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Sabato, 27 Aprile 2024
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La protesta degli studenti nuovamente in corteo contro la "scuola del merito" annunciata dal governo

Anche a Pescara gli studenti sono tornati in piazza questa mattina, venerdì 18 novembre

Manifestazione di protesta da parte degli studenti anche a Pescara nella mattinata di oggi, venerdì 18 novembre.
Lo sciopero nazionale è stato organizzato in tutta Italia per protestare contro la "scuola del merito" e contro il piano per la scuola annunciato dal Governo Meloni.

Come riferiscel'Ansa, sono state alcune decine i ragazzi che hanno sfilato in corteo per le strade del centro, fino a raggiungere piazza della Rinascita (piazza Salotto, ndr), dove, nonostante la pioggia, si è tenuto il comizio finale.

"Ci state lasciando il deserto", "La scuola - cronache di un disastro", "Non siamo vasi da riempire, ma fuochi da accendere", "Sulla didattica decidiamo noi", si legge su alcuni dei manifesti mostrati dagli studenti. «Vogliamo l'introduzione dell'istruzione integrata», hanno detto tra l'altro, i ragazzi nel corso del corteo, «una riforma che preveda investimenti strutturali sui laboratori e sui saperi che uniscano i saperi teorici e quelli pratici in modo da non mettere gli studenti nella condizione di andare a lavorare nelle aziende. Lo scopo della scuola deve essere quello di farci sviluppare senso critico anche nei confronti del sistema economico in cui viviamo». Le forze dell'ordine hanno seguito l'intera manifestazione, che si è svolta senza problemi. 

«Sciopero degli studenti lezione di democrazia», sottolinea in una nota Articolo Uno Abruzzo che condivide la parola d'ordine "Margini al centro" e la piattaforma avanzata dagli studenti. Dichiara Francesco D'Agresta, responsabile regionale Cultura e Diritto allo Studio: «Ancora una volta le giovani generazioni mostrano una lungimiranza superiore a quello delle Istituzioni. Li si ascolti perché le loro parole vanno nel senso di una società più giusta e umana». Aggiunge Federico Acconciamessa, consigliere provinciale: «Le istanze degli studenti devono entrare nei palazzi dove si prendono le decisioni, noi siamo a disposizione per dare una mano».

«La Regione acceleri sulla nuova Legge sul diritto allo studio che abbiamo depositato, come chiedono gli studenti in piazza», aggiungono i Giovani Democratici (presenti alle proteste) Abruzzo e il consigliere regionale Silvio Paolucci del Pd. Le studentesse e gli studenti chiedono una nuova legge regionale per il diritto allo studio e lo stop all’aziendalizzazione dei percorsi educativi e formativi. «Il nostro impegno è da sempre al fianco delle istanze di queste ragazze e questi ragazzi, per questo nel 2022 abbiamo avviato un percorso di ascolto di tutte le realtà della scuola abruzzese, con sondaggi, questionari e agorà di confronto, per giungere poi alla stesura di una proposta di legge regionale per il diritto allo studio che è stata presentata in consiglio regionale e che ci aspettiamo che prima della fine dell’anno possa essere calendarizzata. E siamo qui anche perché crediamo che il Pcto, che è diventato de facto un modo per le aziende di reperire manodopera gratuitamente, debba essere abolito o trasformato in una formazione al mondo del lavoro: perché ai ragazzi in quelle ore, invece di mandarli a lavorare gratis e a volte a manovrare macchinari che possono anche costare loro la vita, non si insegna a leggere una busta paga o un contratto di lavoro affinché ognuno possa essere cosciente dei propri diritti?», afferma il segretario regionale Claudio Mastrangelo.

Saverio Gileno, coordinatore della segreteria regionale, ci tiene a sottolineare come la proposta dei Gd, oltre che partecipata, sia anche la più d’avanguardia in Italia: «Abbiamo studiato tutte le leggi regionali per il diritto allo studio più riuscite, dall’Emilia-Romagna al Lazio e alla Campania, e dopo il confronto con i mondi della scuola abbiamo prodotto un testo unico nel suo genere, che se approvato porterebbe l’Abruzzo dall’essere fanalino di coda delle regioni italiane a modello per tutto il Paese, con una legge che prevede partecipazione studentesca nei processi decisionali a tutti i livelli, trasporti pubblici, libri di testo e apparecchiature elettroniche gratuiti o agevolati, nonché tutela degli studenti con disabilità e attenzione estrema alla salute mentale con un sostegno psicologico di qualità in tutte le strutture e percorsi che li rendano possibili anche in contesti difficili».

In piazza con gli studenti a Pescara anche il capogruppo in consiglio regionale, Silvio Paolucci, che dice: «Ringrazio questi ragazzi per aver riportato all’attenzione delle Istituzioni Regionali queste tematiche e i Giovani Democratici per il loro lavoro di confronto e stesura della proposta di legge che noi come gruppo del Partito Democratico abbiamo sostenuto da subito, adesso c’è bisogno però che la proposta venga calendarizzata il prima possibile, discussa e approvata: per questo mi appello anche alla maggioranza che sta tenendo ferma la legge, chiedo loro uno slancio d’orgoglio per dare finalmente all’Abruzzo una legge regionale per il diritto allo studio degna di questo nome, al passo coi tempi e che rappresenti un modello per tutte le regioni d’Italia perché - conclude il Capogruppo - una scuola giusta è il primo fondamentale tassello per la costruzione di un futuro solido per un territorio».

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