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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Dopo la tragedia della famiglia Silvestrone scoppia la protesta dei sindaci marchigiani: "Nessuna sicurezza per i troppi cantieri"

Oltre alle fasce tricolore al presidio organizzato al casello di Grottammare erano presenti diversi esponenti del Partito democratico che chiedono interventi immediati sul "caos" cantieri: "Un tributo di sangue che non è più ammissibile"

La tragedia che ha colpito la famiglia Silvestrone è stata la molla che ha fatto scattare la protesta. Oggi, venerdì 10 febbraio, i sindaci di diversi comuni delle Marche hanno infatti protestato davanti al casello di Grottammare (Ascoli Piceno) per chiedere che l'arteria stradale venga messa in sicurezza e che dunque si intervenga sui tanti cantieri che ci sono e che sono costati fin troppe vite, anche quella dell'avvocato e tennista paralimpico residente a Montesilvano e di due dei suoi figli. A riportare la notizia è l'agenzia Ansa.

Presente anche il deputato marchigiano del Partito democratico Augusto Curti. “Ribadiamo – ha detto all'Ansa - la necessità che si ragioni sulla terza corsia o sull'arretramento dell'autostrada A14, ma prendiamo anche atto che nonostante l'ultima campagna elettorale sia stata incentrata sul tema delle infrastrutture, nella legge di bilancio non c'è un euro per la A14. Chiediamo – ha aggiunto Curti - che venga fatta chiarezza sulla sicurezza del tratto, fermo restando la necessita che siano seguiti i lavori in tempi celeri”.

“Non voglio credere che non ci siano mezzi più sicuri di quelli messi in campo fino ad ora per fare in modo che i cantieri, seppur necessari, vadano più in fretta e siano più sicuri per gli automobilisti”, ha aggiunto il sindaco di Grottamamre Enrico Piergalini. “L'incidente di qualche giorno fa ha dimostrato che la situazione non è più confinabile in un problema locale ma è una questione nazionale”, ha aggiunto riferendosi proprio al tragico incidente avvenuto nella galleria Castello e costato la vita ad Andrea Silvestrione e i suoi bambini. “La A14 è la sesta autostrada della rete viaria italiana per incidenti che per altro aumentano a livello esponenziale in estate – ha quindi sottolineato Piergalini -. Non è un problema che possono risolvere i sindaci: lo deve risolvere il ministero”.

Presente alla protesta anche la Provincia di Ascoli con il presidente Sergio Loggi che ha chiesto “la definitiva messa in sicurezza dell'arteria” e lanciato un appello ad Autostrade per l'Italia e alla Regione Marche “perché si adoperino per porre rimedio alle criticità ponendo fine ad un tributo di sangue che non può più essere ammissibile”.

Per il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli, infine, “è finito li tempo delle promesse e delle intenzioni: a Regione e il governo chiediamo in maniera netta la risoluzione delle problematiche e una chiara visione sulla terza corsia o sull'arretramento”.

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