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Politica Portanuova / Viale Guglielmo Marconi

Viale Marconi, l'assessore Mascia al centrosinistra: "Lavori finiti, ne avete fatto un'icona leggendaria con le strumentalizzazioni"

Lunga la replica dell'assessore comunale all'ultima interrogazione presentata dal capogruppo del Pd Giampietro: "Progetto stravolto perché dovevamo farlo, quello della giunta Alessandrini avrebbe bloccato il traffico dallo stadio a piazza Unione"

A mancare sono gli ultimi passaggi tecnico-gestionali che esulano da questioni politiche per cui “i lavori su viale Marconi risultano conclusi”. Lo ha ribadito nel suo intervento in consiglio comunale l'assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia rispondendo, non senza sarcasmo, all'interrogazione del capogruppo del Pd Piero Giampietro che parlando di dichiarazioni contraddittorie, è tornato a chiedere quando apriranno le rotatorie e quando saranno attivati i semafori sulla discussa arteria stradale. Domanda questa cui, ha sottolineato nella sua replica l'esponente dem, non avrebbe ancora una volta ottenuto risposta sebbene, va ricordato, sia stato lo stesso Mascia insieme al sindaco Carlo Masci Masci ad annunciare nei giorni scorsi che, almeno per quanto riguarda i semafori, i primi saranno accesi entro la metà di febbraio. 

La loro attivazione, ha precisato in aula, dipenderebbe quindi esclusivamente dal “settaggio dei regolatori semaforici da effettuare ottimizzando tutte le componenti del traffico veicolare, del trasporto pubblico e degli attraversamenti pedonali”. Cosa che sarà fatta, ha assicurato, anche in via Spaventa e in via Mazzarino “sulla base di previsioni impiantistiche già fatte”. 

Se sui tempi dunque tutto dipenderebbe da questioni tecniche, è sul dato politico che Mascia si è espresso lungamente sin dall'esordio del suo intervento in aula. “L'arresto e le amanti di Matteo Messina Denaro, le accise sui carburanti, il caso Facundo Lescano, il giocatore argentino di Pescara e le sue diatribe con l'allenatore Colombo e poi viale Marconi: le quattro icone leggendarie di cui parliamo in Italia, a Pescara e forse fuori dai confini regionali – ha detto -. Credo sia la sesta o settimana interrogazione per carità legittima, ma parliamo ormai di un'icona leggendaria e siete stati voi a determinare tutto questo”.

Quel “siete stati voi” è stato l'assist fatto a se stesso per ripercorrere come si è arrivati alla realizzazione di viale Marconi partendo da quel progetto approvato il 24 maggio 2019 dalla giunta Alessandrini e poi “stravolto”, lo ha detto e ribadito, dall'attuale maggioranza perché “lo abbiamo dovuto stravolgere”, ha chiosato. Quel giorno, ha detto ancora come a sottolineare la volontà dell'opposizione di farne un vero e proprio “caso”, “litigarono Salvini e Di Maio, i laburisti vinsero in Olanda e quel giorno l'amministrazione Alessandrini approvò il progetto definitivo della rivoluzione di viale Marconi prevedendo una strada a tre corsie. Fu approvato 48 ore prima dell'elezione del sindaco Masci e lo ereditammo così come ereditammo il milione e 200mila euro di contributo validamente ottenuto dalla Regione. Avendolo ereditato quel progetto – ha perseguito Mascia -, non senza un confronto all'interno della maggioranza, decidemmo che un milione e 200mila euro non potevano essere sottratti a questa città. Fu stravolto e andò in gara. Quel progetto prevedeva piste ciclabili? No. Prevedeva le rotatorie? Sì. Prevedeva le canalizzazioni all'interno di quelle rotatorie? Sì. Prevedeva la salvaguardia dei parcheggi lato mare? Nient'affatto: si prevedeva la cancellazione esattamente come è stato fatto da questa amministrazione”, ha detto ancora.

Quindi le ragioni sul perché, ha sostenuto l'assessore, il progetto sia passato da tre a quattro corsie. “Quando abbiamo realizzato le prime isole 'salvapedoni' ci siamo resi conto che avremmo bloccato quell'arteria di un chilometro e 600 metri da sud a nord e cioè dallo stadio Adriatico a piazza Unione. Quel progetto non aveva gambe per camminare. Per questo lo abbiamo stravolto, anzi lo abbiamo dovuto stravolgere. Avrebbe creato molti più danni di quelli su cui soffiate ogni giorno che il Padre Eterno ha creato per poter denigrare strumentalmente questa amministrazione”, ha chiosato Mascia rimarcando le tante convocazioni ricevute dlla commissione controllo e garanzia nonostante e riferendo di aver ricevuto un'altra convocazione sul tema anche dal presidente della commissione lavori pubblici Massimo Pastore cui parteciperà il 10 febbraio. Convocazioni che non si spiega in quanto oggetto “ci sono questioni tecniche. E' chiaro che dobbiamo buttarla in politica e allora buttiamola in politica. Non mi sento di certo l'Ucraina e voi non siete Putin. E' una dialettica normale all'interno del consiglio comunale, però c'è una misura per tutto”, ha aggiunto come a voler sottolineare quelle convocazioni per lui eccessive.

Entrando nel merito delle domande poste sull'interrogazione a cominciare dallo stato di agitazione degli autisti Tua ha riferito che ci sono stati incontri tecnici in videoconferenza con Massimiliano Gaspari (Fit Cisl) con la Tua così come con il segretario provinciale della Filt-Cgil Patrizio Gobeo e che sono state avviate, d'intesa con l'amministrazione comunale, le procedure di raffreddamento con la società che avrebbe convocato i sindacati.

In merito al tema “sicurezza” ha ribadito che sono stati installate le spire rilevatrici nella pavimentazione stradale che sono “complementari ed aggiuntive” ai dispositivi che si possono quindi anche non mettere a bordo degli autobus Tua sottolineando che le spire rilevatrici rientravano nell'appalto principale e che dunque non hanno avuto “alcun costo aggiuntivo per l'amministrazione”.

L'occasione per Mascia anche per sottolineare che i sindacati “hanno sempre appoggiato questo progetto. Le loro doglianze sono relative all'attuazione pratica del progetto, ma non sono aprioristiche e dogmaticamente contrari ed ostili a questo progetto. Ricordo che su viale Marconi passano 19mila veicoli a giorno, cioè 7 milioni l'anno che oggi inquinano meno la strada e rendono migliore la qualità dell'aria e questo ce lo dicono i dati. Su quella strada transitano inoltre migliaia di autobus durante tutto l'anno: centinaia di migliaia”.

Una lunga e articolata risposta che non ha però soddisfatto Giampietro che sul “quando” viale Marconi sarà effettivamente fruibile con l'attivazione della segnaletica e l'apertura delle rotatorie ha lamentato di non avera avuto alcuna risposta certa tanto da dirsi sicuro che “tra un mese farò la stessa domanda e gli uffici daranno un'ulteriore risposta diversa”, ha detto. Replic arrivata anche sulla questione cicllabili che, ha ammesso, nel progetto della giunta Alessandrini erano poche e che, dal suo punto di vista, invece che essere tolte potevano essere aggiunte. Per lui ad oggi viale Marconi resta “una strada pericolosa”.

Dichiarazioni pretenziose per l'assessore per il quale viale Marconi, ha concluso,  "è veramente diventata un'icona leggendaria evidentemente non per il progetto, ma per la strumentalizzazione costante e sistematica da parte di chi ritiene così di poter indebolire l'operato dell'amministrazione Masci”.

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