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Juventus NG - Pescara 4-3, Festival del Gol amarissimo: cronaca, tabellino e voti

Al Moccagatta di Alessandria è andata in scena la prima gara del 2024, che coincideva con la prima giornata del girone di ritorno nel Girone B di Serie C

Al Moccagatta di Alessandria è andata in scena la prima gara del 2024, che coincideva con la prima giornata del girone di ritorno nel Girone B di Serie C: è stato un vero e proprio Festival del Gol quello andato in scena, che ha premiato la giovane Zebra e puntito severamente il Pescara. 4-3 il punteggio finale di una partita dove nel recupero il Delfino - che era passato in vantaggio nel primo tempo con Cangiano -  ha accorciato su rigore con Tunjov prima dell'espulsione di Mesik per doppia ammonizione. 

Adesso il Pescara tornerà in campo lunedì 15 all'Adriatico per lo scontro diretto contro il Perugia in chiave terzo posto. Mancherà il centrale slovacco, dunque, che sarà squalificato. Ma tornerà Brosco. 

Plizzari tra i pali, difesa composta da Pierno, Mesik, Di Pasquale e Moruzzi, centrocampo formato da Squizzato play con Aloi e Dagasso mezze ali e tridente fondato su Merola e Cangiano a supporto di Cuppone: queste le scelte di Zeman per il calcio di inizio. Regolarmente in campo dal 1', dunque, Ale Plizzari, con conseguente panchina per il nuovo arrivato Gasparini che era stato sino alla viglia in predicato di debuttare subito, stante le non perfette condizioni fisiche del portiere titolare. Zeman senza quattro giocatori: Franchini, Pellacani, Brosco e Accornero. Tra i bianconeri l’ex Cerri in attacco dal 1′ nel 3-5-2 dedito ad intasare gli spazi centrali e a non dare sfoghi esterni alla manovra avversaria. Approccio positivo dei biancazzurri, ad Alessandria in completo totalmente giallo da trasferta, che hanno preso subito in mano le redini del match lasciando ai baby bianconeri solo tentativi di ripartenza. Al 7' sugli scudi l'estremo di casa Daffara, che si oppone prima ad un tiro da fuori di Cuppone e poi sulla ribattuta dice di no a Merola. I pimi 600 secondi di contesa sono stati quasi un monologo dei ragazzi di Zeman, che hanno gestito tempi e modi del gioco a proprio piacimento pur non riuscendo a trovare la via della rete. Solo in contropiede ha provato a farsi apprezzare la Juve baby, non riuscendo praticamente mai ad impiensierire Plizzari almeno fino al 20' quando è passato in vantaggio il Delfino grazie a Cangiano. E' dell'ex bolognese il primo gol biancazzurro del nuovo anno solare. Cangiano ha ribadito in rete una ribattuta di Daffara su tiro da fuori di Aloi per la gioia degli 81 tifosi pescaresi presenti sugli spalti. Dopo il primo tentativo juventino con Comenencia, lo stesso Cangiano ha sfiorato il raddoppio con un bel tiro di prima da fuori che è sibilato di poco fuori a fil di palo. Il Pescara ha poi cercato subito di raddoppiare per cercare di mettere già in ghiaccio il match, ma errori in fase di rifinitura hanno negato alla banda Zeman un meritato secondo gol. E la beffa si è palesata al 40', quando Damiani da fuori area ha trovato la rete del pari con un gol tanto bello quanto prezioso. Allo scadere una carabola Moruzzi – Di Pasquale poteva siglare il sorpasso juventino ma per fortuna del Delfino la sfera è terminata a lato.

Zeman ha ripresentato il suo Pescara nel secondo tempo con una sola novità: Floriani mussolini per Pierno, terzino per terzino e dunque nessuna variazione tattica. L'approccio migliore è stato però della Juve, che con Cerri ha sfiorato il sorpasso: determinante l'intervento di Plizzari a tenere immutata la situazione. Comenencia al 55', però, ha dato giusta consacrazione al milgior approccio bianconero al secondo tempo tramutando in oro una bella iniziativa sull'asse Guerra-Hasa. 2-1 e tutto completamente da rifare per un Pescara presuntuoso e spuntato. Sale però in cattedra Cuppone. Prima pareggia al 59', poi un minuto dopo da fuori sfiora il gol capolavoro per il nuovo sorpasso. Ma la partita è ormai un flipper e al 62' Guerra, su splendido assist di Comemìnencia, ha griffare il nuovo vantaggio Juve. Zeman allora butta nella mischia Tommasini per Cangiano, facendo scalare Cuppone a sinistra nel tridente con l'ex pisano centrale. Ma è stata ancora la Juve con Guerra a sfiorare il poker (72') più che il Delfino ad avvicinarsi al tris. Tunjov e Milani le altre carte calate da ZZ al tavolo del match. Ma è stato Guerra di testa al minuto 80 a chiudere il conti con la rete del 4-2. E' il sipario alla partita, perchè nel finale il Delfino fa poco (87' traiettoria beffarda di Tunjov a fil di palo) e nulla. Al 91' un fallo di mano di Anghelè induce l'arbitro ad assegnare un rigore al Pescara che Tunjov al 92' realizza. Finisce 4-3. Espulso Mesik al 93' per doppia ammonizione.

Il tabellino

Juventus Next Gen – Pescara 4-3

JUVENTUS NEXT GEN (3-5-2): Daffara 6; Stivanello 6, Savona 6, Muharemovic 6; Comenencia 7, Salifou 6, Damiani 6,5, Hasa 7, Rouhi 6; Guerra 7 (89' Iocolano sv), Cerri 5,5 (69' Anghelè 6). A disp. Scaglia, Stramaccioni, Maressa, Mulazzi, Poli, Ntenda, Palumbo, Valdesi, Perotti, Pugno. All. Brambilla 7

PESCARA (4-3-3): Plizzari 6; Pierno 5,5 (46' Floriani Mussolini), Mesik 5, Di Pasquale 5,5, Moruzzi 5,5 (74' Milani 5,5); Squizzato 5 (74' Tunjov 5,5), Aloi 6, Dagasso 6; Merola 5,5, Cuppone 6, Cangiano 6 (63' Tommasini). A disp.: Gasparini, Staver, Mora, De Marco,, Masala, Vergani. All. Zeman 6

Arbitro: Niccolò Turrini di Firenze 6

Reti: 20' Cangiano (P), 40' Damiani (J), 57' Comenencia (J), 60' Cuppone (P), 62' e 80' Guerra (J), 92' su rig. Tunjov (P)

Note: ammoniti Di Pasquale, Aloi, Squizzato, Merola (P), Comenencia, Rouhi (J). Espulso Mesik al 93' per doppia ammonizione

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