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Salute

Covid, dopo due anni "addio" Usca per l'assistenza domiciliare ai pazienti positivi

Con la fine dell'emergenza anche il servizio garantito dalle Unità speciali di continuità assistenziale e attivato ad aprile 2020 termina: saranno ora le Ucat (Unità di coordinamento dell'assistenza territoriale) delle Asl a riorganizzare l'assistenza

Niente più assistenza da parte delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) per i pazienti covid che ricevono le cure domiciliari.

Il servizio era stato istituito ad aprile 2020, ma da domani il modello organizzativo dell'assistenza territoriale cambierà così come previsto con la fine dell'emergenza. Saranno quindi le quattro Ucat aziendali (Unità di coordinamento dell'assistenza territoriale) a rimodulare con ciascuna Asl l'accesso ai servizi, riassorbendo anche parte del personale impiegato, sottolinea l'assessorato regionale alla sanità. La nuova organizzazione resterà attiva nelle more della prossima attivazione delle Uca (le unità di continuità assistenziale), anch’esse previste da un recente decreto ministeriale.

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