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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Il pescarese Canale tra i migliori talenti della serie D

Il terzino destro classe 2004 è esploso con il Vastogirardi allenato dall'ex Delfino Coletti. "Un'esperienza importante, che mi ha fatto crescere". Nel futuro un contratto tra i professionisti

Il talento pescarese Luca Canale al centro del mercato. Il classe 2004, cresciuto nelle giovanili del Pescara, è esploso nell'ultima stagione di serie D con la maglia dei molisani del Vastogirardi, allenato dall’ex biancazzurro Tommaso Coletti. Dopo una stagione con la Primavera della Ternana, il giovane gioiellino pescarese ha scelto di farsi le ossa giocando stabilmente nella formazione titolare, aiutando i suoi compagni a centrare la salvezza e, con prestazioni di spessore, a conquistare un posto nella Nazionale della LND, allenata dall’ex Juve Giannichedda, per andare a giocare il prestigioso Torneo di Viareggio. La sua annata non è sfuggita agli operatori di mercato, che oggi lo cercano con insistenza. La prima chance per il suo futuro potrebbe dargliela proprio il suo ex allenatore, Coletti, che guiderà i veneti della Luparense per una serie D molto ambiziosa nella prossima stagione. Ma il sogno è entrare nel calcio professionistico. “La serie D è stata un’esperienza impegnativa, non ero mai stato in uno spogliatoio con compagni di squadra grandi ed esperti – racconta Canale – . Mi sono dovuto adattare, ci ho messo il massimo dell’impegno. Ma il gruppo è stato fantastico: a me e agli altri under ci hanno permesso di inserirci ed esprimerci al meglio. E’ stato difficile soprattutto l’inizio, perché non sapevo cosa aspettarmi. Ma grazie all’aiuto di tutti sono riuscito ad esprimere il meglio di me stesso. Giocare in D ti mette già pressione, rispetto ad un campionato giovanile. Bisogna lavorare pensando sempre ai tre punti, ci sono i tifosi tutte le domeniche. Si sfidano anche società con grande tradizione, come la Samb, il Chieti e altre ancora”.

Il trampolino di lancio definitivo è stato per lui il Torneo di Viareggio: “E’ il torneo più bello che abbia mai disputato. Una bellissima esperienza, mi sono trovato bene nello spogliatoio. Sono onorato di aver avuto questa occasione ed essere stato selezionato tra tanti ragazzi in tutta Italia”.

Nelle giovanili del Pescara era una promettente mezzala, l’anno scorso Canale è diventato un terzino. Intuizione che gli ha cambiato le prospettive: “Nella Primavera della Ternana, il tecnico Ferruccio Mariani durante la stagione mi ha visto come possibile terzino destro. Mi sono trovato subito a mio agio: mi piace molto spingere sulla fascia, ma anche difendere: è un ruolo in cui devi essere un giocatore completo. Quest’anno al Vastogirardi ho giocato dall’inizio a destra nella difesa a quattro. Le mie caratteristiche si sposavano con le idee del mister e ho potuto esprimermi al massimo. I miei maestri? Quand’ero nel Pescara, sicuramente Paolo Birra e Felice Mancini, ma anche a Terni con Mariani ho imparato tanto”.

Poi la scelta di passare nel calcio dei grandi: “Avrei potuto giocare ancora un anno in Primavera, invece fare esperienza in una prima squadra è stata sicuramente la scelta giusta. Ho potuto dividere il campo con calciatori di esperienza, ho lavorato con un ex calciatore di alto livello come mister Coletti. Ho vissuto la settimana tipo, come se fossi già nei professionisti”.

Prossima sfida, l’esame di maturità. Poi le scelte sul futuro calcistico. “Dopo la maturità, spero di avere una bella occasione. La migliore possibile per la mia crescita. Anche un’altra stagione di serie D non sarebbe male. Giocare e mettere partite nel curriculum sarebbe importante. Se poi arrivasse un contratto nei professionisti, sarebbe una bella gratificazione e un nuovo inizio”.

Nel cuore di Canale restano i colori del suo Pescara e il sogno di tornare, un giorno, a indossare quella maglia…  “Il Pescara resta nel mio cuore, non ho rimpianti. Sono e sarà sempre tifoso, quando posso vado allo stadio. Sono cresciuto con quella maglia addosso e la sento sempre un po’ mia”. E chissà che un giorno, tra un giro e l’altro della grande ruota del calcio, il talento di Luca Canale non possa ritrovarsi all’Adriatico da protagonista, e non più da tifoso.

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