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Lunedì, 29 Aprile 2024
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L'Oipa sulla gestione degli orsi: "In Trentino li vogliono abbattere, in Abruzzo chi li disturba viene denunciato"

L'Organizzazione internazionale protezione animali porta di nuovo l'esempio dell'Abruzzo per parlare di buone prassi nella gestione e tutela del plantigrado dopo che un uomo che ne ha inseguita una per filmarla è stato denunciato, e torna a criticare il presidente della Provincia autonoma di Trento che ha chiesto un parere all'Ispra per abbattere l'orsa che ha "difeso il suo piccolo dagli escursionisti"

Continua a far discutere la gestione degli orsi nella provincia autonomia di Trento e a sollevare un nuovo paragone con l'Abruzzo è l'Opia (Organizzazione internazionale protezione animali) dopo che il presidente Maurizio Fugatti  per un cosiddetto “falso attacco”, ora “vuole morta l'osa F36 che per difendere il suo piccolo da escursionisti poco prudenti” con uno dei due rimasto ferito fuggendo. Una richiesta per la quale, ricorda l'organizzazione, ha chiesto un parere all'Ispra e che è arrivata dopo che lo stesso aveva annunciato l'intenzione di procedere con il radiocollaraggio. Un atteggiamento contraddittorio per l'organizzazione che non troverebbe giustificazione anche alla luce del diverso comportamento adottato dall'Abruzzo.

Qui infatti ad essere stato denunciato, prosegue l'Oipa paragonando i comportamenti delle due regioni, ad essere stato denunciato è stato il 61enne che il 27 giugno a Roccaraso ha inseguito l'osa Bambina per filmarla. Un episodio per il quale le ipotesi di reato che la procura della Repubblica di Sulmona contesta non solo l'inosservanza del provvedimento del sindaco, ma anche il maltrattamento degli animali.

“Chissà se in quest’ultima situazione il presidente Fugatti avrebbe imputato all’orsa di essersi avvicinata troppo all’uomo per poi emanare un ordine di cattura”, chiosa sarcasticamente l’Oipa, che per capire l’esatta dinamica del falso attacco del 30 luglio ha inoltrato alla Provincia di Trento una istanza di accesso agli atti.

“È sconcertante come da un giorno all’altro il presidente Fugatti passi da una dichiarazione all’altra cadendo in contraddizione: prima annuncia il radiocollaraggio di mamma orsa e ora invece la vuole morta”, ribadisce l'organizzazione.

“Auspichiamo che l’Ispra si opponga a questo ennesimo attacco alla fauna di un presidente probabilmente più interessato ai consensi di chi non attua i corretti comportamenti nelle zone popolate dai grandi carnivori che a difendere la biodiversità, come anche detta l’articolo 9 della Costituzione - commenta il presidente dell’Oipa Massimo Comparotto -. Da parte nostra, continueremo a portare avanti azioni legali a difesa degli orsi e dei lupi trentini certi che la corretta applicazione di leggi e regolamenti possano salvare questi meravigliosi animali da una persecuzione tanto spietata”.

“L’Oipa – conclude l'organizzazione - non può che ribadire che la Provincia autonoma di Trento continua a non mettere in atto prassi efficaci per cautelare residenti, turisti e categorie produttive attraverso azioni d’informazione e prevenzione: campagne d’educazione, recinti elettrificati, corridoi faunistici”

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