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Sabato, 27 Aprile 2024
Cultura

"Tutti i musei su Wikipedia", l'appello dell'enciclopedia online a quelli abruzzesi per potenziare l'accessibilità gratuita

Esserci, spiega la presidente Wikimedia Italia Iolanda Pensa vuol dire "valorizzare il culturale e creare creazione di nuovi prodotti e servizi in accordo con i principi degli open data, dell’open government, dell’open science"

Wikimedia Italia invita tutti i musei dell’Abruzzo a condividere la conoscenza con il lancio di “Tutti i musei su Wikipedia”, l’iniziativa che accompagna e sostiene le istituzioni culturali nel diventare protagoniste dell’accesso “open” al patrimonio culturale italiano, collaborando con Wikipedia, Wikidata, Wikimedia Commons e gli altri progetti Wikimedia.

Un'iniziativa quella promossa che si rivolge a oltre 3mila istituzioni culturali italiane comprese quelle del nostro territorio. Una collaborazione gratuita quella che si chiede per l'elaborazione di una “Open access policy” e per la pubblicazione di una selezione di immagini e documenti con strumenti e licenze libere.

“La regione Abruzzo è ricca di un patrimonio culturale che risale a molte epoche diverse, le sue ricchezze spaziano dai parchi naturali all’architettura delle città – spiega in una nota Iolanda Pensa, presidente di Wikimedia Italia –. Sono oltre 230 i musei, complessi monumentali, castelli e aree archeologiche al suo interno. Con questa iniziativa ci rivolgiamo a loro: vogliamo accompagnarli nell’essere accessibili a chiunque, in ogni parte del mondo, facendoli conoscere grazie a Wikipedia e ai progetti Wikimedia. L’open access e in generale l’apertura dei contenuti sono ormai riconosciuti come strumenti sostenibili che potenziano la valorizzazione del patrimonio culturale, favorendo il riuso, l’interpretazione, la ricerca e la creazione di nuovi prodotti e servizi in accordo con i principi degli open data, dell’open government, dell’open science e della centralità delle comunità, come ben esplicitato dalla Convenzione di Faro alla quale l’Italia ha aderito nel 2020”.

Chi parteciperà potrà anche coprire e contribuire a Wikimedia Commons, la più grande banca dati al mondo che già ospita oltre 90 milioni di immagini liberamente utilizzabili, e Wikidata, il database collaborativo utilizzato anche dai più importanti motori di ricerca. Questi strumenti permetteranno a musei, ecomusei, siti archeologici, parchi e fondazioni di rendere accessibili online le proprie collezioni.

Non serve essere esperti di copyright per partecipare a “Tutti i musei su Wikipedia”, spiega la stessa realtà digitale. All’interno del progetto, Wikimedia Italia offre infatti alle istituzioni che decidono di aderirvi un aiuto concreto. “Ai musei viene chiesto di fornire una selezione di dati, testi e immagini delle proprie collezioni, mentre Wikimedia Italia, grazie al coinvolgimento dei volontari dei progetti, li caricherà nelle banche dati di Wikimedia Commons e Wikidata e li metterà a disposizione anche per arricchire le voci di Wikipedia”, si legge ancora nella nota diffusa.

Per partecipare è sufficiente seguire le indicazioni che si trovano sulla pagina online Wikimedia dedicati ai musei. Dal sito di Wikimedia Italia si accede al percorso guidato e ad una pagina di domande e risposte relative all’iniziativa. È possibile, inoltre, contattare Wikimedia Italia per ulteriori informazioni all’indirizzo musei@wikimedia.it.

L’iniziativa, promossa da Wikimedia Italia, in collaborazione con Icom Italia, Creative Commons Italia e il dipartimento di Economia e statistica “Cognetti de Martiis” dell’università di Torino e il co-finanziamento di Wikimedia Foundation, si rivolge a tutti i musei del territorio italiano.

Locandina Tutti i Musei su Wikipedia

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