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Arezzo-Pescara 1-2, prima vittoria del 2024 per il Delfino: cronaca, tabellino e voti

Dopo 2 sconfitte in altrettante partite nel 2024, il Pescara si presentava in uno stadio toscano dove negli 11 precedenti non aveva mai vinto

Ritorno al successo per il Pescara, che non conquistava i 3 punti dal match interno con l'Olbia datato 9 dicembre. Ad Arezzo, per la prima vittoria nella storia su quel campo del Delfino, è finita 2-1 una gara nervosa e spigolosa, che però il Pescara ha però gestito bene e sempre condotto con personalità, anche dopo il momentaneo pari di Gaddini a rispondere al rigore di Merola. Sempre nel primo tempo, ma di testa a firma Di Pasquale, la rete decisiva per la prima vittoria del 2024 biancazzurro. 

Per il calcio d'inizio mister Zeman ha regalato ancora una volta sorprese. Fuori dall'undici iniziale Cuppone, Mesik e Tunjov, centrocampo ancora una volta diverso (stavolta composto da Squizzato, Aloi e Franchini) e altra coppia di terzini (Floriani Mussolini – Moruzzi). I due sfortunati protagonisti del posticipo col Perugia, Vergani e Di Pasquale (il primo ha fallito il calcio di rigore, il secondo con l'autogol in pieno recupero ha condannato i suoi al ko) confermati titolari. Una prolungata fase di studio iniziale ha consentito alle due squadre di prendere le misure all'avversario. Sugli esterni si è sviluppato in prevalenza, come di consueto, il gioco biancazzurro, con Merola e soci alla ricerca della prima vittoria pescarese nella storia ad Arezzo (mai un successo negli 11 precedenti prima di questa sfida). Contrasti aspri e poche emozioni: i primi minuti sono scivolati via così, senza sussulti. Da segnalare solo un tentativo di imbucata per Vergani, fermato sul più bello dall'uscita dell'estremo di casa. Al 10' un'altra imbucata per Vergani porta al rigore per il Delfino. Il centravanti viene steso da Masetti in area, per l'arbitro ci sono gli estremi per l'assegnazione della massima punizione ma non per il rosso al difensore aretino, che in realtà prende anche la palla prima dell'avversario che comunque si fa male e deve lasciare il posto a Cuppone. Tra proteste e cure a Vergani prima della sostituzione, passano alcuni minuti che non deconcentrano Merola, rigorista di serata che al 13' sblocca il risultato per il vantaggio ospite. Al 20' brivido per Plizzari, con Pattarello che si smarca bene e può calciare da posizione propizia a far male, ma si decentra troppo e non chiude bene il suo diagonale. E' da sinistra che arrivano i principali pericoli per il Pescara, con Moruzzi preso sempre da due elementi che si appoggiano ad un centrocampista in una triangolazione a tagliarlo fuori. L'Arezzo prova a creare gioco sulle corsie esterne, di solito punto di forza del calcio zemaniano, per provare a riequilibrare le sorti del match. Ma senza riuscirci, fino al 30' quando Gaddini piazza la sfera nell'angolino dove Plizzari non può arrivare. Per i biancazzurri lo sviluppo dell'azione è stato viziato da un fallo di Donati (al debutto i amaranto) su Moruzzi sull'out mancino di difesa pescarese. Seconda marcatura stagionale per Gaddini. Al 33' va in verticale il Pescara, con Cuppone che chiama Trombini alla deviazione in corner. Dagli sviluppi dello stesso Di Pasquale si fa perdonare l'autogol col Perugia e di testa trafigge l'estremo aretino per il nuovo vantaggio pescarese. 1-2 e tutto da rifare per la banda Indiani, castigata dal quindicesimo marcatore diverso in stagione per il Pescara . L'Arezzo è stato così costretto a riversarsi di nuovo avanti, prestando però il fianco alle ripartenze pescaresi. Difesa altissima e verticalizzazioni immediate: queste invece le armi del Pescara per incrementare il vantaggio invece di mantenerlo. La gestione del risultato, è noto, non è tra le qualità della banda Sdengo. Al 42' Cuppone ci riprova con le stesse modalità che poi, dallo sviluppo del croner successivo, era arrivato il gol di Di Pasquale. Anche stavolta Trombini mette in angolo, che però non ha avuto esiti propizi differentemente dalla prima volta. Dopo 2' di recupero, squadre negli spogliatoi.

Nessun cambio deciso da Zeman nell'intervallo. Pronti via ci prova Cangiano da distanza siderale, Trombini è incerto ma respinge e poi Merola di testa, su corner battuto dallo stesso ex Bologna, trova solo l'esterno della rete, tutto solo in area di rigore. Al 50' è quasi letale una ripartenza aretina, sulla quale Plizzari ha detto di no ad un Pattarello che era stato smarcato a tu per tu con l'estremo abruzzese. Al 57' un rasoterra insidiosissimo di Merola chiama Trombini al super intervento in corner (poi senza sviluppi interessanti). Al 60' Moruzzi, già ammonito, ferma con le cattive Pattarello che si stava lanciando in contropiede verso la porta avversaria. C'è fallo e ci sarebbe anche il giallo, ma l'arbitro grazia il terzino pescarese. E subito Zeman lo avvicenda con Milani. Ottima la gestione del Pescara del risicato vantaggio, con Indiani che cambia le carte in tavola con 2 sostituzioni. Tunjov per Squizzato al 71' è la contromossa di Sdengo, un minuto prima del possibile tris che Cuppone non concretizza. Sul ribaltamento di fronte ancora determinante in uscita bassa Plizzari. Ci prova poi da fuori Cangiano, senza esiti. Al 79' super intervento di Plizzari a dire di no ad una perfetta girata di testa del nuovo entrato Polvani. L'Arezzo inevitabilmente prova il veemente forcing finale, più con la forza dei nervi che con il raziocinio della ragione. La gara si inasprisce, fioccano i gialli e ci sono vari capannelli sedati a fatica dall'arbitro. Per l'assalto finale Indiani mette un trequartista, Settembrini, per un difensore, Masetti. Prova a dare il tutto per tutto la panchina toscana, nel disperato tentativo di strappare il pari. Ma non ci riuscirà. Finisce 2-1 per gli ospiti, che tornano al successo dopo un mese e mezzo (ma di mezzo c'è stata la sosta natalizia), con brivido nell'ultimo minuto del maxi recupero col solito Pattarello che ha sfiorato la rete-beffa.

Il tabellino

Arezzo-Pescara 1-2

AREZZO (4-2-3-1): Trombini 6,5; Donati 6, Risaliti 6 (74' Polvani 6), Masetti 5,5 89' Settembrini sv), Montini 6; Mawuli 6,5, Bianchi 5,5 (64' Foglia 5,5); Guccione 5,5 (74' Castiglia 5,5), Gaddini 6 (64' Catanese 5,5), Iori 5,5; Pattarello 6. A disp. Borra, Landucci, Settembrini, Damiani. All.Indiani 6

PESCARA (4-3-3): Plizzari 7, Floriani Mussolini 6, Brosco 6, Di Pasquale 6,5, Moruzzi 5,5 (62' Milani 6), Franchini 6, Squizzato 6,5 (71' Tunjov 5,5), Aloi 6, Merola 6,5, Vergani sv (14' Cuppone 6), Cangiano 6. A disp. Gasparini, Masala, Pierno, Mesik, Staver, De Marco, Dagasso, Palumbo. All. Zeman 6

Arbitro: Francesco D'Eusanio di Faenza 5,5

Reti: 13' su rig. Merola (P), 30' Gaddini (A), 34' Di Pasquale (P)

Note: ammoniti Masetti, Risaliti, Pattarello (A), Moruzzi, Franchini, Cangiano (P)

Recuperi 2' pt e 7' st

3427 spettatori, 231 gli ospiti

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