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Comitato strada parco, Biondi al sindaco: "Non ci prenda in giro"

In un lungo post il vicepresidente dell'associazione impegnata da anni ad impedire la realizzazione della filovia replica al primo cittadino: "Alcuni suoi colleghi lottano contro la ferrovia in favore del territorio, lei appoggia un progetto farlocco"

“I sindaci di San Giovanni Teatino, Manoppello e Chieti si battono con determinazione per evitare la divisione del loro territorio, a causa della nuova linea ferrata in progettazione. Il 'sindaco che ama Pescara', la stessa determinazione esasperata la impiega per favorire, in ogni modo, il sistema ferroviario che tornerà a dividere la città dopo trentaquattro anni suonati. Ognuno ama a modo suo, per carità”. Sarcastico il post del vicepresidente de comitato strada parco bene comune Maurizio Biondi, con cui torna ad attaccare il sindaco Carlo Masci sulla volontà di continuare nei lavori per la realizzazione della filovia. “Si rinuncia a cuor leggero a una ciclovia di sei chilometri, determinante per la qualità dell’aria e della vita dei pescaresi, per farne un tracciato riservato in via esclusiva a un sistema di trasporto filoviario talmente impattante che finirà per costringere la variegata utenza della strada negli spazi angusti disponibili sul lato monte – incalza -. Dove è clamorosamente falso, come sostiene a cuor leggero il sindaco Masci, che ciascuno avrà il suo spazio a disposizione, ordinato e disciplinato: 'non cambierà nulla, tutto rimarrà come prima'. Quando mai?”, chiosa Biondi. “Bici meccaniche e a pedalata assistita, monopattini e scooter elettrici, saranno necessariamente costretti a ricercare percorsi più sicuri e praticabili, posto che prevarrà giocoforza l’utenza debole rappresentata da pedoni, carrozzine, passeggini, bambini, scolari, anziani con difficoltà di deambulazione, passeggeri del filobus futuristico. Non è vero, sindaco, che tutto rimarrà come prima. Sarà persino impedita la libera circolazione delle persone, che potranno attraversare la strada solo agli incroci principali dotati di semafori dedicati. Non ci prenda in giro, per favore. E non ci prenda in giro neppure sul trasporto rapido collettivo in sede propria imposto dalla transizione ecologica, che in pochi minuti porterà i viaggiatori dal palacongressi di Montesilvano al tribunale di Pescara”.

“L’impianto illegittimo, privo di guida vincolata, in corso d’opera fallace a Pescara da tre lustri – scrive ancora il vicepresidente del comitato -, si muoverà con l’agilità di un elefante sulle corsie troppo strette della strada parco, ammesso e non concesso che riesca a conseguire a fine collaudo l’autorizzazione Ustif (Ufficio speciale trasporti e impianti fissi)di apertura al regolare esercizio. Ciò, benché il nullaosta tecnico ministeriale disponga che il filobus debba viaggiare a velocità elevata sul percorso riservato, con punte fino a 70 chilometri l’ora, onde poter garantire la velocità commerciale deludente di appena 20.4 km/ora (a Rimini, per il Metromare, è di 27 km). In realtà, il dato rilevante è che si sta impiegando malamente il denaro pubblico del Trm (Trasporto rapido di massa) per realizzare un banale servizio trasporto pubblico locale di linea urbana, che non porterà alcuna utilità marginale alla mobilità sostenibile. Bella roba”, chiosa. “Non ci prenda in giro con i bus elettrici, che non hanno nulla in comune con il 'tram su gomma' Van Hool, già costruito in Belgio in tre esemplari destinati a Pescara disponibili per la consegna, fermo restando che gli altri tre vettori arriveranno entro l’estate (la brutta figura dei cinque Rampini E80 in mostra patetica sulla strada parco, avrebbe fatto molto meglio a evitarla). E che ne faremo dei sei filobus Van Hool, visto e considerato che in marcia autonoma promiscua non riusciranno a raggiungere il tribunale? - continua Biondi - Occorrerà necessariamente costruire una terza centralina di ricarica nell’Area di risulta, come conferma lievemente il giovane Direttore generale Tua spa Società unica abruzzese di trasporto, dottor Max Di Pasquale. Pure questo ci ha chiesto l’Europa? Bella roba”, ribadisce. “Non ci prenda in giro, per favore, sulle barriere architettoniche. Lei sa benissimo che non potranno essere abbattute. I marciapiedi non saranno interamente percorribili e accessibili ai disabili e il servizio di trasporto finirà per discriminare l’utenza svantaggiata. Vero è che il progetto estemporaneo appartenga alla gloriosa Giunta Alessandrini, ma si dà il caso che competa a Lei il disdoro di realizzarlo a danno del territorio e il paesaggio, con zero vantaggi per la percorribilità del manufatto. Bella roba”, ripete ancora.

“Non ci prenda in giro, per favore, sull’asfalto fibrorinforzato di Via Castellamare Adriatico. Sette centimetri di bitume non ce la faranno a reggere il peso rilevante del filobus, che procurerà 'ormaie' sul fondo stradale e disservizi al regolare esercizio dell’impianto. Non a caso, il tratto di strada parco realizzato da 'Balfour Beatty Rail' a Montesilvano, da Le Naiadi a Via Marinelli, ha registrato lo scavo profondo di 50 centimetri idoneo alla costruzione di un nuovo pacchetto stradale composto di tre strati di bitume fibrorinforzato di 15 centimetri ciascuno, sezionati da altrettanti teli del cosiddetto 'tessuto non tessuto'. Perchémai?”. “La verità - conclude Biondi - è che il tratto pescarese riservato con colpa grave al filobus, è interessato dalla presenza della condotta di gas metano che impedisce la costruzione di una strada conforme al traffico pesante: e non è stato minimamente considerato di spostarla altrove, nonostante i reiterati inviti del comitato, con grave pregiudizio per la sicurezza di esercizio dell’impianto. Bella roba. Seguirà logicamente una commessa pubblica dagli effetti disastrosi sul piano ambientale, paesaggistico, storico, economico e sociale. A beneficio esclusivo dell’appaltatore inadempiente, a danno grave per la comunità e l’erario dello Stato. I cittadini, sindaco Masci, sono stanchi di assistere passivamente a tanta colpevole negligenza. Grazie eh!”.

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