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Martedì, 30 Aprile 2024
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Celebrato il Giorno del Ricordo perché le migliaia di vittime italiane delle foibe non vengano mai dimenticate [FOTO]

Prima la santa messa e poi le cerimonie in piazza Martiri dalmati e giuliani e in piazza Italia. Deposte le corone d'alloro anche per ricordare chi dal regime titino dovette fuggire

Celebrato il “Giorno del ricordo” in piazza Martiri dalmati e giuliani e di fronte a palazzo di Città davanti alle lapidi posizionate per ricordare la studentessa istriana Norma Cossetto seviziata e gettata in una foiba dai partigiani jugoslavi il 5 ottobre del 1943 e il questore reggente di Fiume Giovanni Palatucci che salvò migliaia di ebrei dal nazismo per morire nel 1945 nel campo di concentramento di Dachau.

Quella del ricordo è una giornata con cui si rende omaggio alle migliaia di italiani morti nelle foibe tra il 1943 e il 1947 e con cui si ricordano anche le altrettante migliaia di concittadini che dovettero lasciare l'Istria, la Dalmazia e la Venezia Giulia. La giornata si è aperta con la messa celebrata nella chiesa dello Spirito Santo e con poi la commemorazione ufficiale celebrata in piazza Martiri giuliani e dalmati dove è stata depositata, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e delle associazioni combattentistiche, una corona di alloro davanti al monumento con cui si ricorda l'eccidio perpetrato dai partigiani e i militari del maresciallo Tito.

Celebrazioni per il Giorno del Ricordo: le foto pubblicate dal sindaco Carlo Masci

Tra i presenti il sindaco Carlo Masci e il presidente della Regione Marco Marislio che sui loro profili social hanno voluto ricordare questo momento. “Il ricordo delle vittime innocenti degli esuli giuliano dalmati, uccisi, infoibati vivi o morti, deve rimanere indelebile nelle nostre menti – scrive Masci -. Una pagina buia, la più vergognosa e atroce compiuta dalle milizie comuniste di Tito, verso persone innocenti che avevano la sola colpa di essere italiani. Per troppo tempo questa storia drammatica è stata nascosta, ma in noi questo ricordo è indelebile, vogliamo trasferirlo alle nuove generazioni. Viva l’Italia e viva gli italiani, in qualsiasi parte del mondo essi siano”, conclude.

“Oggi commemoriamo il Giorno del Ricordo dedicato ai massacri delle foibe, in cui migliaia di cittadini italiani persero la vita per essersi opposti alle politiche del regime comunista di Tito nella Jugoslavia e dell'esodo dall'Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia, che costrinse migliaia di persone a lasciare la propria patria, colpevoli solo di essere italiani – scrive invece Marsilio -. Rendiamo omaggio e celebriamo il sacrificio di coloro che, per troppo tempo, sono stati ingiustamente dimenticati, onoriamo la memoria di chi ha sofferto e ha perso la vita in difesa della libertà”.

Con una nota a ricordare la tragedia anche il coordinatore regionale di Forza Italia e presidente della prima commissione affari costituzionali della camera Nazario Pagano. “Nel celebrare il Giorno del Ricordo, a vent’anni dalla sua istituzione, ricordiamo le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata – scrive -. Una celebrazione importante per commemorare e tramandare una tragedia a lungo ignorata. Dobbiamo, al contrario, onorare costantemente la memoria di chi fu vittima di quegli orrori atroci e contribuire a creare e rafforzare i presidi di cultura perché solo nel ricordo, e nella memoria, possiamo rafforzare la nostra identità e consegnarla alle future generazioni per evitare che ciò che è stato si ripeta”.

La giornata si è conclusa con l'omaggio a Cossetto e Palatucci, entrambi insigniti della medaglia d'oro al valore civile. Alle celebrazioni hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il presidente della Provincia Ottavio De Martinis, il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli e i sindaci della provincia. 

Le celebrazioni prevedono anche un altro appuntamento e cioè quello del 15 febbraio al Florian Espace quando in scena alle 20.45, andrà “La Città di Pietra prese il Mare. Pola”, un progetto a cura di Giulia Basel.

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