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Cultura Portanuova / Via dei Peligni, 93

Chi sono "I padroni del vaccino": il giornalista di Report Bonaccorsi ne parla alla libreria Moroni

E' questo il titolo del libro che ha scritto a quattro mani con il sociologo Claudio Marciano e che presenterà domani, sabato 21 maggio, alle 18: uno spazio di riflessione per aprire un confronto che superi la netta distinzione tra "no-vax" e "sì-vax"

Nei due anni di pandemia il mondo sembrava essersi diviso in “sì-vax” e “no-vax” senza che vi potesse essere spazio di confronto per porsi dubbi e domande legittime. Partendo dal presupposto che i vaccini salvano milioni di vite, qualcuno ad alcune domande a cercato di dare una risposta: di quali vaccini parliamo, controllati da chi e distribuiti secondo quali criteri? Chi vince e chi perde nella lotta al covid-19? E' quello che nel libro “I padroni del vaccino” (edizione Piemme) si sono chiesti il giornalista di Report Manuele Bonaccorsi e il sociologo Claudio Marciano ed è di questo che domani, sabato 21 maggio alle 18 nella libreria Primo Moroni di via dei Peligni 93, dialogherà proprio Bonaccorsi con il giornalista Andrea Turco.

Un momento di confronto e riflessione che riaccende i riflettori sulla pandemia di cui oggi si parla sempre meno, ma con il virus che cova nuove possibili varianti e un vaccino che è stato definito “un bene comune” oltre che “accessibile, equo ed economico” e che nel libro, invece, si scopre essere non accessibile, non diffuso equamente, non economico e che soprattutto non è pubblico. Un libro che indaga su contratti, brevetti e trial “I padroni del vaccino” e che va a rintracciare le origini di Astrazeneca, Pfizer, Biontech e Moderna, ma anche di Sputnik e dei vaccini proteici di Novavax e di Cuba.

“Grazie a un'impressionante mole di dati e documenti dimostrano come gli Stati nazionali, la finanza globale, i conflitti geopolitici e il sistema di regolazione sorto intorno alla 'sacra' difesa della proprietà intellettuale stiano rallentando la lotta contro il covid – si legge nella nota di presentazione dell'evento di sabato -. Il sistema attuale, basato sui brevetti e sulla centralità delle case farmaceutiche private (spesso finanziate da ingenti fondi pubblici), crea immense disuguaglianze nell'accesso ai farmaci, limita la capacità produttiva dell'industria vaccinale globale e blocca il libero interscambio della conoscenza scientifica, il tutto per salvaguardare gli interessi di una ristretta élite. È ormai chiaro che la campagna di vaccinazione dovrà proseguire negli anni. I vaccini rappresenteranno per molto tempo un bene fondamentale, come il grano nell'ottocento, il petrolio nel novecento, i dati nel nuovo millennio. La differenza – conclude la nota - è che i vaccini non sono una materia grezza da estrarre, ma il prodotto di un complesso processo di innovazione, che coinvolge scienza, industria e politica. La proprietà e il controllo di queste innovazioni saranno decisivi per il futuro dell'umanità”. L'appuntamento dunque per chi queste domande se l'è poste senza essere per forza un “sì-vax” o un “no-vax” intransigente, è alla libreria Moroni sabato pomeriggio.

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