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"Pescara e Zeman nel cuore: il boemo tra i migliori degli ultimi 30 anni"

Gianluca Grassadonia, ex tecnico dei biancazzurri in serie B, fa le carte alla volata finale del girone C: "Il Delfino ha tutto per vincere i play-off. Importante il match contro il Monopoli"

Gianluca Grassadonia è un signore del calcio. Il tecnico salernitano, 51 anni, è stato l'ultimo a sedere sulla panchina del Pescara in serie B. L'ex difensore è uno dei tanti figliocci di Zeman in giro per l’Italia, difensore del primo grande Foggia del boemo negli anni ’90, poi anche allenatore dei Satanelli. E' fermo da un anno, dopo una parentesi poco felice alla guida della Paganese, in C, terminata proprio nell’aprile 2022 con un esonero. “Ricomincerò a luglio. Per un po’ ho preferito dedicarmi alla famiglia. L’ultima esperienza è stata traumatica, ho sbagliato. Avevo bisogno di recuperare. Il Pescara lo seguo con grande affetto. Mi sento spesso con il presidente Sebastiani, i rapporti con l’ambiente sono rimasti ottimi – ha detto Grassadonia. "L’annata è partita benissimo. Un grandissimo girone d’andata e una stagione da protagonista nei primi mesi. Dal ko contro il Catanzaro sono cambiate tante cose, c’è stata un’involuzione netta. Poi il cambio di allenatore. Con Zeman farà i play-off da grande protagonista, ne sono sicuro, ha tutti i mezzi per riuscirci”, le parole dell'ex.


Da ex giocatore e da allenatore esperto, come si spiega il clamoroso black-out post Catanzaro? “Il Pescara era a tre punti dalla capolista, in quel momento ci credeva: perdere è stata una mazzata, che ti lascia strascichi. La squadra non ha saputo reagire, sono arrivate prestazioni non all’altezza. Ricordo una gara in diretta tv davvero brutta, prima della sosta natalizia. Era in difficoltà e la società ha dato fiducia a Colombo, che reputo un ottimo allenatore, finché ha potuto, poi forse ha capito che era necessario cambiare”.

La corsa al terzo posto


Due partite per assegnare il terzo posto. Quattro squadre in un fazzoletto di punti. Con il Delfino avanti a tutti. Che succederà? “Il Foggia andrà a Catanzaro, e i calabresi non regaleranno niente. Ci sono in gioco tante conferme e anche il record di punti della C, già raggiunto, ma da incrementare. Con Delio Rossi, il Foggia ha fatto sei punti in due partite: con i cambi si azzerano le gerarchie e tutti sono sul pezzo per farsi trovare pronti. Il Pescara ha il Monopoli in casa, contro i pugliesi reduci da due vittorie. I biancazzurri sono avvantaggiati per questo turno, vincendo potrebbero mettere un sigillo importante”.


Grassadonia per 15 partite alle guida del Pescara nel 2021. Una parentesi culminata con la retrocessione in C, ma il disastro era iniziato molto prima del suo arrivo. “Ci sono state partite in cui il Covid ci ha condizionati, è arrivato nel nostro momento migliore. Il rinvio della gara contro l’Entella, dopo le partite buone contro Monza e Brescia, ci ha creato problemi. Peccato, un po’ ci speravo nella salvezza, ma per me resta un’esperienza positiva. Con il rimpianto di non essere riuscito a centrare l’obiettivo”.

Grassadonia zemaniano


A retrocedere e bruciare dieci anni di ottimo calcio è bastata una manciata di mesi e scelte sbagliate. A risalire, sembra volerci un’eternità: “La C è un inferno, solo una squadra ora centrerà l’obiettivo ai play-off. Io che sono un figlioccio di Zeman, spero ci riesca il boemo. L’ho incontrato anche un anno fa, rivederlo è sempre bellissimo. Resta uno dei migliori allenatori degli ultimi trent’anni nel nostro calcio. Non è giovanissimo, ma ha sempre un grande entusiasmo. Saprà trasmetterlo alla squadra”.

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