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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Bonifica a due velocità a Bussi, la denuncia del Pd: "Nelle aree 2A e 2B ancora tutto fermo, la Regione ci spieghi perché" [FOTO]

I consiglieri regionali Blasioli e Paolucci sul posto per verificare lo stato di andamento dei lavori avviati in località I Tre Monti, ma sulle altre due discariche lamentano ancora lo stallo del progetto Dec Deme: "Lavori annunciati per settembre 2022, sei mesi dopo un nulla di fatto"

Una bonifica a due velocità o meglio ad una sola dato che l'unica iniziata riguarda la località “I Tre Monti”: resta al palo quella ex aree 2A e 2B in capo alla Dec Deme. A denunciare ancora una volta i ritardi che si registrano nell'ormai annosa vicenda di Bussi sono  i consiglieri regionali del Partito democratico Antonio Blasioli e Silvio Paolucci chiedono risposte al governo per tramite del presidente della Regione Marsilio.

Presidente cui pongono tre quesiti sul tema e cioè sapere appunto cosa si sta facendo a Roma per far partire una bonifica che “non è stata avviata come annunciato a settembre 2022”; di avere chiarezza su cosa accadrà si verificasse la condizione per cui i lavori finirebbero per richiedere oltre il 50 per cento in più dell'importo previsto dal bando di gara (un plus di 15 milioni di euro) rendendo quindi impossibile procedere ai lavori (divieto previsto dall'articolo 106 comma 7 del decreto legislativo 50 del 2016) e se il presidente è a conoscenza dell’accordo di programma sottoscritto il 3 maggio 2017 tra ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e Regione Abruzzo per cui dovrà essere l'ente a garantire le somme in più rispetto ai 38 milioni residui dello stanziamento della legge 10/2011 senza le quali la bonifica non potrà andare avanti.

Il sopralluogo fatto il 29 marzo 2023 in località "I Tre Monti" (discarica di Bussi) dai consiglieri regionali del Pd Antonio Blasioli e Silvio Paolucci

“Le decisioni della Regione a guida Marsilio e del Comune di Bussi sul Tirino – affermano Blasioli e Paolucci - hanno fatto sì che, a differenza della località “I Tre Monti”, dove oggi chi ha inquinato esegue la bonifica, per le aree 2A e 2B si proceda con fondi pubblici (cioè di tutti), con un progetto che tarda ad essere prodotto e che potrebbe creare non pochi problemi alla Regione Abruzzo”.

I consiglieri regionali sono andati di persona a verificare la situazione effettuando un sopralluogo in località “I Tre Monti” insieme alla dottoressa Paola Gigli della Tremonti srl. Qui, ribadiscono, i lavori di bonifica sono stati avviati e il ringraziamento del partito va alla procura, al corpo forestale e ai tecnici dell'Arta “per l’abnegazione con cui hanno svolto i rispettivi compiti, in quanto l’area in questione è quella di massima criticità e che ha più influito sull’inquinamento del Campo Pozzi e quindi sull’acqua contaminata che hanno bevuto in Val Pescara e a Pescara città”. Si tratta di un'area di circa 300mila metri quadrati che si sviluppa lungo il fondovalle del Fiume Pescara, sulla sponda sinistra e in prossimità della confluenza con il fiume Tirino. La stima quantitativa di materiale antropico è di 130mila metri cubi, con rifiuti che hanno uno spessore che varia tra i tre e i si metri nella parte settentrionale e tra 2 e 4 metri nella parte meridionale. Questa la mega discarica scoperta nel 2007 dalla forestale nell'ambito dell'indagine avviata dalla procura e che portà a definire quella di Bussi come la più grande discarica d'Europa. La bonifica è iniziata nel 2021 e dovrebbe durare tre anni con un investimento di 37 milioni di euro.

“Abbiamo constatato – spiegano Blasioli e Paolucci al termine del sopralluogo - come nella parte a sud si stia procedendo alla rimozione dei rifiuti, mentre nella parte a nord si stia adoperando la tecnica del desorbimento termico. Un processo del tutto sperimentale, che consiste nel riscaldamento del terreno mediante iniezioni di vapore che consentono lo strippaggio dei contaminanti organici volatili che vengono poi convogliati in una rete di estrazione off gas e trattati. Un test pilota per cui chiediamo ad Arta grande attenzione anche nella fase di valutazione”.

Se dunque dalla località “I Tre Monti” arrivano buone notizie così non è per le altre due discariche: la 2A e la 2B. “Non solo non è iniziata la bonifica – ribadiscono -, ma non è stata nemmeno approntata la progettazione esecutiva da parte del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato il risanamento dopo un contenzioso, pur sapendo che l’organismo di validazione si è espresso a novembre 2022 sulla progettazione preliminare sulla base del Progetto dell’ex commissario Goio. Come mai? - si chiedono - Una volta siglato il contratto, infatti, Rtp Dec Deme avrebbe dovuto predisporre i sondaggi, l’esatta quantificazione della quantità di rifiuti da rimuovere e infine la progettazione esecutiva”.

La tappa a Bussi è dunque per i consiglieri dem l'occasione per chiedere ancora una volta spiegazioni e avere certezza su quando le operazioni di bonifica inizieranno.

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