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Rimini-Pescara 5-1, al peggio non c'è mai fine: cronaca, tabellino e voti

Dopo 2 trasferte con 2 sconfitte e 7 gol al passivo, la gestione Bucaro era chiamata ad invertire il trend negativo lontano da casa (4 punti, invece, messi in cascina nelle 2 gare disputate all'Adriatico)

Chi si aspettava una scorpacciata di gol è stato accontentato, dato il risultato finale. Ma il 5-1 maturato al Romeo Neri di Rimini è stato a favore dei padroni di casa e non di un Pescara ormai in caduta libera. E anche la gestione Bucaro sembra ormai al capolinea. 

Dopo 2 trasferte con 2 sconfitte e 7 gol al passivo, la gestione Bucaro era chiamata ad invertire il trend negativo lontano da casa (4 punti, invece, messi in cascina nelle 2 gare disputate all'Adriatico). E invece è arrivato un altro ko con 5 gol incassati. Male, malissimo. Sempre peggio

Per l'inizio delle ostilità mister Bucaro ha deciso nuovamente di rinunciare al 4-3-3 per proporre stavolta un 3-4-3 punto e non un 3-4-1-2 come con la Carrarese. Panchina quindi per Tunjov (che salterà il prossimo impegno causa Nazionale) ma anche per Cuppone: il tridente scelto è quello leggero con Merola, Accornero e Cangiano. L'ex Genoa funge da falso nueve con compiti non solo di finalizzazione ma anche di movimento. Nel Rimini, schierato col 4-2-3-1, panca iniziale per l'ex Iacopo Cernigoi, che a gennaio sarebbe tornato di certo in biancazzurro in caso di cessione di Cuppone. Niente staffetta all'epoca tra i due che ora sono spettatori del calcio d'inizio. Il Pescara ha provato subito a fare la voce grossa e al 3' con Accornero ha avuto la chance per passare, ma il diagonale dell'ex Genoa a conclusione di bella ripartenza è terminato a lato. E alla prima occasione è passata la squadra di casa, grazie a Del Carro che al volo ha tramutato in oro un cross coi contagiri di Lamesta. Ti aspetti la reazione pescarese ed invece arriva il raddoppio romagnolo. Al 19' c'è la firma di Morra sul 2-0, arrivato da calcio di rigore per un tocco con il braccio di Di Pasquale su cross dell'imprendibile Lamesta. E' già notte fonda per il Pescara quando non si è arrivati nemmeno a metà prima frazione di gioco. Serve un episodio propizio ed arriva al 30' quando Delcarro si divora il 3-0 e sul ribaltamento di fronte arriva il rigore, concesso per tocco di mano di Tofanaro su cross di Milani e trasformato da Merola. Partita riaperta ma 2 giri di lancette dopo il già diffidato Cangiano rimedia un giallo per simulazione che gli costerà la presenza nella prossima partita. Merola al 40' ha la palla giusta in ripartenza per il 2-2, ma il suo diagonale esce fuori di un nulla. Ancora Merola 2 minuti dopo, ma da fuori: Colombi mette in corner (poi senza esiti). Dopo 1 di recupero, squadre al riposo sul 2-1. 

Ad inizio ripresa Bucaro lancia subito i più giovani del lotto: Staver, al debutto in campionato e con solo 30' minuti disputati in stagione in Coppa Italia contro la Fermana, e Dagasso per Pellacani e Squizzato, tra i più negativi del primo tempo. Ma la mossa non sortisce gli effetti e anzi è il Rimini ad andare subito in gol. Stavolta Lamesta non veste i panni dell'uomo-assist ma si mette in proprio, aggira anche Plizzari e mette dentro il 3-1 al 48'. Più Rimini che non Pescara anche nei minuti successivi. Al 61' cocca l'ora di Cuppone, che aveva tirato la carretta finora ma che non va in gol dal 27 gennaio quando ha firmato l'ottava rete personale nel 3-0 rifilato al Sestri Levante. Rileva Cangiano. Sempre e solo da Merola arriva qualche insidia come al 72' quando prova il tiro a giro alla Del Piero, ma dal lato opposto rispetto a Pinturicchio, e con esiti non felici. Per il resto si fa più apprezzare il Rimini, forte del doppio vantaggio e di una tranquillità che i biancazzurri, stasera in divisa nera come l'umore della tifoseria, non hanno. E al 74', ancora su iniziativa di Lamesta, Morra firma il suo gol numero 18 in campionato e chiude i giochi con la rete del 4-1. Ma non è finita. Al minuto 85 Ubadi, appena entrato al posto di Morra, si toglie lo sfizio di firmare il pokerissimo. Bucaro al capolinea, probabilmente, della sua breve e non foriera di soddisfazioni esperienza da capo allenatore del Pescara.

Il tabellino

Rimini-Pescara 5-1

RIMINI 4-2-3-1) Colombi 6; Tofanari 5,5, Lepri 6,5, Gigli 6,5, Quacquarelli 6 (46' Semeraro 6); Sala 6,5, Langella 6,5; Lamesta 8 (88' Iacoponi sv), Delcarro 7 (66' Garetto 6), Malagrida 6 (66' Capanni 6); Morra 7,5 (83' Ubaldi 6). A disp. Colombo, De Lucci, Gorelli, Cernigoi, Rosini. All. Troise 7,5

PESCARA (3-4-3) Plizzari 5,5; Pellacani 5 (46' Staver 5,5), Brosco 5, Di Pasquale 5; Pierno 5 (75' Meazzi sv), Aloi 5,5, Squizzato 5 (46' Dagasso 6), Milani 6 (61' Moruzzi 5,5); Merola 6, Accornero 5,5, Cangiano 6 (61' Cuppone). A disp. Gasparini, Profeta, Floriani Mussolini, Mesik, Tunjov, De Marco, Franchini, Capone, Masala, Sasanelli. All. Bucaro 5

Arbitro: Antonio Di Reda di Molfetta 6

Reti: 7' Delcarro (R), 19' su rig. e al 74' Morra (R), 30' su rig. Merola (P), 48' Lamesta (R), 85 Ubaldi (R)

Note: ammoniti Cangiano, Squizzato, Di Pasquale, Dagasso (P), Quacquarelli (R)

Spettatori ospiti 205

Recuperi: 1'pt e 2'st

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