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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Spoltore

Matricciani sul ricorso al Tar per il nuovo canile a Spoltore: "Capiremo chi segue e conosce le regole della pubblica amministrazione"

Il presidente del consiglio comunale di Spoltore, Lucio Matricciani, esprime nuovamente il suo pensiero riguardo alla questione del nuovo canile intercomunale

«È curioso leggere sulla stampa che gli amministratori del Comune di Spoltore "amano gli animali solo a parole", perché "non vogliono il canile sul loro territorio". Un appunto da sottoporre, identico, all'attenzione di Pescara, che non ha mai neppure ipotizzato una localizzazione dentro i suoi confini».
A dirlo è Lucio Matricciani, presidente del consiglio comunale di Spoltore.

Che poi aggiunge: «Il ricorso al Tar è una buona notizia, così finalmente capiremo chi segue e conosce le regole della pubblica amministrazione, e chi sa solo improvvisare di nascosto soluzioni fantasiose. La realtà è che ci sono delle prescrizioni da seguire e delle esigenze da soddisfare: noi abbiamo parlato per mesi, prima durante l'amministrazione Alessandrini con l'assessore Gianni Teodoro, poi con l'attuale sindaco Carlo Masci, proprio per trovare la localizzazione ideale a Spoltore. Successivamente, senza che se ne fosse mai parlato, Pescara ha presentato un progetto del tutto alternativo sia nella localizzazione, a Santa Teresa, sia nelle caratteristiche: torniamo a chiedere l'utilità di questo canile da 60 posti, di cui 20 da riservare a Spoltore, quando per il solo territorio di Pescara il fabbisogno è di oltre 80 cani». 

Così conclude Matricciani il suo intervento: «Alla replica che un canile così piccolo servirebbe a incentivare le adozioni, francamente, può credere solo chi non si è mai occupato di animali. Noi volevamo realizzare sul nostro territorio qualcosa di molto più ampio e utile, dotato anche di gattile, canile sanitario e altri servizi. Nel frattempo le regole a livello regionale sono state cambiate: adesso è giusto riaprire la discussione a ogni livello, coinvolgendo tutti i territori e le tre amministrazioni coinvolte (c'è anche Montesilvano). Altrimenti viene da pensare che la Regione abbia cambiato le leggi con il solo obiettivo di regolarizzare il progetto di Pescara per Santa Teresa di Spoltore. Questa è la Grande Pescara che ci aspetta? Un contenitore vuoto dove gli amministratori del capoluogo possono delocalizzare, lontane dal loro elettorato, le strutture e i servizi meno desiderati».

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