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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'assessore Cremonese ritira la delibera sull'occupazione del suolo pubblico: "A lavoro per una riforma condivisa"

Doveva essere approvata in consiglio comunale, ma l'ultima riunione fatta con le associazioni di categoria lo avrebbe spinto a fare marcia indietro: "È stata una mia decisione. Quello era un regolamento tecnico che metteva insieme tutte le norme esistenti, ma è stata espressa l'esigenza di rivederle completamente. Apriremo un tavolo di lavoro anche con altri assessori e gli enti coinvolti"

Non un regolamento con le norme già esistenti e accorpate in un unico testo, ma un regolamento tutto nuovo da scrivere di concerto con associazioni di categoria, assessori ed enti di competenza. Sull'occupazione del suolo pubblico si riparte da zero se non forse per l'introduzione dei “semi-dehor” in vetro rimovibili che potranno essere messi anche in zone dove prima era vietato, come nel caso di piazza Salotto. Solo questo e non è neanche certo, lo stralcio del regolamento che ne avrà dunque uno suo, che potrebbe approdare in consiglio comunale con quindi il ritiro della delibera presentata dall'assessore comunale al Commercio Alfredo Cremonese che tanto aveva fatto discutere.

“È stata una mia decisione – tiene a precisare Cremonese -, presa dopo l'incontro avuto con le associazioni di categoria. Il mio ufficio si è limitato a mettere insieme le norme contenute nei vari regolamenti e nelle delibere per dare chiarezza all'utente finale ed evitare sanzioni. Quello che era stato messo nero su bianco era un regolamento prettamente tecnico, se non per la novità dei semi-dehor”, aggiunge spiegando da cosa era nato quel testo finito sotto la lente d'ingrandimento delle associazioni di categoria. Associazioni di categoria che ritenevano le norme troppo restrittive e che soprattutto denunciavano il fatto che si sarebbe realizzato ciò che si temeva, aveva rimarcato in particolare il direttore provinciale della Confartigianto Fabrizio Vianale, e cioè che quanto previsto dalla "delibera Cicconetti" che regolamentava la presenza dei tavoli all'interno e l'esterno dei locali avrebbe interessato non solo piazza Muzii, ma tutta la città. Una delibera contro cui gli esercenti del quadrilatero centrale avevano fatto ricorso al Tar e che prevede che il numero dei tavoli all'interno dei locali e quelli all'esterno deve essere lo stesso.

L'incontro tra Cremonese, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna e Ascom c'è stato giovedì primo febbraio, spiega quindi l'assessore comunale sottolineando che tutto si sarebbe svolto in un clima sereno. “Verificato che quello che dicevo era corretto e cioè che quella delibera metteva insieme i regolamenti già esistenti, abbiamo ragionato insieme e ho quindi deciso di ampliare il tavolo che si stava occupando dell'occupazione del suolo pubblico coinvolgendo tutti i soggetti che hanno interesse”, spiega Cremonese rimarcando che ciò che sarebbe emerso è che dalle associazioni è arrivata la richiesta di portare avanti “una riforma vera e propria. Sono sereno quindi nel dire che ritiro questa delibera se non forse per quella parte riguardo i semi-dehor. Sono stato io – tiene a precisare – a chiamare subito il sindaco Carlo Masci e il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli per annunciare la mia intenzione. Dopo tanti anni dunque porteremo avanti un discorso condiviso e compiuto per avere una riforma vera e propria sul tema dell'occupazione pubblica”.

Una cosa che in questo caso, spiega, non può fare da solo “perché ci sono tanti altri soggetti coinvolti. Sia altri assessorati che, ad esempio, la Asl e la soprintendenza dei beni ambientali. Asl con cui ad esempio, si dovrà ragionare se quel metro quadrato a utente previsto nel regolamento di igiene e sanità sia modificabile – spiega -. Credo di poter dire che sulla necessità di attivare un vero e proprio tavolo di lavoro si sia stati tutti d'accordo e per questo già la prossima settimana convocherò un tavolo di ampia partecipazione”, prosegue l'assessore comunale.

Sui tempi non si esprime perché potrebbero essere lunghi visti i tanti aspetti che si dovranno andare a toccare e le richieste che si chiederà di soddisfare a quel tavolo, con l'obiettivo di cercare di dare le giuste risposte nei limiti di ciò che può o non può essere consentito. “Il mio obiettivo – conclude Cremonese – è quello di portare la riforma in approvazione il prima possibile. Sicuramente ci saranno degli ostacoli da superare, ma lavorando insieme sono certo che si arriverà a un testo condiviso”. Fino ad allora resteranno in vigore le attuali regole che, secondo quanto riferito dall'assessore, sarebbero poi quelle contenute in quella delibera ora ritirata.

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