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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Caroselli (Pd) a Fratelli d'Italia: "Il palazzo della Regione nell'area di risulta non è 'un'ampia veduta', il più grande parco della città sì"

Si anima il dibattito in vista dell'accordo tra Comune e Regione per la realizzazione della sede unica della città e il segretario comunale del Partito democratico replica a Testa e Verdecchia rivendicando il ruolo "ecologico" del grande spazio della città

“Ci spaventano le 'ampie vedute' di Testa e Verrecchia, i quali farebbero bene a ritrovare la concentrazione e la serietà che richiede un tema così importante per la città, come quello che riguarda il destino dell’area di risulta”.

Con queste parole il segretario comunale del Partito democratico Antonio Caroselli replica al deputato di Fratelli d'Italia Guerino Testa e il capogruppo regionale del partito Massimo Verrecchia che nell'accordo tra Comune e Regione perché la sede unica di quest'ultima si realizzi all'interno dell'area di risulta vedono non solo una grande opportunità, ma anche “un segno distintivo della città”.

Con la firma ormai prossima e prevista per i primi di aprile il dibattito sull'infrastruttura torna ad animarsi: da una parte il centrodestra compatto che difende il progetto in tutte le sedi istituzionali, dall'altra le altre forze politiche che ribadiscono il “no” ad un progetto con il consigliere comunale di Azione Carlo Costantini che va avanti con quel referendum che per il sindaco Carlo Masci è “solo fumo negli occhi”. Nel mezzo anche l'associazione ambientalista Italia Nostra che il suo “no” lo ha portato davanti al Tar (Tribunale amministrativo) con l'intenzione di fermare il progetto.

Non fa eccezione in questo quadro Caroselli per il quale “quello spazio urbano, strategico per Pescara, richiede un progetto ambizioso. Il centro città si 'rivitalizza cambiando l’approccio classico alla pianificazione urbanistica – sostiene -: nel punto più inquinato della città è necessario un innesto forte di naturalità, attrattiva per l’economia che gravita intorno a tutta l’area”.

“L’area di risulta – continua l'esponente dem a nome di tutto il partito - potrebbe essere al centro di una ampia rete che poggia su tre fattori: ecologico, di mobilità e di servizi. Il parco che pensiamo nell’area di risulta è frutto di una nuova pianificazione urbana con una forte componente ambientale. La nostra idea è quella di parco vissuto, non contrario alle strutture di servizio, così come esiste in ogni grande città europea.

“Il Partito democratico è il più grande partito di Pescara a sostegno del commercio e dei servizi, e non perde di vista il fattore ambientale. Abbiamo più volte sostenuto che la sede della Regione Abruzzo deve essere realizzata nel quartiere 3 di Pescara: anche nella 'LaCity' c’è una realistica possibilità di trasferimento del Palazzo regionale, che va costruito lontano dal centro cittadino per decongestionare una zona già gravata da una mole importante di traffico”, aggiunge riferendosi ad un progetto su cui leva ha fatto all'indomani della notizia della scelta di realizzare la sede unica della Regione all'interno dell'area di risulta, anche il deputato Pd Luciano D'Alfonso. “Per fortuna che la consiliatura sta finendo. Noi - annuncia Caroselli - faremo il curriculum dei danni, che abbiamo ricostruito in ogni particolare. Nel curriculum c’è una voce dedicata e denominata 'ancora niente nelle aree di risulta'”.

“I dodici mesi che mancano alla fine della consiliatura usiamoli per trovare i 100 milioni che servono per il palazzo della regione e non per sporcare il giacimento che dovrà ospitare l’area verde più importante della macroregione adriatica – conclude -. Evitiamo di marconizzare anche le aree di risulta”.

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