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Martedì, 30 Aprile 2024
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Il comandante regionale della guardia di finanza incontra i primi soccorritori giunti a Rigopiano: c'erano anche i piloti di Pescara

Il generale Caramignoli ha ricevuto a L'Aquila i militari della stazione di soccorso alpino della guardia di finanza di Roccaraso e i piloti della sezione Aerea di Pescara che giunsero per primi sul luogo della tragedia

Il comandante regionale della guardia di finanza, il generale Germano Caramignoli, ha ricevuto nella caserma Tito Giorgi de L'Aquila i militari della stazione di soccorso alpino della guardia di finanza di Roccaraso che intervennero per primi il 18 gennaio 2017 a Rigopiano e i finanzieri piloti della sezione aerea di Pescara che fin dai primi momenti sorvolarono l'area contribuendo attivamente ai soccorsi che permisero di mettere in salvo 11 persone. Una ferita sempre aperta quella dell'Hotel Rigopiano in cui 29 persone persero la vita e su cui in questi giorni si sta tenendo il processo d'appello.

Il generale Caramignoli a sette anni dai fatti ha voluto elogiare lo straordinario impegno e il lodevole comportamento dei militari del Sagr di Roccaraso i quali, dimostrando grande coraggio ed elevate competenze tecnico-professionali riuscirono, a piedi, a raggiungere l’albergo franato sotto la valanga e a trovare un pertugio da cui accedere all’interno. Il contributo fornito dai finanzieri si è rivelato fondamentale anche per fornire in tempo reale preziose indicazioni alle autorità nel frattempo allertate, per l’organizzazione più efficace delle ricerche e dei soccorsi. Una vera impresa quella compiuta dai primi soccorritori che arrivarono sul posto affrontando condizioni meteo estreme e pericolosissime equipaggiati con il poco materiale tecnico che era possibile trasportare sugli sci

Il comandante regionale ha inoltre voluto sottolineare il prezioso intervento fornito da parte della componente aerea del corpo in servizio alla sede di Pescara che, prontamente e nonostante le condizioni meteorologiche avverse, intervennero con i propri mezzi ed equipaggi in stretta collaborazione con gli altri soccorritori.

Per giorni sono rimasti lì a cercare e scavare recuperando i corpi di chi purtroppo non ce l'ha fatta, ma anche recuperando chi alla fine è sopravvissuto.

Dopo Rigopiano più esercitazioni in montagna 

Proprio per fronteggiare situazioni analoghe a quella che ha tragicamente colpito la località di Rigopiano o anche altri incidenti che sempre più di frequente accadono in ambiente montano o in altri contesti emergenziali, la guardia di finanza ha da qualche anno intensificato lo svolgimento di esercitazioni congiunte tra la componente del soccorso alpino e quella aerea allo scopo di costituire un dispositivo sempre più efficace per la tutela dell’incolumità degli utenti della montagna.

Una stretta sinergia nell’attuazione delle procedure durante questa tipologia di interventi che si realizza, anche in virtù di appositi protocolli siglati nel 2021, in collaborazione con il Soccorso alpino e speleologico Abruzzo (Sasa) del Corpo nazionale e speleologico (Cnsas). Un accordo che ha l’intento unitario di coordinare le operazioni di allertamento, ricerca e soccorso fra tutti gli operatori istituzionali.

Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza si pone l’obiettivo di assolvere prioritariamente alle attività di salvaguardia della vita umana e di pronto intervento operativo, in zone di media e alta montagna, caratterizzate da terreni innevati, ripidi, rocciosi o ghiacciati, e di concorrere, attraverso una diuturna azione di controllo del territorio all’espletamento dei compiti di polizia economico-finanziaria demandati dal Corpo.

Rientrano tra gli incarichi del personale impiegato nel Soccorso Alpino anche quelle attività finalizzate a interventi di soccorso in contesti emergenziali derivanti da calamità naturali.

In occasione degli eventi sismici e di maltempo che hanno colpito negli ultimi anni il nostro Paese, decisive sono risultate, difatti, la prontezza d’intervento del Sagf e la capacità di far pervenire in loco uomini e mezzi, in tempi assolutamente ristretti.

Gli interventi dell'ultimo anno e i salvataggi compiuti

Solo nell’ultimo anno, nella Regione Abruzzo, il contributo del Soccorso Alpino del Corpo, attraverso le due stazioni di L’Aquila e Roccaraso (Aq) si è concretizzato in 96 operazioni di ricerca e soccorso nei confronti di141 persone. In questa tipologia di interventi sono compresi quelli eseguiti dai finanzieri dalle Stazioni Sagf di L’Aquila e di Roccaraso in Turchia all’indomani del sisma che ha colpito quel territorio nel mese di febbraio.

Anche la Sezione Aerea di Pescara ha rivestito un ruolo fondamentale nella ricerca e soccorso di persone in contesti emergenziali, in quanto oltre ad operare congiuntamente all’aliquota del soccorso alpino, è chiamata ad effettuare sorvoli in caso di calamità naturali, come accaduto in occasione degli eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia Romagna nel mese di maggio 2023, quando, grazie a 29 missioni a bordo dell’elicottero in dotazione al Reparto, è stato possibile trarre in salvo 15 persone e 2 animali domestici.

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