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Lo striscione apparso in via della Fornace Bizzarri preoccupa i residenti: “Temiamo di ritrovarci uno scheletro al posto dell'asilo”

A raccogliere le loro voci è l'associazione Radici in Comune alla notizia del presunto mancato pagamento degli operai sul quale è intervenuta la ditta appaltatrice affermando che non sarebbe affatto così. Al momento non ci sarebbero mezzi a lavoro nell'area, fa sapere tornando a criticare il progetto. A rassicurare è l'assessore Santilli: "Nessun problema sul fronte lavori, si va avanti"

La notizia sul presunto mancato pagamento degli operai che stanno lavorando all'asilo in costruzione in via della Fornace Bizzarri avrebbe insinuato preoccupazione nei residenti che contro quel progetto si erano battuti prima davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale) e poi davanti al consiglio di Stato dove ad essere riconosciute sono state le ragioni del Comune di Pescara. Un mancato pagamento su cui è intervenuta anche la ditta appaltatrice che alla nostra redazione ha inviato un messaggio smentendo il fatto che vi sarebbero pagamenti in sospeso. 

A riferire della preoccupazione dei residenti dopo aver raccolto le loro voci, è l'associazione Radici in Comune. Un timore quello dei residenti accentuato dal fatto che al momento di mezzi a lavoro al momento nel parco non se ne vedrebbero e da quel lenzuolo con cui si denunciava, come pubblicato da IlPescara, il presunto mancato pagamento degli operai ora rimosso. Dopo aver perso la battaglia per il parco, spiega quindi l'associazione rimarcando comunque la contrarietà a quel progetto, la paura dei residenti sarebbe oggi quella di ritrovarsi sotto casa lo scheletro un cantiere abbandonato.

Se da una parte sulla questione mancati pagamenti è stata la ditta che le ha eseguiti a denunciare il fatto che non sarebbe stata liquidata da chi l'appalto l'ha ottenuto annunciano una manifestazione pacifica il 7 marzo (notizia su cui la ditta che il bando lo ha vinto e che ha subappaltato i lavori è intervenuta affermando che tutto sarebbe al contrario stato pagato), dall'altra a rassicurare sul fatto che i lavori saranno completati è l'assessore comunale al Verde Gianni Santilli raggiunto da IlPescara. Nel sottolineare che sull'eventuale problema economico il Comune non avrebbe alcuna competenza, sul fatto che l'asilo sarà portato a termine dubbi non ne ha. Un progetto, quello dell'asilo nido di via della Fornace Bizzarri, finanziato con fondi pnrr e che dunque come tutti i progetti che rientrano in questa tipologia di finanziamento, scandito da tempi ben precisi per arrivare a conclusione.

A dissipare ogni timore sarà la fine del cantiere, ma l'occasione è per l'associazione Radici in Comune anche quella per ribadire che contro quel progetto si sono battute 120 famiglie. Seppur persa in aula la battaglia, la posizione non cambia: quell'asilo non avrebbe fatto altro che sacrificato il verde togliendo l'unico spazio di aggregazione del quartiere a bambini e anziani dato che, “come sempre sostenuto dagli abitanti poteva essere realizzato in terreno adiacente, libero da piante e cose senza procurare tanto dolore e tanto sperpero inutile di denaro pubblico - scrive in una nota -. Ricordiamo che la realizzazione del parco costò più di 20 anni fa 200milioni delle vecchie lire e chissà quanti altri soldi sono occorsi per demolirlo”.

Se su questo fronte le posizioni restano inconciliabili con il Comune che, da parte sua, ha sempre difeso il fatto che quell'area non era destinata a verde, ma come è stato riconosciuto in sede legale ai servizi e dunque anche a quegli asili nido di cui la città ha bisogno, il problema dei presunti mancati pagamenti e il fatto di non vedere i mezzi a lavoro la preoccupazione nei cittadini l'ha destata tanto da spingerli a chiedersi se mai quella “farfalla” (questa la forma del plesso) spiccherà il volo.

“Gli abitanti dei palazzi che si affacciano sull'area aspettano con timore di sapere che succede sperando sul fatto che magari questo sia solo uno step tecnico perché dopo l'angoscia e il dolore subito per la distruzione del parco, ora è la paura che si ritrovino con un cantiere abbandonato sotto casa – prosegue la nota di Radici in Comune -. Con la fiducia totalmente persa in chi dovrebbe amministrare beni e cose della città, e la paura sul futuro della città noi comprendiamo il loro dubbio e ci chiediamo: è questo ciò che gli abitanti del quartiere di via della fornace Bizzarri si ritroveranno? Sono queste storture che la città di Pescara avrà in cambio del sacrificio di tanta della sua vivibilità e del suo verde?”.

Alla domanda sul cantiere, come detto, risponde direttamente Santilli rassicurando sul fatto che l'asilo ci sarà così come previsto e che i lavori dunque non si fermeranno. A vigilare d'altra parte sembrano essere proprio i cittadini che seppur sconfitti in sede giudiziaria, tengono alta la guardia sul quartiere e su quel cantiere che di certo continueranno a osservare fino a quando non sarà concluso.

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