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Il circolo Pd "Di Vittorio" sull'ex Cofa: "Niente fondi per il progetto di università, Comune e Regione, si pensi a fare la biblioteca"

In una nota i rappresentanti del circolo lamentano le troppe incertezze su un progetto per il quale i fondi al momento non ci sarebbero e non si sa se ci saranno. Un progetto "poco realistico" denunciano, con altri spazi invece già a disposizione per realizzare il nuovo centro di studio universitario

Niente fondi ad oggi per il progetto condiviso tra università, Comune e Regione per la riqualificazione dell'ex Cofa. Un progetto che il circolo "Di Vittorio" del Partito democratico chiede di mettere da parte come tutti quelli “poco realistici e superati, oltre che ancora sprovvisti delle coperture economiche necessarie”, destinando invece l'ara “esclusivamente ad uso pubblico, attraverso un’opera di forestazione urbana priva di cementificazione” e dando seguito “al progetto della nuova biblioteca, ritenendola opera fondamentale per l’università e per l’area di Pescara Porta Nuova”.

“Ancora tante – denuncia il circolo - in merito al progetto del centro di ricerche marine da costruire nell’area ex-Cofa, il vecchio mercato ortofrutticolo esteso per oltre 32 mila metri quadrati ed attiguo al porto turistico. Nonostante i proclami di Regione e Comune in merito, la direzione dell’agenzia per la coesione territoriale non avrebbe ancora concesso le somme necessarie alla realizzazione del progetto. In base alla normativa, infatti, il finanziamento per intero dell’importo richiesto supererebbe il massimo concedibile in materia di aiuti di Stato”. “Al momento, da quanto emerge dai documenti – prosegue l'organizzazione del Pd -,il finanziamento coprirebbe solo metà dell’importo richiesto per la realizzazione di quanto pubblicizzato nei mesi scorsi (circa 9 milioni di euro sui circa 18 milioni di euro necessari). Sul finanziamento per intero dell’opera, a differenza di Comune e Regione, anche il rettore Caputi – sottolineano i referenti del circolo - il cui mandato è prossimo alla scadenza, ha mostrato massima cautela”.

“Mentre si perde ulteriormente del tempo con ipotesi prive ancora della copertura economica, le aree adiacenti all'università, già di proprietà della stessa, sono da anni trascurate”, denuncia ancora il partito democratico. “Detti terreni sarebbero più realisticamente luoghi idonei da destinare all’ampliamento della struttura e dei relativi servizi per studentesse e studenti; ad esempio, sarebbero il luogo ideale per la realizzazione della biblioteca di facoltà. Tale opera è stata definita fino ai progetti esecutivi (con relativa spesa di euro 500 mila) e con i fondi per la sua costruzione già inseriti a bilancio nel programma triennale delle opere. Unico ostacolo all’apertura del cantiere risulterebbe essere un rilievo del genio civile relativo alle fondazioni, comunque non ostativo all’intervento. Questa opera, giova ricordare – conclude il circolo Di Vittorio -, è di vitale importanza per l’università: allo stato attuale, infatti, la biblioteca universitaria è ancora ubicata nel sottosuolo dell’edificio ed è inadeguata oltre che totalmente priva di luce naturale”.


 

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