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Bonifica dell'area di risulta, l'amministrazione accelera e i costi aumentano

Il primo bando è andato deserto, ma si cercano già società interessate a partecipare al secondo: pubblicato l'avviso della manifestazione d'interesse per l'appalto che, rifatti i conti e riscontrate alcune criticità, sale a 3milioni 950mila euro

Conti rifatti e nuovo avviso per la manifestazione d'interesse con l'appalto che dai 2milioni e 800mila euro iniziali arriva a 3milioni 950mila euro. L'amministrazione accelera per la bonifica del lotto 1 dell'area di risulta e cioè quello delle aree dove si dovranno realizzare il terminal bus e il parcheggio multiplano.

A pochi giorni dal primo bando andato deserto la procedura riparte come da determina pubblicata dal settore Mobilità, edilizia scolastica e lavori pnrr a firma del dirigente Giuliano Rossi con la bonifica che si farà secondo i nuovo progetto esecutivo redatto dal Responsabile tecnico della procedura Giovanni Brandelli deliberato dalla giunta il 26 ottobre (delibera di giunta 810). Delibera in cui si spiega che i costi sono aumentato “a seguito di una ulteriore revisione programmatico-progettuale svolta dagli uffici tecnici comunali”, dalla quale “è risultata la necessità di apportare modifiche al progetto approvato con deliberazione di giunta comunale numero 510 del 23 giugno 2023, poiché sono state meglio individuate le stratigrafie e le tipologie di materiale rinvenuto durante l'ultima campagna di sondaggi”. “Considerato – prosegue la delibera – che il materiale rinvenuto, così catalogato, ha permesso di definire in maniera dettagliata le necessarie procedure di recupero dello stesso materiale di scafo, definendo anche i relativi costi” si è dunque arrivata a “una rimodulazione del quadro economico del progetto assestato in complessivi 3milioni 950mila euro”.

Da capire se la nuova proposta sarà più appetibile per le società anche per l'unica che, aveva fatto sapere l'amministrazione alla scadenza, aveva partecipato al bando andato però deserto perché gli uffici non hanno potuto concedere la proroga chiesta dalla ditta che non era riuscita a mandare tutta la documentazione necessaria a quanto pare per difficoltà informatiche.

Il progetto di bonifica è necessario e propedeutico per portare avanti la riqualificazione complessiva dell'area di risulta che prevede la realizzazione del cosiddetto “Parco centrale”, del nuovo terminal bus, dei parcheggi multiplano oltre quelli a raso e interrati e il contestato palazzo della Regione. La sede unica che ha sollevato tante polemiche e che è oggetto di ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) da parte dell'associazione Italia Nostra.

Per manifestare il proprio interesse all'appalto, prima di procedere con il bando vero e proprio, le società avranno 16 gironi di tempo.

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