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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Centro / Piazza del Sacro Cuore

Pettinari protesta in piazza Sacro Cuore con cittadini e associazioni: "Fermate questa mattanza"

La voce del vicepresidente del consiglio regionale si aggiunge a quella dei tanti che si oppongono ai lavori in corso: "I danni che il centrodestra fa oggi li pagheremo per anni"

“Altro che sindaco che ama Pescara, Masci si è rivelato il sindaco che 'taglia' Pescara, non c’è altro giudizio sulla mattanza di alberi che l’amministrazione comunale ha perpetuato in ogni quartiere della città”.

A dichiararlo il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari che lunedì 6 novembre ha organizzato un sit-in davanti al cantiere che ha visto la partecipazione di alcuni cittadini e dei rappresentanti di diverse associazioni a cominciare da Annalisa Petrucciani presidente della sezione Pescara-Chieti del Conalpa (Coordinamento nazionale alberi e paesaggio), l'associazione Tutela verde Ambiente, Antonella De Cecco del Comitato strada parco e Davide Traini di Pescara Pulita.

Una voce la sua che si aggiunge alle tante che criticano i lavori in corso in piazza e che si sposteranno su corso Umberto. “Disinformazione” ha già avuto modo di dire il sindaco  Carlo Masci rivendicando l'intervento che, afferma, non solo aumenterà la presenza del verde, ma, ha riferito, vedrà l'installazione di una pavimentazione fotovoltaica assorbente e chiara cioè “adatta al cambiamento climatico” sottolineando infine che il progetto di riqualificazione è stato autorizzato dalla Soprintendenza ai beni ambientali, paesaggistici e culturali.

Spiegazioni che non convincono chi critica con la polemica che dunque, continua. “Basta guardarsi intorno per vedere cosa ha causato il centrodestra al verde cittadino: piazza Sacro cuore è sempre stata ricca di alberi e di ombra, ora sembra una zona di guerra. Parlano di ripiantare alberi che saranno grandi tra 30 o 40 anni – replica Pettinari -. Inoltre i lavori della piazza sono finanziati dal pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza), nel quale è specificato che gli interventi previsti non devono arrecare nessun danno significativo all'ambiente”.

Per lui, come per le associazioni e le opposizioni di Palazzo di Città, uno dei tanti problemi perché lo stesso sarebbe stato fatto in piazza Garibaldi “deturpata dal taglio di alberi”, ma anche sulla strada parco, via Pepe, corso Vittorio Emanuele II, viale Primo Vere (lungomare sud) e “in tante altre zone della città che si sono viste mozzare di netto angoli di verde in nome di lavori, non sempre necessari, o di non ben specificati interventi. Alcuni parchi sono stati addirittura smantellati e cementificati, come il caso di via Della Fornace Bizzarri”, chiosa il vicepresidente del consiglio Pettinari. “Tutto questo deve finire. I danni che il centrodestra sta facendo oggi, la città li porterà sulle spalle per anni”.

“Siamo al fianco delle associazioni ambientaliste che stanno lottando per fermare questa mattanza. Alcune di loro si sono rivolte anche alle forze dell’ordine firmando un esposto ai carabinieri forestali per chiedere aiuto”, come nel caso di Italia Nostra e Archeoclub che l'esposto lo hanno fatto per i tagli di tamerici e lecci in viale Primo Vere.

“Io sono con loro e con tutti quei cittadini che vedono nel verde pubblico una risorsa e non un ostacolo da abbattere in nome del cemento. Mentre il mondo guarda al green il centrodestra rimane ancorato a una visione anacronistica dei territori, che non ha certamente come faro ispiratore il bene comune di una città, di una regione e del Paese. Dopo la grave perdita di verde causato dall’incendio alla pineta, che ha sconvolto tutta la città, questo atteggiamento è politicamente da irresponsabili”, dice ancora Pettinari che ha già annunciato la sua candidatura a sindaco.

“Io immagino una città immersa nel verde, dove nuovi alberi si piantano e non dove vengono abbattuti quelli esistenti. Non c’è lungimiranza da parte di questa amministrazione comunale, i lavori non devono abbattere gli alberi ma devono essere programmati e progettati avendo come primo impegno quello di tutelare il verde pubblico. Inoltre – conclude parlando delle sue intenzioni - per arricchire il patrimonio arboreo potrebbero essere attivati dei protocolli con le aziende che si occupano di lavori pubblici e anche con privati che vogliono costruire per piantare nuovi alberi, in varie zone della città, ogni qualvolta si stipula un contratto con l’amministrazione o si richieda una autorizzazione a costruire. Così potremmo tutelare le piante esistenti e incrementare la presenza di nuovi alberi nel perimetro cittadino”.

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