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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Solo nei locali di Pescara Vecchia autorizzati musica al chiuso anche dopo la mezzanotte e i tavolini fuori restano: firmata l'ordinanza

Da giovedì 16 marzo al 2 aprile scattano le misure di contenimento per ridurre il rumore nella zona: chi le autorizzazioni non le ha la musica la dovrà spegnere e nei 15 giorni di limitazioni l'Arta effettuerà le nuove limitazioni

Scattano le limitazioni a Pescara Vecchia per quanto riguarda la musica, ma con restrizioni meno pesanti di quelle inizialmente previste. Firmata dal sindaco Carlo Masci l'ordinanza con cui si dispone che da giovedì 16 marzo e fino al 2 aprile i locali che sono in possesso delle autorizzazioni dell'ex articolo 68 e 80 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) potranno tenere la musica all'interno dei loro locali senza limiti di orario purché a porte chiuse “fatto salvo il tempo strettamente necessario al passaggio degli avventori e del personale nel caso di somministrazione di alimenti e bevande legittimante effettuata all’esterno dei locali” e che la stessa sia diffusa con la strumentazione del documento di impatto acustico trasmesso dal Suap (Sportello unico per le attività produttive) in fase di rilascio delle autorizzazioni. Per i locali che quelle autorizzazioni non le hanno, invece, da mezzanotte non sarà più consentito tenere musica nel locale.

Resta valido il divieto di servire alcol all'esterno dei locali dalla mezzanotte alle sette del mattino. L'ordinanza è quindi riferita alle attività che si trovano in via delle Caserme, Largo dei Frentani, via dei Bastioni, corso Manthoné, via Catone, via Corfinio, via Petronio, via Flaiano, piazza Unione e piazza Garibaldi.

Per i locali autorizzati che trasgrediranno alle regole sono previste multe che vanno da 2mila a 20mila euro, mentre per gli altri le sanzioni vanno da 25 a 500 euro con in più però la rilevanza penale “per fatti costituenti reato”. L'ordinanza specifica inoltre che si devono rispettare i parametri di emissione ed immissione sonora fissati dal piano di zonizzazione acustica del Comune e quelli previsti dalla legge nazionale.

Nei quindici giorni in cui il provvedimento resterà in vigore l'Arta effettuerà i monitoraggi fonometrici della zona per verificare se la stessa avrà effetti sugli alti livelli registrati e che hanno portato alla sua stessa emanazione.

Nel documento non si specifica la questione tavolini che dunque, come confermano a IlPescara alcuni rappresentanti di categoria, potranno restar all'esterno dei locali di chi è autorizzato ad averli. 

Il documento spiega infatti il perché di tali misure sottolineando che sebbene la città abbia “una forte impronta di socializzazione” il concentrarsi di un gran numero di persone soprattutto nelle ore notturne in zone con spazi ristretti comporta “numerosi disagi per i residenti dovuti a diverse cause quali il rumore provocato dalla presenza antropica e dalle emissioni musicali dai locali di somministrazione, oltre a problematiche legate all’igiene urbana, alla sicurezza e all’ordine pubblico, al vandalismo e all’abuso di alcol”. Di qui il giustificato intervento dell'amministrazione chiamata ad attuare azioni in grado di “assicurare una serena e civile convivenza, anche al fine di tutelare la tranquillità sociale e la qualità della vita, compenetrando ove possibile le diverse esigenze dei cittadini e i diversi stili comportamentali e sociali”.

“Il disturbo alla quiete pubblica nelle aree ove maggiormente trovano insediamento tali attività viene sollevato da numerosi esposti inoltrati dai cittadini e dai comitati che hanno rappresentato alle istituzioni preposte al controllo del territorio alcuni casi episodi di grave inciviltà e vandalismo – si legge ancora -. Tali fenomeni sono particolarmente diffusi nella zona del centro storico, come confermato da molteplici relazioni di servizio della polizia locale. Le criticità sopra rappresentate possono incidere pesantemente sulla vivibilità complessiva delle aree ed alimentare la percezione di disagio e il senso di insicurezza dei cittadini che si ritengono non sufficientemente tutelati nel legittimo diritto al riposo notturno”.

L'ordinanza, dunque, risponderebbe ad una molteplicità di problematiche a cominciare da quella dell'inquinamento acustico, specifica ancora il documento, così come rilevato dall'Arta che sul problema rumore a Pescara Vecchia il 24 febbraio ha consegnato una relazione in merito alle rilevazioni effettuate tra l'8 dicembre 2022 e il 30 gennaio 2023. Relazione che “ha rilevato in particolare, il mancato rispetto nelle ore notturne dei limiti di immissione sonora previsti dal vigente piano di zonizzazione acustica approvato dal Comune”. Misure quelle prese che per ora dureranno 15 giorni e che vanno nella direzione del piano di risanamento acustico con cui, si legge ancora, “si intende, progressivamente, ridurre l'esposizione dei cittadini al rumore attraverso specifiche linee di intervento volte al miglioramento della qualità urbana”.

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