Nemmeno un giro di orologio e Cuppone ha imbrato il cartellino: bellissimo lo stacco di testa su cross di Milani per siglare l'1-0 tra gli appalusi del poco pubblico sugli spalti (c'erano i bimbi tesserati con le società affiliate al Delfinio a riempire il settore Distinti). Una manciata di secondi dopo il raddoppio ad indirizzare definitivamente l'inerzia del match in favore dei biancazzurri: il merito è del baby Dagasso, alla prima rete tra i grandi, che da fuori, complice una deviazione, ha siglato il 2-0. Sulle ali dell'entusiasmo, la truppa di casa ha regalato sprazzi di Zemanlandia, tanto belli quanto improduttivi. Al 37' nell'Olbia entra il vastese Cavuoti per l'infortunato Scapin. Quasi allo scadere il 3-0, grazie al solito Tunjov che ha così siglato il suo sesto gol stagionale.

Dopo l'intervallo Zeman ha ripresentato il suo Delfino con 2 novità: Brosco per Mesik, non al meglio, e Cangiano per Accornero. Il Delfino ha ripreso il secondo tempo dallo stesso punto nel quale aveva chiuso il primo: attaccando e tenendo saldamente in mano il gioco. Inevitabile con queste premesse arrivare al 4-0, firmato da Aloi al minuto 7. Un gol bellissimo, con la palla che si infila nel sette della porta sarda. Aloi continua a fare assai bene, ma al 24' viene sostituito da De Marco così come Cuppone lascia il posto a Tommasini: bisogna risparmiare energie in vista della patita di Catania tra 4 giorni. La partita è infatti chiusa, perchè l'Olbia non ha la forza di provare anche solo ad accorciare. Di Pasquale fa il suo debutto in campionato al minuto 34', sostituendo capitan Pellacani (uscito tra gli applausi come era capitato prima a Cuppone ed Aloi). Al 40' Tunjov si divora la manita e la doppietta personale, per troppa indolenza e poca cattiveria. Ma è un peccato veniale. Al Pescara viene annullato anche un gol per fuorigioco, ma va bene anche così. Finisce 4-0, con la consapevolezza che il Delfino sia davvero tornato. Terzo posto solitario almeno per una notte per la banda Zeman, aspettando la risposta domani di Perugia e Carrarese.


 

Il tabellino

Pescara- Olbia 4-0

PESCARA (4-3-3): Plizzari 6,5, Floriani Mussolini 6, Pellacani 6,5 (34'st Di Pasquale sv), Mesik 6 (1'st Brosco 6), Milani 6,5, Aloi 7 (24'st De Marco), Dagasso 7, Tunjov 6, Merola 6, Cuppone 7,5 (24'st Tommasini 6), Accornero 6,5 (1'st Cangiano 6). A disp.: Ciocci, Barretta, Masala, Vergani, Pierno, Mora, Manu, Staver, Moruzzi. All. Zeman 7

OLBIA (3-4-3): Rinaldi 5 ,Palomba 5,5, Fabbri 5,5, Motolese 5,5, Zallu 5,5, Zanchetta 5,5 (30'st Dessena), La Rosa 5,5, Arboleda 5,5, Corti 5,5, Scapin 5,5 (37'pt Cavuoti sv, 8'st Mameli 5,5), Contini 5,5 (30'st Ragatzu 5,5). A disp.: Palmisani, Van Der Want, Bellodi, Incerti, Gennari, Montebugnoli. All. Greco 5,5

Arbitro: Maria Marotta di Sapri 6

Reti: 23'pt Cuppone (P), 27'pt Dagasso (P), 44'pt Tunjov (P), 7'st Aloi (P)

Note: ammoniti Mesik, Merola (P), Contini, Zanchetta (O)

Recuperi 2'pt e 3'st


 


 


 


 


 

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pescara-Olbia 4-0, terza vittoria di fila ma per pochi intimi: cronaca, tabellino e voti

IlPescara è in caricamento