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Giampietro (Partito Democratico): “Le rotatorie di viale Marconi deve aprirle il Comune, spieghi perché non lo fa”

Il capogruppo del Pd riferisce dell'esito della commissione controllo e garanzia cui ha partecipato Raffaele Piscitelli, direttore di esercizio della Tua: "Ha confermato che deve essere l'amministrazione a decidere di togliere le transenne e non la società, ci si dica se e quando saranno messi i semafori intelligenti visto che i software a bordo dei bus, è stato confermato, non servono più"

“Tua afferma che ad aprire le rotatorie di viale Marconi deve essere il Comune in quanto proprietario. A questo punto la domanda che resta senza risposta è perché non vengono aperte”. Ad affermarlo è il presidente della commissione comunale controllo e garanzia Piero Giampietro (Pd) al termine della seduta che ha visto la partecipazione di Raffaele Piscitelli, direttore di esercizio della società di traporto pubblico, convocato per fare il punto sui problemi di viabilità che imperversano in viale Marconi e che hanno spinto persino gli autisti a dichiarare lo stato di agitazione. Autisti che nella seduta di venerdì hanno lanciato anche la provocazione: subito risposte o si devierà il percorso.

La risposta a quel “perché” Giampietro la rivolgerà lunedì 23 gennaio all'assessore comunale alla mobilità Luigi Albore Mascia e al dirigente comunale del servizio. Per quella data infatti, sono stati convocati per essere auditi dalla commissione. Il capogruppo del Partito democratico non nasconde lo stupore per lo sconcerto per il rimpallo di responsabilità che aleggia sulla vicenda. Sì perché, ricorda, “l'amministrazione aveva detto che le rotatorie doveva aprirle Tua. Oggi Tua ci dice che la competenza è del Comune. A questo punto vorremmo sapere se e quando apriranno”. Una domanda strettamente legata ad altre domande per le quali risposte le chiedono anche gli autisti e i sindacati: i semafori intelligenti alle rotatorie dove ad oggi mancano saranno installati? Se sì quando? Soprattutto i fondi per installarli ci sono?

Tutti temi entrati già nelle settimane scorse nel dibattito politico con il centrosinistra che ha più volte denunciato i tempi “biblici” di un cantiere arrivato ad oltre 800 giorni e che si era detto finito, ma che di fatto senza quei semafori non lo sarebbe. Una denuncia passata anche su dei manifesti affissi in città. A ricordare più volte che quei semafori erano previsti già nel bando d'appalto è stato il consigliere regionale del Partito democratico Antonio Blasioli che è tornato a dirlo anche nei giorni scorsi spiegando come poi la parte riguardante la loro installazione fosse stata stralciata e riaffidata, per via diretta, ad una seconda ditta. 

Se in alcune rotatorie i semafori mancano, in altre due ci sono già da tempo, ma sono inattivi e ancora una volta Giampietro di chiede perché dato che Piscitelli, riferisce, “ha confermato che sugli autobus l'installazione dei software non è più necessaria”. Sarebbero dunque sufficienti i sensori installati sotto l'asfalto e di cui aveva parlato il sindaco Carlo Masci, per percorrere in piena sicurezza viale Marconi consentendo agli autobus, ma anche agli altri mezzi pesanti e a quelli di soccorso, come avrebbe riferito lo stesso Piscitelli, di passare all'interno delle rotatorie. Al passaggio della automobili farebbero automaticamente scattare i semafori attivando il countdown che avvisa della necessità di fermarsi per consentire il transito dei mezzi che occupano la corsia preferenziale evitando così di dover fare manovre complesse e rischiose che sono, come denunciato da autisti e sindacati, violanzioni del codice della strada. 

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