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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pettinari (M5s) sul caso dell'elisuperficie dell'ospedale: "Da sette anni la burocrazia blocca il servizio, a breve un esposto in procura"

Il consigliere regionale e vicepresidente del consiglio torna sulla vicenda dell'elisuperficie dell'ospedale inutilizzabile da diversi anni

Il consigliere regionale del M5s Domenico Pettinari torna sulla questione dell'elisuperficie dell'ospedale di Pescara, ferma e inutilizzabile dal 2017 a causa del peso eccessivo degli elicotteri del 118 che rendono rischioso l'atterraggio. Pettinari, che fin dall'inizio ha seguito la vicenda, ha deciso di presentare un esposto alla procura e un'interpellanza urgente all'assessore Nicoletta Verì e al presidente Marco Marsilio per chiedere spiegazioni e fare chiarezza considerando il grave danno che comporta dove far atterrare gli elicotteri di soccorso all'aeroporto invece che sul tetto del nosocomio pescarese:

“Sono anni che mi batto affinché venga fatta luce sull’elisuperficie dell’ospedale Santo Spirito di Pescara. Abbiamo studiato le carte e cercato di mettere ordine in sette anni di caos burocratico che di fatto hanno tenuto in ostaggio un servizio fondamentale per la sicurezza dei cittadini. In Abruzzo, infatti, sono solo due le basi destinate alla partenza degli elicotteri di emergenza, L’Aquila e Pescara. L’eliporto pescarese era collocata sul tetto del parcheggio dell’Ospedale Santo Spirito  per consentire l’immediato accesso in pronto soccorso dei pazienti. Nel 2017, a seguito del nuovo bando per l’affidamento del servizio di elisoccorso, la Asl dispone di elicotteri di diversa tipologia che però si sarebbero scoperti troppo pesanti per essere supportati dall’elisuperficie a causa del tonnellaggio superiore rispetto al mezzo precedente. 

Una barzelletta, che però è costata agli abruzzesi centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici. Infatti, per colmare questa problematica, l’elicottero non viene più fatto atterrare in ospedale ma viene dirottato verso l’aeroporto di Pescara. Una volta lì un’ambulanza privata, pagata dalla stessa Asl 3.800 euro al mese più 0,39 cent a chilometro percorso, trasporta il malato fino in ospedale. Una spesa, a mio parere inutile, effettuata con fondi pubblici che, invece di essere utilizzati per adeguare l’eliporto alle esigenze del nuovo mezzo, si sono spesi per pagare l’affitto di un’ambulanza che funge da navetta tra l’aeroporto e l’ospedale. "

Il dato più allarmante, spiega il consigliere pentastellato, è che un paziente con politrauma invece di arrivare direttamente in pronto soccorso ed essere subito soccorso, deve essere trasportato dall'aeroporto, dove pochi minuti a volte possono fare la differenza fra la vita e la morte. Inoltre, la Asl aveva anche progettato per una spesa di 500 mila euro, lavori strutturali per sostenere i nuovi elicotteri sulla piattaforma, ma questi lavori non sono mai stati eseguiti aspettando l'ottobre 2020 per pubblicare il bando per l'affidamento dei lavori necessari alla riattivazione della piattaforma. Lavori ultimati a luglio 2021 che però, a quanto pare, non hanno permesso lo sblocco della situazione:

"Ultima ciliegina sulla torta riguarda lo studio aeronautico per ottenere l’autorizzazione Enac: a soli 4 mesi di distanza, l’ultima a gennaio 2022, la Asl incarica due ditte diverse per realizzazione dello studio di cui comunque non si hanno attualmente notizie. A oggi, dopo 7 anni dall’inizio del farraginoso iter, l’unica notizia certa che abbiamo è che l’elisuperficie dell’ospedale di Pescara non è ancora attiva, che continuiamo a pagare un servizio di trasporto che probabilmente si poteva evitare e che sono stati pagati con soldi pubblici studi e progetti spesso lasciati nel dimenticatoio. Ma soprattutto è certo che i pazienti che hanno bisogno di trasporto urgente sono ancora costretti a fare la gincana sul traffico della tiburtina per essere trasportati dall’aeroporto al pronto soccorso. Alla luce di tutto questo credo sia indispensabile da un lato l’azione ispettiva di Regione Abruzzo che ha il controllo delle Asl e, dall’altro, l'intervento dell’organo di controllo della Procura per capire se si sono verificate situazioni degne di approfondimento giudiziario.

Noi continueremo a tenere il faro acceso su quello che è accaduto e a chiedere costantemente che questa emorragia di denaro pubblico finisca il prima possibile, ripristinando a Pescara un servizio fondamentale per il cittadino come quello dell’eliporto nell’ospedale”

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