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Il sindaco di Manoppello deluso dall'incontro con Rfi: "Dal tavolo romano nessuna apertura, avanti con le azioni legali"

Giorgio De Luca sperava fosse l'occasione per vedere accolte alcune delle obiezioni sollevate sul progetto del raddoppio ferroviario Pescara-Roma, ma non sarebbe andata così: "Si continuano a mortificare i territori"

“Dispiaciuti e delusi”, ma non per questo meno combattivi. Non è andato come sperato l'incontro a Roma per il progetto del raddoppio ferroviario Pescara-Roma. Almeno non per il sindaco di Manoppello Giorgio De Luca che con gli altri sindaci interessati dal passaggio del tracciato, è stato invitato e ha partecipato alla conferenza dei servizi Rfi (Rete ferroviaria italiana).

“Non c’è stata alcuna apertura a Roma, in conferenza dei servizi; Rfi va avanti sulla sua strada mortificando i territori”, dichiara De Luca tracciando quindi un bilancio totalmente negativo dell'incontro nel corso del quale, aveva annunciato, avrebbe portato tutte le criticità che in questi mesi le amministrazioni hanno sollevato per chiedere un cambio di direzione, nel senso letterale del termine.

Al tavolo della conferenza dei servizi però, prosegue il sindaco di Manoppello, “le contestazioni procedurali e progettuali rappresentate dal Comune di Manoppello sono rimaste prive di riscontro, per cui ci vedremo costretti a percorrere tutte le azioni consentite”. La prima, già annunciata, è quella del ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) per contestare la Valutazione di impatto ambientale (Via). Ragion per cui all'incontro romano era presente anche l'avvocato Vincenzo Di Baldassarre cui è stato dato il mandato per portare avanti il ricorso.

“Siamo dispiaciuti e delusi. L’ipotesi progettuale Variante Interporto ribadita nuovamente, è rimasta ancora una volta inascoltata, come pure le nostre valutazioni sulle soluzioni prospettate da Rfi, a nostro avviso carenti – ribadisce il sindaco -. Tra queste c’è lo studio sulle possibili esondazioni del fiume Pescara che, stando ai tecnici di Rete ferroviaria italiana, non permetterebbe la realizzazione della Variante Interporto”.

La conferenza dei servizi ha riguardato si ail lotto 1 che il lotto 2 del progetto di raddoppio ferroviario (Interporto d'Abruzzo-Manoppello e Manoppello-Scafa) e in entrambe le audizioni, prosegue De Luca, “abbiamo ribadito le posizioni del Comune, fortemente contrario al progetto così come presentato”.

L'unica cosa positiva emersa o meglio confermata è l'impegno che Rfi ha preso anche su richiesta della Regione, per realizzare il nuovo sottopasso tra via Aldo Moro e via XX Settembe che “eviterebbe di dividere lo Scalo”, torna a dire il primo cittadino aggiungendo però che proprio questa scelta e dunque modifica al progetto originale sarebbe la dimostrazione “della correttezza di quanto ripetuto dall’inizio della procedura autorizzativa, che mitiga però solo in parte il danno e che non risolve tutti i problemi che abbiamo sollevato”. Insomma la battaglia per l'amministrazione ora si sposta nelle aule dei tribunali.

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