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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Avanti con il progetto di ampliamento della riserva dannunziana, iniziano i rilievi nell'ex galoppatoio ma via Pantini resta al palo

Il sindaco Carlo Masci nell'area in cui sono state avviate le pratiche di esproprio: "Una giornata storica" e intanto si attende il taglio del nastro dell'ultimo tratto della cosiddetta strada Pendolo per vedere completato il progetto di accorpamento

Dopo l'avvio delle procedure di esproprio nell'area dell'ex galoppatoio che si trova all'interno della pineta D'Avalos sono iniziati i rilievi dei tecnici. Presente per quella che definisce una “giornata storica” il sindaco Carlo Masci che in un breve video condiviso sul suo profilo facebook sottolinea come quella in cui si trovo è “un'area bellissima e naturale. Da tantissimo tempo – aggiunge – qui non è entrato nessuno da almeno trent'anni credo. Tutti hanno sempre detto che doveva tornare al patrimonio comunale della comunità pescarese, oggi possiamo dire di aver iniziato questo percorso”.

L'occasione per lui per replicare ancora una volta a chi lo accusa con la sua giunta di non preservare il verde di Pescara. Tema di scontro questo con opposizioni, ambientalisti e i residenti dei diversi quartieri della città che ha portato alla manifestazione in piazza Sacro Cuore del 25 aprile. “Alle parole preferiamo i fatti – dice il sindaco – perché i fatti sono quelli che producono delle cose a vantaggio dei cittadini”.

Il confronto a distanza con gli ambientalisti c'era stato in consiglio comunale quando questi ultimi hanno inscenato un “sonnellino” sugli scranni della giunta dopo le parole pronunciate dal vicesindaco Gianni Santilli che sui numeri della manifestazione aveva commentato: “possiamo dormire sonni tranquilli”. Oltre a lui a replicare era stato proprio il sindaco che li aveva tacciati di raccontare “un mondo alla rovescia” rivendicando tra le azioni a tutela del verde che l'amministrazione sta portando avanti proprio questo esproprio di un ettaro e mezzo. Solo il primo, ha assicurato più volte, perché l'obiettivo è riportarli tutti e cinque nella disponibilità del Comune. Espropri che, aveva detto ancora, nessuno prima aveva fatto e su cui parole positive nessuno ha espresso.

Quello dell'ampliamento della pineta è un progetto importante che passa anche per l'abbattimento del cosiddetto “svincolo a trombetta” della circonvallazione e la chiusura di via della Bonifica. Strada questa che diventerà sterrata e dunque riservata al passaggio di chi si godrà la pineta ad oggi oggetto dagli interventi di recupero dopo il devastante incendio del primo agosto 2021. Nei mesi scorsi il vicesindaco Santilli aveva riferito che parte dei fondi avuti dall'assicurazione serviranno proprio per abbattere la recinzione di quel tratto di pineta e procedere quindi con l'accorpamento, ma perché questa fase diventi concreta manca un altro e ulteriore passaggio: l'inaugurazione di via Pantini e cioè dell'ultimo tratto della cosiddetta Strada pendolo. Un'inaugurazione che era stata annunciata per settembre 2022 e dopo un sopralluogo dallo stesso sindaco per il successivo mese di ottobre. L'ennesimo annuncio su quel taglio del nastro è arrivato ad inizio anno, ma per ora resta tutto così com'è e per il Partito democratico alla base del problema ci sarebbe anche il fatto che la rotatoria inizialmente prevista all'incrocio tra via Silone e via Antonelli non sarà più realizzata.

Insomma se per il primo esproprio del galoppatoio è cosa fatta, per il proseguo dell'accorpamento tutto deciso come più volte ribadito da Santilli, perché la pineta diventi un tutt'uno a disposizione della città bisogna attendere il taglio non annunciato ma concreto di quel nastro oltre che ovviamente, l'abbattimento dello svincolo della circonvallazione. 

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