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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Il sindaco Masci agli ambientalisti: "Raccontate un mondo alla rovescia, fatte scelte in favore del verde nonostante gli interessi forti"

Il primo cittadino interviene in consiglio comunale e dice la sua sulla questione annunciando la bonifica dell'area di risulta tra un mese e parlando degli espropri fatti per dare ai cittadini aree fruibili più grandi e anche nuove. Un discorso che infiamma l'aula

L'intervento del sindaco Carlo Masci sulla questione ambientale infiamma l'aula e in particolare la capogruppo comunale del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini tanto da spingere il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli a sospendere la seduta. 

Certo è che il sindaco dopo la protesta del 25 marzo la sua l'ha voluta dire. Lui che, ha detto rivolgendosi agli ambientalisti presenti a Palazzo di Città dove hanno messo in scena anche un flash-mob, ha “ascoltato in silenzio il mondo alla rovescia che voi avete descritto” rivendicando tutte le scelte fatte dall'amministrazione che sono frutto ha detto ancora, della “forza dell'indipendenza” che la caratterizzano “rispetto a tutti gli interessi che possono esserci se non interessi pubblici. Dove ci sono interessi pubblici c'è la forza della serietà e correttezza”, ha quindi ribadito parlando di scelte fatte anche contro “interessi forti”. Parole che hanno fatto letteralmente infuriare la Alessandrini, con il sindaco che ha voluto comunque toccare tutti quegli elementi che dimostrerebbero come le sue scelte e quelle della sua giunta siano verso il verde e non contro.

“Credo di tenere al verde molto di più di tanti che parlano di verde che ne parlano in maniera esagerata. A Erika Alessandrini voglio dire che non è vero che stiamo espropriando terreni che hanno il verde – ha aggiunto -. Abbiamo espropriato anche il casello ferroviario che si trova dentro la riserva dannunziana e dove un privato grazie all'indifferenza della precedente amministrazione era riuscito ad avere una autorizzazione edilizia per fare una villa dentro la pineta. Io non ho sentito grida di gioia da parte delle tante associazioni ambientaliste nel momento in cui Comune è riuscito a fare. Il privato ha capito di fronte alla forza del Comune non poteva fare nulla, si è raggiunto l'accordo e abbiamo preso possesso di un'area più grande di quella di via della Fornace Bizzarri”, ha chiosato il sindaco riferendosi a una delle tante battaglie che vede contrapposti residenti e amministrazione e che si sta combattendo anche nelle aule giudiziarie dove i cittadini hanno vinto il primo ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) con il Comune che ricorrerà al consiglio di Stato perché è nel parco di quartiere che l'asilo nido intende realizzarlo senza se e senza ma.

“La villa sì – ha detto ancora il sindaco – che sarebbe stato uno scandalo da attribuire a chi ci aveva preceduto. Invece in silenzio abbiamo fatto questa operazione che ampia il parco d'Avalos. Oggi è a nostra disposizione e quella della comunità pescarese”. Stessa storia, ha detto ancora, per l'ex galoppatoio che sempre all'interno della riserva si trova. “Abbiamo avviato la procedura di esproprio per un ettaro e mezzo rispetto ai cinque ettari, ma andremo avanti. Anche questo poteva essere fatto negli anni passati e invece non è successo e tutte le associazioni ambientaliste che oggi strillano contro di noi non hanno detto nulla alle amministrazioni precedenti che non si sono mai preoccupate di espropriare quell'area. La prossima settimana – ha quindi annunciato – avvieremo il processo di definizione dell'area che sarà anch'essa attribuita ai cittadini di Pescara e andremo avanti su questo percorso di recupero delle aree della città per renderle più verdi. Parliamo non di piccoli fazzoletti di terra altrettanto importanti – ha proseguito con un'altra sferzata rivolta ai comitati cittadini -, ma aree ampie”.

Quindi il parco nord ed è qui che è entrato in gioco quegli “interessi forti” che tanto ha fatto infuriare la capogruppo del Movimento 5 Stelle. “Mi ricordo qualche anno fa quando un ex sindaco stava scambiando il parco nord per far fare palazzi in via Gioberti su aree già asservite agli altri palazzi che erano lì dove oggi c'è un parcheggio pubblico. Qualcuno voleva trasferire le cubature che pensavano di realizzare nel parco nord a via gioberti in via cosa stiamo facendo sul parco nord di cui sento parlare da ventisette anni. Ventisette anni – ha ribadito Masci – in cui nessuno ha pensato di muoversi per espropriare quella terra perché vuol dire toccare interessi forti. Gli stessi interessi forti che abbiamo toccato quando abbiamo espropriato l'area dove ora c'è strada Pendolo”. “Abbiamo già approvato delibera per espropriare parco nord e nei prossimi giorni verrà in consiglio ed è un'operazione mai fatta da nessuno per creare un parco di 4 ettari, cioè di 40mila metri quadrati”, ha proseguito Masci.

“Faremo anche un'altra cosa che non ha fatto mai nessuno – ha ripreso tirando in ballo un altro tema caldissimo nel dibattito pubblico sul verde -. Toglieremo la striscia d'asfalto di 13 ettari e mezzo che si trova sull'area di risulta. A proposito di calore e isola di calore – ha quindi precisato tirando fuori uno dei temi su cui battono gli ambientalisti -, a creare questa è soprattutto l'asfalto. I 13 ettari e mezzo che oggi sono sull'area risulta saranno eliminati da questa amministrazione che partirà – ha annunciato - tra un mese con bonifica area per realizzare parco più grande della città dopo il parco d'Avalos”.

“I palazzi che sorgono in questa città noi li abbiamo abbattuti – ha concluso il sindaco -. Lo abbiamo fatto in via lago di Borgiano dove recuperiamo 10mila metri quadrati e faremo una piazaza con le piante e le acque. Lo stesso succederà al Ferro di Cavallo altra situazione in cui non abbiamo avuto timore di muoverci contro qualsiasi interesse”.

In ripresa di seduta a replicare al sindaco è stato il capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro che ha stigmatizzando sottolineando che tolta l'amministrazione Alessandrini a Palazzo di Città il governo è stato nelle mani del centrodestra per cui anche la scelta di fare l'asilo nel parco di via della Fornace Bizzarri nonostante la voltura del terreno di via Celestino V sarebbe ormai ultimata, si conferma “una scelta politica e di questo vi assumerete la responsabilità”.

Insomma sul verde il dibattito tiene ancora banco e lo ha fatto per tutta la mattinata tra flash-mob e mozioni con le posizioni tra maggioranza e minoranza che restando decisamente distanti.

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