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Politica Bussi sul tirino

Ancora problemi per la bonifica della discarica di Bussi, Blasioli (Pd): "Nessun contratto dopo dieci mesi, intervenga il governo"

Il consigliere regionale denuncia il fatto che nonostante gli annunci del presidente Marsilio e il sindaco ad oggi non ci sarebbe ancora l'accordo con la Dec Deme per le aree ex 2A e 2B: "Le nostre preoccupazioni si sono rivelate fondate"

Resta al palo la bonifica delle aree ex 2A e 2B del Sin (Sito di interesse nazionale) Bussi sul Tirino. A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd Antonio Balsioli che sottolinea come “malgrado le dichiarazioni del presidente Marsilio e del sindaco del Comune di Bussi che avevano annunciato l’inizio dei lavori di bonifica per il 1 ottobre 2022, a distanza di dieci mesi il risanamento non solo non è stato ancora avviato, ma difficilmente partirà, considerate le evidenti difficoltà nella sottoscrizione del contratto con il soggetto privato aggiudicatario”.

“A confermarlo – spiega – è il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che in una nota datata 16 giugno 2023, inviata in risposta ad una nostra richiesta di accesso agli atti, ha certificato come nonostante siano state espletate la verifica dell’organismo di controllo accreditato e le varie attività finalizzate alla redazione del contratto, la ditta a cui è stato demandato il risanamento, la Rti Dec Deme, non ha ancora presentato la garanzia fideiussoria, e quindi non è stato sottoscritto alcun contratto”.

Questo perché, aggiunge, “stando a notizie assunte in via informale e da verificare, ci risulta che Rti Dec Deme abbia richiesto un’integrazione dell’importo contrattuale di oltre 10 milioni di euro, a fronte di un progetto aggiudicato per 35 milioni e in mancanza delle indagini integrative propedeutiche alla progettazione esecutiva. Occorre infatti ricordare che, semmai si riuscisse a sottoscrivere il contratto con Rti Dec Deme, la road map prevede una nuova caratterizzazione dell’area e la predisposizione del progetto esecutivo, tappe che richiedono più di un anno di tempo e celano una serie di rischi che come gruppo regionale del Partito democratico abbiamo sempre prospettato”.

A questo punto il Pd chiede l'intervento del governo Meloni cui chiede anche come intende muoversi dato che secondo i dati Arta i valori dell'inquinamento restano alti. Risposte le chiedono anche al presidente della Regione Marco Marsilio visti gli annunci fatti. Da entrambi, in sostanza, ci si aspetta che pongano rimedio “a questo pasticcio”.

Altri chiarimenti vengono chiesti anche in merito all’accordo siglato tra la Provincia di Pescara ed Edison e nello specifico “sui 3 milioni di euro che il presidente Ottavio De Martinis ha prima accettato e poi destinato, contestualmente all’accordo transattivo, al completamento del Liceo Marconi di Pescara”.

“Noi abbiamo sempre sostenuto il principio secondo cui chi inquina paga”, aggiunge Pino De Dominicis, già presidente della Provincia intervenuto in conferenza stampa. “Oltretutto Edison si era dichiarata disponibile alla bonifica, per cui non comprendiamo la regione di questa disparità. Nel frattempo la bonifica dell’area Tre Monti è quasi terminata, mentre per le aree ex 2A e 2B, anche qualora si dovesse riuscire a sottoscrivere il contratto, si prospettano ostacoli insormontabili. Siamo ancora in tempo – conclude - per convocare un tavolo politico e adottare la soluzione più idonea”.

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