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Cronaca Spoltore

Tangenti Spoltore, chiesti 16 rinvii a giudizio

Sono sedici le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti al Comune di Spoltore, per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio da parte della Procura.

Sono sedici le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti al Comune di Spoltore, per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio da parte della Procura.
Fra loro, l'ex sindaco Ranghelli, l'ex vicepresidente di Ambiente Spa Vernamonte e l'ex presidente del consiglio regionale Roselli.

L'accusa è di aver creato una vera e propria cabina di regia per pilotare appalti ed incarichi pubblici dietro compenso o comunque in cambio di assunzioni e favori personali. Nel mirino il piano regolatore, l'appalto per la riscossione della pubblicità, le sanzioni alle violazioni del codice della strada, l'accordo di programma per il cimitero e la realizzazione di appartamenti nella zona del fiume.

Gli altri indagati sono:  Luigi Zampacorta, imprenditore; Alessio Carletti, costruttore; Ernesto Partenza, ex assessore all'urbanistica; Mario Angelo D'Eramo, ex responsabile ufficio Autorita' di bacino della Regione Abruzzo; Alessandro D'Onofrio, imprenditore; Pino Luigioni, ex consigliere comunale; Claudio Santurbano, ex assessore ai lavori pubblici; Enzo Giansante, responsabile di zona della Maggioli Spa; Tullio Michele Ernesto Santroni, dirigente comunale; Giuseppe Del Pretaro, geometra; Bruno Crocetta, tecnico comunale; Emilio Di Paoloemilio, tecnico comunale; Marcello Sborgia, costruttore.

Le accuse sono varie, dall'associazione a delinquere, alla corruzione, al falso ideologico ed abuso d'ufficio.

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