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Nuova Pescara, da Spoltore il nuovo affondo di Matricciani: "La sede unica della Regione potevano farla qui"

Per il presidente del consiglio comunale di Spoltore il "sì" allo slittamento di un anno non cambia nulla in una visione "pescaracentrica" che, afferma di dimostra nelle scelte portate avanti

“La decisione di Montesilvano sulla Nuova Pescara non cambia nulla per Spoltore. Il consiglio che ho l'onore di presiedere ha chiesto più tempo per decidere: lo farà nel rispetto della normativa regionale, che purtroppo né a Pescara né a Montesilvano qualcuno ha avuto il tempo di studiare”.

Caustico ancora una volta il commento del presidente del consiglio comunale di Spoltore Lucio Matricciani dopo il sì allo slittamento al 2024 della fusione votato a Montesilvano e che segue il “sì” incassato anche da Pescara. “Altri hanno trovato il tempo di fare i professori, ad esempio il consigliere ed ex sindaco di Montesilvano Francesco Maragno, senza sapere che la nostra interpretazione è quella corretta anche perché nasce da un confronto con l'ufficio legale della Regione Abruzzo”, aggiunge riferendo che il fatto di poter decidere dopo il 31 ottobre è stato comunicato dall'ente stesso. “Mi fa sorridere leggere della possibilità di un ricorso al Tar come se dovesse preoccuparci: non abbiamo nessuna paura che un giudice ci imponga la data del primo gennaio 2023, questo evidentemente spaventa Montesilvano o Pescara", incalza.

"Ho già detto più volte che, personalmente - prosegue Matricciani -, considero la scadenza del 2024 inaccettabile: il mio auspicio è che il 10 novembre il nostro consiglio, tutto insieme, decida di evitare il rinvio a quella data. Non posso pensarla diversamente perché, in attesa di realizzare la Nuova Pescara, la vecchia Pescara ritiene di poter decidere in autonomia per sé e per gli altri: così mentre finanzia un canile sul territorio di Spoltore, senza dire nulla all'amministrazione di Spoltore e anche in netto contrasto con le norme che non consentono ad un Comune di fare opere pubbliche nel territorio di un altro ente, progetta nell'area di risulta il nuovo palazzo della Regione, ancora una volta tralasciando ogni tipo di confronto con gli amministratori di Spoltore e Montesilvano”, torna a ribadire dopo quanto dichiarato ieri a IlPescara.

“Come già accaduto in occasione di altri progetti ipotizzati per l'area metropolitana, voglio ricordare che Spoltore ha a disposizione nove ettari di terreno a Villa Raspa, nei pressi dell'Arca, dove viabilità e parcheggi non mancano. Perché non realizzare lì la nuova sede unica della Regione, e andare invece ad aggiungere traffico e smog al centro di Pescara? - si chiede - Evidentemente non interessa dialogare per costruire insieme e con serietà una nuova città: l'unico intento è annettere il nostro territorio, o comunque imporre decisioni con forzature inaccettabili. Noi spoltoresi non intendiamo essere spettatori inermi, abbiamo il dovere di tutelare la nostra comunità e il nostro territorio da scelte scellerate e dannose. Pertanto, considerata la situazione, è meglio che questa classe politica venga azzerata il prima possibile e tutta insieme, per consentire l'avvio di una nuova fase nella quale organizzare, con senso di responsabilità e competenza, il nuovo assetto istituzionale”.

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