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Primi sprazzi di Zemanlandia, ora il Pescara cerca la continuità

Biancazzurri di nuovo terzi, ma spinge il Picerno, quarto a -2 dal Delfino. Foggia quinto e Cerignola sesto: sarà una corsa a quattro fino all'ultima giornata

Il Pescara regala primi sprazzi di Zemanlandia e si riprende il terzo posto solitario, grazie al ko del Foggia nel derby di Cerignola. Purtroppo non basta il +3 sui rossoneri, perché si è inserito il sempre più sorprendente Picerno al quarto posto con soli due punti di ritardo dal Delfino. E lo stesso Cerignola a -4 da Brosco e compagni non può essere preso sotto gamba. La conquista del terzo posto si conferma ancora di più una corsa a quattro, che per il boemo si chiuderà solo all’ultima giornata nella trasferta sul campo del Picerno, scontro diretto che sarà decisivo. Per arrivarci nelle condizioni migliori, di gamba, identità, testa e classifica, il Pescara dovrà dare continuità a quanto di buono fatto vedere domenica scorsa contro la Turris. Prima di tutto, dovrà confermare l’atteggiamento propositivo e aggressivo con cui ha messo sotto fin dai primi minuti la squadra campana. Ma anche l’intensità, il gioco, le tante occasioni create, la voglia di mettere in pratica le idee calcistiche del boemo. Alcune sue scelte già convincono, in particolare sulla corsia di sinistra con Milani, Kraja e Kolaj sempre più sincronizzati nei movimenti e nei tempi. Ancora un po’ indietro dall’altra parte, dove però è in crescita costante l’uomo in più del Pescara di questo momento, Hamza Rafia: una giocata-capolavoro per il gol del vantaggio di Merola (per lui due assist, anche quello per il terzo gol di Vergani), qualità tecnica di categoria superiore, fisicità e intelligenza tattica notevole per adattarsi immediatamente alle richieste del tecnico di Praga. In generale, lo sviluppo della manovra è ancora da migliorare. Visti i tempi di lavoro ristretti di Zeman, è un aspetto assolutamente comprensibile.

In generale, a livello di singoli si sono viste molte cose buone rispetto al recente passato. Come nel caso di Crescenzi, che ha rimpiazzato Cancellotti (out anche a Catanzaro domenica prossima) con una partita di spessore sulla fascia destra, fatta di tanta corsa e inserimenti con i tempi giusti da centrocampista aggiunto.

Migliorano anche le prestazioni di Palmiero in mezzo al campo, mentre ha lasciato tutti a bocca aperta Kraja: l’italoalbanese, dopo una lunga assenza causa infortunio, è stato buttato subito dentro da Zeman come mezzala sinistra al posto di Mora. Una partita di grande intelligenza tattica per il giocatore dell’Atalanta, che ha capito in poco tempo il calcio del nuovo allenatore e dato un contributo notevole alla buona prestazione del collettivo. Kraja resta una risorsa preziosa per il boemo, essendo capace di ricoprire indifferentemente tutti i ruoli del centrocampo.

Tra le intuizioni di Zeman c’è anche Kolaj, che ha giocato la settima partita da titolare della stagione nel ruolo di esterno sinistro del tridente, trovando il secondo gol in campionato (dopo oltre 4 mesi dal primo). Kolaj, come tutto il Pescara, sembra avere ampi margini di miglioramento per diventare uomo assist e finalizzatore fondamentale nell’economia della stagione. Detto questo, la Turris resta la terzultima della classe e adesso serve continuità per tenersi stretto il terzo posto e andare ai play-off con un obiettivo ben chiaro nella testa: provare a vincerli. Zeman scelga sempre i migliori: i più in forma, i più intelligenti, i più affamati. Non serve ribadirlo, il boemo lo fa da una vita in qualsiasi categoria o campionato si trovi. Domenica prossima (ore 14.30) i biancazzurri saranno ospiti della festa promozione del Catanzaro di Vivarini, già in B con 5 giornate d’anticipo. Approfittare del clima di baldoria che si respira in casa dei calabresi per sbancare il Ceravolo imbattuto da quasi un anno è il compito di Lescano e compagni.

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