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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Dal 10 luglio attivi il numero verde e lo sportello di ascolto per prevenire le truffe agli anziani

Presentata nella sala consiliare del Comune di Pescara la campagna di prevenzione che rientra nel progetto “Truffe…No grazie!”

Presentata nella sala consiliare del Comune di Pescara la campagna di prevenzione per il contrasto delle truffe agli anziani.
Un numero verde e uno sportello di ascolto saranno attivi da lunedì 10 luglio allo scopo di prevenire e contrastare il fenomeno delle truffe agli over 65.

L’iniziativa rientra nel progetto “Truffe…No grazie!” promosso dall’assessorato alle Politiche Sociali e alla Sicurezza urbana del Comune di Pescara, finanziato dal ministero dell’Interno e realizzato dall’associazione “Domenico Allegrino” Odv e dalle Acli provinciali.

La campagna di prevenzione e contrasto alle truffe è stata presentata nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine, dei centri di aggregazione per la longevità attiva e di psicoterapeuti. Il numero verde 800 962237, attivo dal lunedì al giovedì (orario 9.30-12), potrà essere contattato dagli over 65, che hanno subito una truffa o un tentativo di raggiro, e dai loro familiari. Stesso orario (9.30 -12) per lo Sportello “Sos Truffa”, aperto nei quattro centri di aggregazione per la longevità attiva nei seguenti giorni: il lunedì in via Di Sotto 8/12; il martedì in via Stradonetto 73; il mercoledì in via Nazionale Adriatica Nord 486 e il giovedì in via Cesano 5 (centro Britti). Un operatore esperto risponderà sia alle chiamate che giungeranno al numero verde sia a coloro che si rivolgeranno allo sportello in modo da recepire richieste di aiuto per truffe e raggiri, dare informazioni e suggerimenti sulle azioni da intraprendere, all’occorrenza allertare le forze dell’ordine e fornire sostegno. Per contrastare ulteriormente il fenomeno e consigliare gli over 65 sui comportamenti da assumere, è stata realizzata anche una guida sintetica informativa con consigli antitruffa, che verrà distribuita gratuitamente alla cittadinanza e che è già pubblicata sul sito del Comune in un’apposita sezione dedicata al progetto (https://www.comune.pescara.it/node/8657).

Presentato anche il premio, “Prendiamoci per mano”,  che sarà consegnato a un anziano che si è distinto per aver contrastato il fenomeno denunciando la truffa subita o per aver aiutato un coetaneo a sventare un raggiro dimostrando sensibilità verso l’altro (regolamento e modulo di partecipazione su www.domenicoallegrino.it). «I nostri uffici hanno intercettato il finanziamento del Ministero dell'Interno che ci ha consentito di realizzare, per il secondo anno, la campagna di contrasto alle truffe agli over 65», dice Adelchi Sulpizio, assessore alle Politiche Sociali e alla Sicurezza Urbana, «l’attività è incentrata sia sul tema della prevenzione del fenomeno sia sulla vicinanza agli over 65, una categoria che va tutelata con particolare attenzione perché rappresenta un patrimonio per la nostra comunità».

«È importante unire gli interventi nel campo del sociale e della sicurezza», evidenzia il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, «per questo motivo ringrazio il Comune di Pescara, con cui portiamo avanti molte iniziative, e le forze dell'ordine che fanno un lavoro incredibile in questa città. La sicurezza si costruisce con la partecipazione dei cittadini e con i loro comportamenti responsabili». 
«Lo slogan che abbiamo ideato per questa campagna è: “Non è solo oro quello che rubano”», chiarisce Antonella Allegrino, presidente dell'associazione “Domenico Allegrino Odv”, «agli anziani, infatti, non vengono sottratti solo oggetti preziosi e denari, ma anche autostima e serenità. Da molti anni siamo vicini agli over 65 con iniziative che promuovono la longevità attiva; ci capita di frequente di ascoltare storie di truffe e raggiri. Per questo motivo abbiamo recepito subito l’iniziativa del Comune di Pescara». «Con le nostre attività tuteliamo tutte le forme di fragilità», aggiunge Agnese Ranghelli delle Acli provinciali di Pescara, «gli anziani vanno protetti contro questo odioso fenomeno».

Nel corso del convegno è stato proiettato il video “Io mi racconto”, con testimonianze su casi di anziani truffati. Il filmato verrà mostrato anche in una serie di incontri che si terranno nei centri di aggregazione per la longevità attiva e nei condomini per diffondere ulteriormente le iniziative di contrasto al fenomeno delle truffe, agevolare la partecipazione degli over 65 e dei familiari, favorire processi di socializzazione tra gli anziani e coinvolgere gli amministratori di condominio.  Il progetto prevede anche l’istituzione di Sentinelle di quartiere, che avranno il compito di distribuire il materiale informativo nelle varie zone della città e parlare con gli over 65 per recepirne le necessità.  Per questa attività, denominata “Quartiere solidale”, è in programma il coinvolgimento dei Progetti Utili alla Collettività, che saranno formati per svolgere il servizio.

«Lo forze di polizia svolgono attività di prevenzione con il presidio del territorio», afferma Gennaro Capasso, dirigente della divisione anticrimine della questura di Pescara, «è importante anche sensibilizzare i dipendenti degli istituti di credito e delle Poste a segnalare episodi anomali e far sentire la nostra vicinanza alle persone anziane».

«Spesso ci chiedete aiuto», dichiara il capitano Antonio Tricarico, comandante della sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Pescara, «rivolgendosi agli over 65 presenti in sala consiliare – In questo momento siamo noi a chiederlo a voi. Grazie a questa campagna state acquisendo informazioni che potrete utilizzare in situazioni di pericolo. Questo è un esempio di sicurezza partecipata».

«La sicurezza è un sistema in cui ognuno ha la sua parte», sottolinea Danilo Palestini, comandante della polizia locale, «siamo particolarmente vicini a questa fascia della popolazione, che rappresenta un elemento fondante della società». «L’anziano che subisce una truffa sopporta un duplice danno: quello economico e quello di natura psicologica che è costituito dall’avere più insicurezza, dal vivere sentimenti di paura e, a volte, di vergogna», conclude Gerardina Santosuosso, psicologa e psicoterapeuta, «bisogna dare supporto attivo alle vittime, facilitare l’emersione dei reati e contrastare l’emarginazione, la solitudine e la frammentazione delle relazioni».

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