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Cultura

Concluso il concorso Gazzelloni 2022: Italia per la prima volta su tutti i podi importanti

Al conservatorio “Luisa D’Annunzio” trionfa il romano Tommaso Gaeta. L’Italia vince per la prima volta tutti i podi della categoria più importante

La decima edizione del concorso flautistico internazionale “Severino Gazzelloni” vede il trionfo di Tommaso Gaeta, inoltre l’Italia porta a casa i tre podi della categoria “principe” della competizione (Categoria C). Il giovane (classe 1999, da Roma) ha condiviso la gioia della vittoria con i due connazionali Francesco Gatti e Luna Vigni posizionatisi in finale rispettivamente al secondo e al terzo posto. I tre flautisti hanno presentato un concerto a scelta tra i due famosi in Re maggiore KV 314 e Sol maggiore KV 313 di Wolfgang Amadeus Mozart.

Una vittoria decisa dalla giuria composta dai flautisti internazionali Carol Wincenc (docente alla Jiulliard School di New York), Sunghyun Cho (docente alla Yonsei University of Korea), Aldo Baerten (docente al Royal Conservatory di Anversa e primo flauto presso l’Antwerp Symphony Orchestra), Mario Caroli (docente alla Hochschule für musik Freiburg), Nicola Mazzanti (solista internazionale).

«Non mi aspettavo di vincere – ha raccontato Gaeta, trionfatore nella massima categoria del concorso “Severino Gazzelloni” – In questi giorni ho vissuto una grande emozione sul palco. Confrontarmi con colleghi della mia stessa età porta a crescere, a migliorare. Si accumula tanta tensione che però sul palco si trasforma in musica ed emozione positiva. Ai giovani consiglio di vivere tutta la musica, non solo la classica. Bisogna viverla il più possibile. Questo vi darà un passo in più e si sentirà nel vostro modo di suonare. Tanta musica diversa può arricchire il bagaglio culturale».

Gaeta ha iniziato da bambino a suonare il flauto dolce, passando in un secondo momento al flauto traverso. L’incontro fondamentale è stato con il maestro Paolo Rossi con cui ha studiato per il Triennio a L’Aquila. Adesso sta ultimando gli studi proprio al conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara. Parte della sua formazione si è costruita nella JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e nella Orchestra Giovanile Italiana.

«Quest’anno il livello qualitativo degli iscritti era molto alto e per noi è una grande soddisfazione fare da trampolino di lancio per i tanti musicisti che poi hanno avviato carriere internazionali – dice il maestro Salvatore Lombardi, direttore artistico e fondatore del concorso – Inoltre in questa decima edizione abbiamo raggiunto diversi record. Nella massima categoria, per la prima volta si sono classificati ai primi tre posti solo italiani. Nella categoria intermedia, il giovanissimo Emanuele Orsini ha vinto per il secondo anno consecutivo, l’anno scorso nella Categoria A e adesso nella Categoria B. Ha solo 18 anni. Ecco questo è il Gazzelloni e questa è la mentalità con cui il Falaut costruisce cultura e coltiva talenti. Un grazie speciale va al direttore del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, il maestro Alfonso Patriarca».

A fargli eco  sarà la presidente di giuria, Carol Wincenc (docente alla Jiulliard School di New York): «Un momento di confronto molto importante per i giovani. Questo premio dà responsabilità e il vincitore capisce cosa significa essere un musicista. Sono contenta che abbiamo un meraviglioso vincitore come Tommaso. È davvero bravo, intelligente, il suo è un grande cuore. E poi quest’anno per me è stata una emozione unica, perché sono stata studentessa di Severino Gazzelloni. Lui è stato di grande ispirazione per me. Amava la gente, gli studenti, la musica. In questi giorni, in teatro, c’era lo spirito di Gazzelloni e lo abbiamo sentito insieme a questi giovani artisti».

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