rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Il presidente Marsilio sull'uccisione dell'orsa Amarena: "Atto gravissimo nei confronti dell'intera regione, pronto a costituirla parte civile"

È unanime il coro di condanna nei confronti di un'uccisione con un colpo di fucile sparato nella zona di San Benedetto dei Marsi che ha decretato la morte dell'orsa simbolo dell'Abruzzo. I suoi due cuccioli, ancora non autosufficienti, sono scappati

«La notizia dell'uccisione a colpi di fucile dell'orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo nei confronti dell'intera Regione che lascia dolore e rabbia per un gesto incomprensibile. In tutti questi anni le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini».
A dirlo è il presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, che condanna fermamente il gesto dell'uomo, identificato dai guardiaparco e di cui ora si occupano i carabinieri, che ha colpito a morte con un fucile il plantigrado.

«Mai un orso ha rappresentato in Abruzzo un qualunque pericolo per l’uomo, neanche quando si è trovato a frequentare i centri abitati», aggiunge il presidente Marsilio, «l'atto violento compiuto nei confronti del plantigrado non ha alcuna giustificazione. Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell'ordine e dai vertici del parco, che hanno già individuato il responsabile, affinché la giustizia faccia il suo corso. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente per tutelare l’immagine e l’onorabilità della nostra gente. Invito le comunità locali e tutti i turisti a continuare ad osservare tutte le norme prescritte affinché gli animali presenti sul territorio possano vivere indisturbati nel loro habitat».

Anche il sindaco di Pescara, Carlo Masci, commenta con sdegno quanto accaduto: «L'uccisione di Amarena, l'orsa che tutti noi, anche chi non vive nel parco, avevamo imparato ad amare, è un atto criminale, di una ferocia inaudita, di una crudeltà assoluta. Amarena era diventata un simbolo per l'Abruzzo, con i suoi cuccioli girava in pace per i nostri paesi montani generando curiosità e gioia in chi l'incontrava, per l'amore che dimostrava verso le sue creature, era il più chiaro esempio di convivenza vera fra gli uomini e gli animali.  Fino a quando non ha incontrato la mano assassina di chi non si è fatto scrupolo di ucciderla, lasciando attonita e affranta un'intera Regione. Dopo Juan Carrito è toccato ad Amarena imbattersi nell'uomo. Oggi siamo tutti in lutto!».

Il coro di condanna è unanime e anche il segretario regionale del Pd, Daniele Marinelli, non usa mezzi termini: «L’uccisione dell’orsa Amarena è un atto gravissimo. Da parte nostra non possiamo che auspicare in primo luogo che le indagini e la giustizia facciano rapidamente il loro corso, che le responsabilità siano accertate e adeguatamente, severamente sanzionate. È importante adesso che l’indignazione, a tutti i livelli, dalle comunità locali fino alle istituzioni della nostra regione, sia forte e unanime. Che sia chiaro che l’uccisione dell’orsa Amarena è un colpo al cuore dell’Abruzzo, a un modello di convivenza tra persone e animali nella natura che è e deve rimanere un modello. Da difendere sul versante culturale, da tutelare in ogni modo».

Questo il pensiero del senatore Etelwardo Sigismondi di Fratelli d'Italia: «L'uccisione della nostra orsa Amarena è un atto grave che va condannato senza se e senza ma. Amarena, l'orsa più famosa d'Italia che solo pochi giorni fa si era resa ancora protagonista con i suoi cuccioli di scene tenerissime, questa volta, nel centro di San Sebastiano dei Marsi, era un pezzo d'Abruzzo amato da residenti e turisti. Ritengo criminoso il gesto di chi ha voluto macchiarsi in modo così vile della morte dell'animale. Condivido appieno la posizione espressa dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che intende far costituire l'ente parte civile in favore della reputazione e di una essenza tutta abruzzese». 

«Uno schifo! Non esistono altri termini per definire l’uccisione, o meglio l’assassinio, dell’orsa Amarena, un simbolo del parco nazionale d’Abruzzo, un animale benvoluto da tutti, innocuo, che non aveva mai fatto del male a nessuno e che, peraltro, era una delle femmine più prolifiche del parco stesso. Quanto accaduto stanotte è frutto di ignoranza, di mancanza assoluta di rispetto verso la natura ma è anche di poco amore verso la propria terra, l’Abruzzo, di cui l’orso è il simbolo», dice la deputata Daniela Torto del M5s, «mi auguro che l’autore di questo gesto vigliacco venga punito a dovere: non ha solo ucciso un orso ma ha pugnalato al cuore un’intera regione. Ora la priorità è ritrovare i cuccioli di Amarena e metterli in salvo al più presto».

Queste le oarike del parlamentare Nazario Pagano: «L’uccisione dell’orsa Amarena a San Benedetto dei Marsi è un episodio sconvolgente e gravissimo, non solo perché si trattava di un esemplare simbolo, parte di una specie protetta e da sempre in via di estinzione, ma perché Amarena, insieme ai suoi cuccioli, era da sempre accettata dalle comunità nelle quali si affacciava per le sue scorribande notturne. Fotografata e amata, una delle orse più prolifiche nella storia del Parco Nazionale d’Abruzzo. Soprattutto mai aggressiva. La notizia è che nella nostra regione si ammazzano gli orsi a fucilate, anche se si tratta di esemplari che non hanno mai arrecato problemi di nessuna natura all’uomo. Viene da chiedersi se Amarena non sia vittima non solo di giustizieri ma anche di chi, da tempo, anche in politica, ha scatenato un clima di odio nei confronti di orsi e lupi, presenti naturalmente sul nostro territorio. Il danno di immagine e di reputazione è enorme. Il colpevole, un delinquente farabutto, dovrà pagare caro questo suo crimine e mi auguro che la pena sia esemplare, in modo da scongiurare per il futuro nuovi terribili episodi di questo tipo. Resta per me il dolore e la tristezza per la notizia che Amarena non ci sia più e che non potremo più vederla a spasso con i suoi cuccioli. Non rimangono che il video della sua ultima apparizione a San Sebastiano dei Marsi, solo cinque giorni fa, tra le urla di gioia dei bambini e la curiosità dei turisti, e tanta rabbia e tristezza anche per i due cuccioli rimasti senza la loro mamma e bisognosi di cure».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il presidente Marsilio sull'uccisione dell'orsa Amarena: "Atto gravissimo nei confronti dell'intera regione, pronto a costituirla parte civile"

IlPescara è in caricamento