rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Creati (Italexit) sulla difesa dell'agroalimentare abruzzese: "Serve davvero una mobilitazione generale"

Marius Creati, coordinatore cittadino del movimento politico, interviene in merito alle proteste in atto da parte del comparto agroalimentare anche in Abruzzo

Anche Italexit per l'Italia è a favore della mobilitazione generale e in particolare del settore agroalimentare a difesa del settore con le varie proteste degli agricoltori e allevatori che stanno interessando anche l'Abruzzo e Pescara A parlare è Marius Creati, coordinatore cittadino del movimento politico:

"Tutto nasce dalla terra non è solo uno slogan per dare adito ad una manifestazione che sorge da un atto di protesta, piuttosto è un principio attivo che palesa la terra quale nostro unico fondamento di vita. Tutto ciò che possa nuocere alla continuità delle coltivazioni dei nostri territori agricoli è una minaccia per l'incolumità alimentare della nostra stessa collettività. Perché ovviamente riguarda anche noi. I nostri prodotti agricoli, i nostri prodotti alimentari in generale, vanno tutelati a prescindere e difesi dalle avversità che altri sostengono di ridurre o eliminare senza prova contraria. Da buon abruzzese e amante della buona cucina agroalimentare italiana, ho incontrato personalmente alcuni esponenti della manifestazione, i quali esprimono la loro riprovazione sull'attacco all’agricoltura che spinge gli imprenditori agricoli ad abbandonare le coltivazioni fino all'esproprio delle terre per farne terreno arido per sperimentazioni tecnologiche all'insegna del Green Stuff.
 
Manifestanti, tra cui coltivatori e agricoltori uomini e donne che coltivano i nostri campi affinché si possa godere dei frutti della terra, delusi dall’assenza incondizionata dei sindacati che abbandonano le classi agricole al loro destino piuttosto che favorirne la stabilità demotivando fortemente le realtà dei più deboli, timorosi delle continue regole vessatorie e future leggi sfavorevoli incalzanti sui terreni adattabili all’agricoltura, sono consapevoli che tali asperità siano uno scempio della libertà del sostegno alimentare nonché manifesto di una grave perplessità che incombe sulla continuità delle aziende, di cui gli stessi imprenditori temono il prolungamento delle attività lavorative. Padri di famiglia che si domandano quale sia la fine dei rispettivi figli, oggi dipendenti a rischio, qualora le loro terre vengano private delle coltivazioni e mandate al bando di ecosistemi idealizzati a tavolino di nessuna necessità. "

Creai poi ha concluso che l'alimentazione, l'agricoltura e l'allevamento sono comparti vitali e nessuno può prendere decisioni dall'alto, specie che prevedono discriminazioni:

"Solidali con i manifestanti, desiderosi di interloquire a colloquio con il presidente della Regione Abruzzo, noi ci aspettiamo che egli si appresti garante dell'incolumità agro-alimentare abruzzese conservando l’impegno nel tempo imprescindibile, non che difendendo l’integrità senza remore, i valori della terra d'Abruzzo, qualità di cui mai si possa venir meno al fine di garantire il sostegno nutrizionale ed economico della nostra amata regione. "

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Creati (Italexit) sulla difesa dell'agroalimentare abruzzese: "Serve davvero una mobilitazione generale"

IlPescara è in caricamento