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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

A Catanzaro prove generali di play-off per il Pescara

Sul campo della capolista forse il miglior Delfino della stagione: la squadra di Zeman gioca senza paura, segna e crea occasioni

Un Delfino senza paura, propositivo e all’altezza della situazione. Finalmente. A Catanzaro Zeman ha fatto le prove generali per i play-off. Perché se è vero, da una parte, che i padroni di casa venivano da una settimana di festeggiamenti e non avevano certo le motivazioni delle settimane precedenti, è altrettanto vero, dall’altra parte, che quella di domenica scorsa era la partita della festa promozione in casa davanti a 15mila tifosi giallorossi, per questo Iemmello e compagni hanno fatto di tutto per non perdere davanti ai loro sostenitori. Va ricordato che il Catanzaro, prima di affrontare il Pescara, aveva vinto tutte le gare casalinghe della stagione: 17 consecutive. Contro Lescano e compagni è arrivato il primo pareggio.

La fame di risultati di entrambe le squadre, ben miscelata con le idee dei due allenatori, ha regalato una partita di calcio che per la C è stata un bellissimo spot: occasioni da gol a raffica, due legni (uno per parte), giocate di spessore e continui ribaltamenti di fronte. Occasioni da una parte e dall’altra, un legno a testa. La cura del boemo comincia a dare i suoi frutti a livello di tenuta atletica, ritmo e intensità. Così riescono bene anche i movimenti richiesti da Zeman, come l’attacco della profondità, il principio fondante del suo calcio.

Tra i migliori in campo c’è il bomber della squadra, ma ha impressionato non poco il terzino sinistro Milani, bravo a muoversi senza palla e appoggiare con costanza la fase offensiva. Decisivo il suo assist per il secondo gol di Lescano. Sembra di rivedere, a tratti, i migliori Zanon e Balzano del 2011. Il giovane esterno toscano può diventare un giocatore determinante sotto la guida del boemo.

Inutile ribadire quanto sia fondamentale oggi per la squadra la qualità tecnica di Rafia, brillante intuizione di mercato del ds Delli Carri a gennaio. Il francotunisino, da mezzala, sa mettere la sua classe al servizio della squadra, correndo, contrastando e recuperando palloni. Emblematico quello che accade in occasione del vantaggio biancazzurro nel primo tempo: pressione al limite dell’area e palla a Lescano per il gol. Bene anche Merola, ma negli ultimi metri l’ex Foggia (ieri ha festeggiato i suoi 27 anni, auguri!) deve diventare più lucido: altruista se ha compagni smarcati accanto, cinico se si ritrova davanti al portiere. Quando arriverà a questo, sarà un giocatore da categorie superiori.

La difesa? Mesik sta facendo apprendistato, ma sembra essere a suo agio anche negli appuntamenti di cartello, com’era il match di Catanzaro. Brosco è un leader, Crescenzi sta migliorando la condizione, ma deve limare alcune sbavature che compromettono le sue prestazioni. Come il tocco di mano che causa il 2-2 al 91’: il terzino è goffo sul lancio dei calabresi, il tocco di mano è lampante, anche se forse avviene fuori area. Le immagini chiariscono fino ad un certo punto. Con meno ansia su quel pallone, forse Crescenzi avrebbe potuto fare di meglio e portare a casa la vittoria. Alla fine il pari è giusto e la classifica resta invariata, con quattro gare ancora da giocare. Domenica prossima altra sfida da vincere ad ogni costo: alle 17.30 c’è l’impegno interno con la Virtus Francavilla, in piena zona play-off, ma zoppicante fuori casa: in 17 trasferte ha conquistato appena 6 punti.

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