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VIDEO | Viale Marconi, il centrosinistra chiede l'intervento del prefetto e affigge i manifesti sul "disastro" della giunta Masci

I consiglieri comunali e il consigliere regionale del Partito democratico Antonio Blasioli chiedono risposte sulla sicurezza e denunciano ancora una volta il caos e le contraddizioni della giunta sul cantiere e, ora, sui semafori intelligenti

“L'appalto più pazzo del mondo” a fronte di una giunta alle prese con “un esercizio di rimozione della realtà” di camilleriana memoria i cui esiti finiscono ora su dei manifesti che saranno affissi in città. 

A coniare le due definizioni sono il consigliere regionale del Partito democratico Antonio Blasioli e quello comunale del partito Marco Presutti che insieme agli altri esponenti d'opposizione in Comune e cioè i consiglieri dem Piero Giampietro e Francesco Pagnanelli e il consiglire della lista Sclocco Sindaco Mirko Frattarelli, annunciano di aver scritto al prefetto Giancarlo Di Vincenzo perché si faccia promotore di iniziative atte a fare chiarezza, ma soprattutto a garantire la sicurezza su viale Marconi. 

Una lettera che arriva dopo quella inviata alla Corte dei conti dagli stesso consiglieri con cui ai giudizi di chiarezza si è chiesta di farne sull'iter che ha portato alla realizzazione della nuova viabilità. Lettera con cui fanno il paio l'interpellanza presentata all'amministrazione e il documento firmato dal dirigente comunale uffici Trisi in cui si afferma che nonostante l'assenza dei semafori a quattro dei nuovi incroci dove sono state costruite le rotatorie, i lavori su viale Marconi sono ultimati.

Non lo sono, incalza Blasioli, perché quei semafori mancano e perché lo stesso sindaco Carlo Masci sulla stampa locale ha dichiarato oggi, giovedì 12 gennaio, che saranno installati. Da chi e quando è ora una delle domande cui vogliono risposte così come al se servano o no i software che dovrebbero essere installati sui mezzi Tua e ad essi collegati, laddove il primo cittadino ha dichiarato sempre a mezzo stampa, precisa Blasioli, che non servono più essendo stati messi dei sensori sotto l'asfalto. Se così fosse allora, torna a chiedere al sindaco il consigliere regionale, si potrebbero aprire almeno quelle rotatorie dove i semafori ci sono seppur inattivi. Questo, prosegue Blasioli intervenendo anche sullo stato di agitazione annunciato dagli autisti Tua “consentirebbe il passaggio degli autobus senza andare ad insistere su di loro costringendoli a violare il codice della strada rimettendoci punti alla patente e pagando in responsabilità”.

“E' l'appalto più pazzo del mondo - ribadisce il consigliere Pd - perché in Comune si smentiscono un giorno dopo l'altro. Ci avevano detto che i lavori erano terminati, ma avevamo ragione noi: i lavori su viale Marconi non sono assolutamente finiti”. Per Blasioli tra l'altro, le dichiarazioni rilasciate dal sindaco sull'inutilità del software e la presenza dei sensori non troverebbero “alcun appiglio formale”. Una situazione caotica che “sta facendo soffrire tantissimo in termini di sicurezza – ribadisce -. Di qui l'appello al prefetto perché intervenga”.

“Tanti poi i dubbi – dice ancora – che riguardano il sistema di funzionamento di questi semafori. Vogliamo sapere se saranno sempre funzionanti o verranno attivati solo al passaggio degli autobus perché in questo caso gli attraversamenti pedonali che sono troppo vicini alle rotatorie, non saranno percorribili in sicurezza”.

Se per Presutti la “realtà sta scappando di mano” come dimostrerebbe anche il fatto che “siamo al 12 gennaio e non si riescono ad approvare gli strumenti di bilancio con una giunta non in grado di fare le sue scelte” e con un esempio di confusione che sarebbe rappresentato proprio dal cantiere di viale Marconi, a stupire il consigliere comunale Pagnanelli è il “silenzio” dell'amministrazione nonostante i continui incidenti che avvengono proprio in prossimità di quelle rotatorie e spesso riportati a mezzo stampa. “Sarebbe una situazione risibile se non fosse che i soldi sono stati spesi e non si capisce se ne verranno spesi altri. Ad oggi non si vede una via d'uscita”.

Resta una domanda senza risposta e la rivolgiamo a Blasioli visto che proprio lui sempre con i consiglieri comunali aveva denunciato nei mesi scorsi lo scorporamento dei semafori dall'appalto principale per assegnarne l'installazione, con affidamento diretto, ad un'altra azienda. “Quei fondi - risponde - sono stati utilizzati per fare altri lavori perché è un appalto capestro e ora scopriamo che ci sono sì altri semafori da mettere e che non sono stati messi, ma che non ci sono più i soldi per installarli”.

Il capogruppo comunale Piero Giampietro annuncia intanto che venerdì 13 gennaio e lunedì 16 gennaio si terranno due commissioni controllo e garanzia: nella prima presenti saranno i sindacati e gli autisti della Tua che hanno annunciato lo stato di agitazione proprio per i problemi della sicurezza, mentre lunedì l'invito è stato rivolto ai vertici della Tua per fare chiarezza sul ruolo dell'azienda in tutta la vicenda e anche sul se quei sensori vanno o no installati.

Infine i manifesti con tutti i numeri del cantiere di viale Marconi che saranno affissi in città e preparati per denunciare “il disastro” della giunta Masci fatto, si legge, di 800 giorni di cantiere, di un milione e 700mila euro spesi, di negozi chiusi, dell'assenza di alberi, di zero piste ciclabili, di semafori in attivi e di problemi per i bus. “Il centrodestra – si legge sugli stessi – ora chieda scusa ai pescaresi”.

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