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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cultura

Seicento ragazzi dell'Azione Cattolica Diocesana a Montesilvano per la Carovana della Pace

L’iniziativa ha visto partecipare i soci d’età compresa fra i 6 ed i 14 anni provenienti dalle parrocchie di Pescara, Montesilvano, Catignano, Cepagatti, Penne e Torre de’ Passeri

Sono stati 600 i ragazzi dell’Azione cattolica diocesana di Pescara-Penne, che hanno partecipato alla Carovana della pace dal tema “La pace è servita”, dedicata al tema della disuguaglianza tra le popolazioni del Nord e del Sud del mondo nell’accesso ad un bene primario qual è il ciboi eri pomeriggio, domenica 17 febbraio.
L'incontro si è svolto al palasport “Corrado Roma” di Montesilvano

L’iniziativa, collegata al messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale della pace dell’1 gennaio scorso, ha visto partecipare i soci d’età compresa fra i 6 ed i 14 anni provenienti dalle parrocchie di Pescara, Montesilvano, Catignano, Cepagatti, Penne e Torre de’ Passeri.

Questi si sono dapprima divisi in due gruppi che si sono rispettivamente radunati in altrettanti parchi pubblici posti sulla Strada parco, a nord e a sud del palasport di Santa Filomena, nei quali è stato introdotto il tema attraverso un gioco incentrato proprio sulle disparità alimentari vissute nel mondo.

«Un pranzo dei popoli», spiega Raffaella Basile, responsabile diocesana dell’Azione cattolica dei ragazzi (Acr), «attraverso il quale i ragazzi hanno sperimentato concretamente la povertà di alcuni Paesi, che non riescono a garantire il diritto all’alimentazione dei propri abitanti. L’obiettivo della giornata, infatti, è stato proprio quello di rimette al centro il valore del cibo e la dignità delle persone e dei lavoratori che s’impegnano per produrlo, in particolare laddove le condizioni economico-sociali sono più difficili».

In seguito, animando un’allegra e colorata marcia sulla Strada parco, i 600 acierrini hanno raggiunto il PalaRoma dando vita ad un flash-mob.
All’interno del palasport, l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti ha presieduto la Santa messa conclusiva, approfondendo ulteriormente l’argomento:

«C’è l’80% povero della popolazione mondiale che mangia il 20% di quello che viene prodotto ed il 20% ricco della popolazione mondiale che si “pappa” l’80% delle risorse. Giustamente, prima o poi, qualcuno si lamenta e s’innescano le guerre. Allora, vogliamo essere costruttori di pace? Non attacchiamo al cuore le ricchezze, sapendo essere equi nella vita di tutti i giorni; rispettiamo tutti affrontando le difficoltà della vita e saremo beati, ma soprattutto saremo costruttori di pace. Quando San Matteo racconta le beatitudini, dice “Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”. Se sarete operatori di pace, anche voi verrete chiamati così». 

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