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La decisione del Tar sulla filovia tra almeno dieci giorni, il Comitato strada parco: "fiduciosi sullo stop alla sua realizzazione"

Ieri l'udienza di merito cui hanno preso parte il rappresentante del Comune di Pescara e Matteo Di Tonno, avvocato del comitato: "Un solo lotto non giustifica l'opera che non ha neanche i requisiti per essere realizzate e a rischio c'è anche l'incolumità"

Ci vorranno almeno dieci giorni per sapere se il Tar Pescara accoglierà o meno il ricorso presentato dal Comitato strada parco bene comune per fermare i lavori della filovia, ma sull'esito lo stesso si dice fiducioso così come uno dei legali che ne ha rappresentato ieri davanti a giudice le sue ragioni: l'avvocato Matteo Di Tonno. Un'udienza di merito cui, tiene a precisare il legale, non erano presenti né il difensore del ministero né quello della Regione con quello del Comune di Pescara che si è limitato ad un breve intervento. Va ricordato che il Comune di Montesilvano non si è costituito parte civile nel procedimento.

In sostanza per chi si è sempre opposto alla realizzazione della filovia, spiega ancora il legale, il progetto del primo lotto non ha ragione di esistere dato che le richieste per il finanziamenti per gli altri due lotti che completano il progetto, e cioè quello che dovrebbe collegare il filobus a Francavilla al Mare passando per il tribunale e quello che arriva a San Giovanni Teatino “sono state respinte – spiega Di Tonno – Parliamo della richiesta avanzata nel 2020 dalla Regione e del bando fatto dal Comune di Pescara per 61 milioni di euro e rigettato con tanto di lettera a febbraio 2022”. A non persistere, dunque, è la completezza dell'opera e già questo per il Comitato e i suoi avvocati, sarebbe sufficiente a dire no alla realizzazione. Nel corso dell'udienza altri aspetti sono però stati sollevati, prosegue Di Tonno tra cui “quello della sicurezza all'interno della strada parco i cui requisiti non sono soddisfatti per come il progetto è strutturato nel contesto territoriale, per le prescrizioni, i vincoli e le dimensioni dei mezzi”. Un tema legato in particolare alla presenza degli alberi lungo l'arteria stradale. Alberi che ci sono ancora, tiene a dire, “per quella che è tata una vittoria nella sostanza del Comitato perché l'appaltatore si disse pronto a tagliarli e fu a quel punto che facemmo la richiesta di sospensiva in attesa di giudizio. Poi in consiglio di Stato gli enti fecero i loro interventi assicurando che non sarebbero stati tagliati e così di fatto è stato. La loro presenza, lì dove deve passare una linea elettrica assimilata da una linea ferroviaria, costituisce un rischio concreto. Non va infatti dimenticato – prosegue – che per realizzare la filovia ci vogliono le stesse autorizzazioni tanto è vero che nella strada parco è prevista anche la barriera anti-rumore”. Gli alberi con i loro rami costituirebbero dunque un concreto rischio di incendio”.

Un'opera di cui si discute da 25 anni in un tira e molla che sembra non avere fine. I lavori intanto proseguono e proprio nei giorni scorsi sono stati presentati i mezzi che la attraverseranno con la messa a terra prevista, per quel primo lotto ritenuto non sufficiente da chi contesta per dare un senso a tutto il progetto, in primavera. Il sindaco Carlo Masci e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri in occasione della presentazione dei mezzi hanno definito l'opera strategica e fondamentale sia per la sostenibilità sia perché "lancia Pescara in una dimensione europea", ma la partita è ancora aperta. “I motivi del ricorso sono validi dal nostro punto di vista”, conclude Di Tonno, con il presidente del Comitato Ivano Angiolelli che è tornato a parlare oggi del tema ribadendo il “no” ed elencando quelli che definisce “errori” nella progettualità (a cominciare dalla dimensione stessa dei filobus) di un'opera “a rischio tangibile di bocciatura nei collaudi Ansfisa. Attendiamo pertanto assai fiduciosi – conclude – la sentenza lungimirante del Tar di Pescara che non mancherà di affermare la legalità e la verità fin qui reiteratamente violata e negata”.

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