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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Terme di Caramanico, Paolucci e Blasioli (Pd): "Non ci sono i fondi per le verifiche preliminari che devono partire il 15 ottobre"

I consiglieri regionali del partito democratico denunciano nuovi ritardi nella gestione della delicata vicenda delle terme la cui concessione è scaduta il 17 giugno: "Se anche su quelle si va in stallo per una nuova assegnazione attenderemo le calende greche"

I consiglieri regionali del Pd Silvio Paolucci e Antonio Blasioli tornano a denunciare i ritardi della Regione nella gestione del problema delle terme di Caramanico.

Nello specifico i ritardi sulle azioni che lo stesso ente aveva annunciato di voler portare avanti prima di procedere ad un nuovo bando di gara per la concessione delle acque a seguito della decadenza dichiarata il 17 giugno. Verifiche preliminari che, ricordano, avevano il fine di “conoscere lo stato di manutenzione-efficienza delle opere di presa costituite dalla sorgente 'La salute' e dal pozzo 'Gisella' sfruttati dal precedente concessionario, nonché verificare la sussistenza delle peculiari caratteristiche chimico-fisiche delle acque”. Il loro avvio, denunciano, “è previsto per il 15 ottobre, ma ad oggi mancano i fondi per eseguirle”. “Come Partito democratico abbiamo sottoscritto l’emendamento (inserito nella legge n. 24 del 2 agosto e approvato in tutta fretta) che stanziava 80mila euro per consentire queste valutazioni prodromiche al bando – spiegano i due esponenti dem -. Il servizio competente, il 27 luglio ha prontamente avviato una procedura di richiesta preventivi, con termine ultimo di presentazione fissato al 31 agosto, rivolta ad operatori economici interessati ad eseguire le prestazioni in questione, per un importo non superiore a 40mila euro”.

“Nel corso del consiglio regionale del 27 settembre il presidente Marsilio, rispondendo ad un’interpellanza sul tema, cogliendo l'occasione per descrivere l'urgenza e la celerità con cui la Regione stava lavorando, della quale però non si è accorto nessuno, né a Caramanico né nell'intero comprensorio della Maiella, per il quale al momento oltretutto non sembrano essere previsti aiuti contro la crisi di tutto il settore turistico e ricettivo, aveva annunciato come per l'avvio delle verifiche mancasse solo l’assegnazione delle somme destinate all’intervento. Tuttavia, siamo ormai al 12 ottobre, a tre giorni, come indicato sulla lettera d’invito, dalla data per l’avvio delle attività richieste, e non ci risulta che sia stata predisposta alcuna variazione di bilancio che consenta al Servizio politica energetica e risorse del territorio di affidare la valutazione”.

“Senza variazione, ovviamente, non si può procedere ad alcun affidamento e la variazione è una competenza di questa giunta regionale a guida Marsilio. Nel mentre il tempo continua a trascorrere inesorabile, aggravando la crisi di un territorio ad alta vocazione turistica che continua ad invocare soluzioni tempestive. Se finanche per delle semplici verifiche preliminari assistiamo a ritardi e nuove fasi di stallo – concludono -, c’è il rischio che per l’indizione del nuovo bando di concessione delle acque dovremo aspettare le calende greche”.

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