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Dopo 10 anni chiude il Babilonia: "Ma l'associazione culturale resta, non è un addio"

È lo stesso circolo Arci ad annunciarlo sulla propria pagina Facebook, parlando di "una decisione lunga e sofferta". Tuttavia è soltanto "un arrivederci, in un’altra dimensione"

Chiude il Babilonia. È lo stesso circolo Arci ad annunciarlo sulla propria pagina Facebook, parlando di "una decisione lunga e sofferta ma alla fine abbiamo capito che in questo momento storico è la soluzione migliore: dopo quasi 10 anni, con centinaia di iniziative culturali alle spalle, Babilonia spegne le sue luci. Pare che di solito, a questo punto, ci si lasci andare a ringraziamenti e smancerie varie (e non si dica che noi di Babilonia ci tiriamo indietro!). Quindi vorremmo manifestare tutta la nostra gratitudine a chi ci ha accompagnato in questo lungo viaggio, fatto di tanti sacrifici ma anche di passione, divertimento, grandi soddisfazioni, nuove amicizie e innumerevoli collaborazioni". 

Il primo grazie, scrive la direzione di Babilonia, "va alle nostre famiglie per il supporto che ci hanno dato quando gli abbiamo annunciato che non volevamo crescere, che invece di trovarci 'na fatija seria volevamo aprire un circolo, farci dentro un sacco di eventi e tornare tardi la notte. E lo stesso supporto ce lo danno anche oggi, oggi che il mondo ci dice che si deve diventare grandi per forza, perché le malattie e le guerre esistono ancora e anche perché la sera dopo mezzanotte non si può più fare la musica perché le carrozze si ritrasformano in zucche (vuote)". 

E poi un ringraziamento anche "a tutti quelli che negli anni hanno potuto fregiarsi dell'ambito titolo di "membro dello staff", sfidando il tappo umano per entrare e uscire dal bancone, ripetendo fino allo sfinimento "Ce l'hai la tessera Arci?", spalmando unguenti sulle bruciature, allenandosi per i tornei internazionali di pulizia dell’affettatrice (coefficiente di difficoltà 3.6) e mordendosi la lingua di fronte a chi chiedeva "la piadina ce la puoi dividere in 6?". Non possiamo non ringraziare tutti gli artisti che si sono esibiti sul nostro palco (compresi quelli dai soundcheck infiniti e con le intolleranze alimentari, la celiachia, il favismo, il veganismo…), Fernando per la sua amicizia e professionalità (e senza il quale probabilmente non avremmo mai scoperto perché le rondini migrano), Arci Pescara, Le Stanze di Bruno e Santa Ignoranza, che hanno amato le nostre iniziative tanto quanto noi, mettendo la loro professione a servizio della cultura". 

Ma Babilonia non dimentica altresì "tutte le persone e le realtà che hanno contribuito alla ricchezza della nostra proposta culturale: Giovanni Di Iacovo, abbastanza folle da affidarci progetti bellissimi, diventando anello di congiunzione fra noi e altre persone altrettanto folli, il Fla Pescara Festival, Suonacele, Satyricom, Scuola Macondo, Oh no Songwriters, La Compagnia della Polvere (a cui va il record di presenze sul nostro palco!), Estrodestro, Enjoy Swing, Salotti Fotografici. Grazie a tutte le persone che hanno frequentato il nostro spazio, soprattutto a quelle che in questi anni hanno fatto di Babilonia la loro seconda casa".

Lo stesso Di Iacovo esprime rammarico per "la fine di un altro importante luogo di cultura di Pescara" che ha "coinvolto e nutrito culturalmente la partecipazione e la vita culturale del territorio. In questi periodi di grande difficoltà, con un contesto avverso alla cultura da molti punti di vista, ho tante volte ragionato con gli amici fraterni Valeria Maddalena e Christian Giannandrea (i fondatori del circolo) per trovare una soluzione ma purtroppo non si poteva fare altrimenti. Sono certo che ci ritroveremo per ricominciare nuove avventure, insieme, al termine di questa notte".

D'altronde anche il circolo Babilonia, al di là di tutto, sembra lasciare aperto uno spiraglio: "I ricordi più belli che conserveremo saranno quelli legati a voi: i Babook con Elisa, le partite a biliardo con Paolo e i suoi baci a tradimento, la mattonella di Carano, i racconti di viaggio di Frizzi, le sigarette seduti sul gradino, l'ultimo bicchiere a porte chiuse quando la musica cessava. Abbiamo deciso di chiudere il circolo ma l'associazione culturale Babilonia continuerà ad esistere: questo non è un addio ma un arrivederci, in un’altra dimensione".

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