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Movida in piazza Muzii, l'amministrazione rassicura sul piano di risanamento acustico: "Non vogliamo spegnere la zona"

L'assessore Del Trecco e il presidente della commissione Ambiente sul documento prossimo all'adozione da parte del consiglio comunale e rassicurano gli esercenti: "Sarà rivalutato ogni sei mesi e grazie al tavolo tecnico esercenti e residenti finalmente si confronteranno"

“Il Piano di risanamento acustico che approderà all’approvazione del consiglio comunale non ha l’obiettivo di spegnere la movida nella zona del mercato coperto, ma piuttosto ci fornisce gli strumenti per trovare la giusta mediazione tra il diritto al riposo dei residenti e il diritto al lavoro delle attività”.

A dichiararlo sono l'assessore comunale Isabella Del Trecco e il presidente della commissione ambiente Ivo Petrelli facendo il punto sul discusso documento che in aula tornerà molto presto per l'approvazione definitiva. Un documento nel quale gli addetti ai lavori e le associazioni di categoria vedono una sorta di mannaia destinata a spegnere la vita sociale serale in particolare nel quadrilatero della movida di piazza Muzii, quello cui si riferiscono anche Del Trecco e Petrelli, ma che, hanno sempre denunciato proprio le associazioni, rischia di avere un effetto boomerang su tutta la città dato che il piano si applicherà su tutto il territorio comunale.

L'assessore e il presidente di commissione intendono quindi rassicurare con le loro parole sottolineando che proprio per trovare la giusta mediazione tra residenti ed esercenti sarà istituito un tavolo tecnico insieme ad una commissione permanente cui siederanno non solo gli enti e cioè Comune, Arta, Asl Regione e forze dell'ordine, ma anche cittadini e operatori commerciali “che finalmente – sottolineano Del Trecco e Petrelli – potranno finalmente dialogare e trovare il giusto equilibrio. Il Piano – precisano - dovrà essere aggiornato ogni sei mesi in virtù di controlli continui che l’Arta effettuerà misurando l’indice di rumorosità prodotta nella zona e nel frattempo sarà predisposto il regolamento attuativo dagli uffici”.

Il piano come si ricorderà è già passato per l'approvazione in consiglio comunale l'anno scorso. Si appresta quindi alla conclusione del suo iter dopo aver acquisito i pareri degli altri enti e della Regione. Il passaggio ulteriore nell'aula di Palazzo di Città sarà dunque quello che ne consentirà la definitiva adozione.

Il documento prevede una serie di strumenti che l'amministrazione potrà attuare nella zona del mercato di piazza Muzii per ridurre il “rumore” e proprio su quelle misure che prevedono, tra le tante cose, anche la possibile installazione di semafori che segnalino lo sforamento dei limiti fino alla possibilità per gli esercenti di indicare un addetto che controlli che non si ecceda, sono finite l'anno scorso nell'occhio del ciclone. Anche su questo i due esponenti del governo cittadino assicurano: “non stiamo approvando uno strumento repressivo, ma solo un documento che ci dice cosa è possibile fare dove necessario, mentre dove non ci sono criticità inerenti al problema ‘rumore’ non dovremo fare alcunché”. Approvata la delibera dunque arriverà il temuto regolamento.

“Pescara è senza dubbio una città vivace, caratterizzata dalla cosiddetta movida che, in alcune zone, va guidata – afferma Del Trecco -. Nel documento, oltre al discorso tecnico, abbiamo inserito anche la discrezionalità politica, per la quale abbiamo previsto l’istituzione di una commissione di valutazione e controllo composta da tutti gli uffici comunali preposti e da una rappresentanza delle associazioni di categoria per gli imprenditori, e dei residenti, che abbiamo deciso di coinvolgere nelle fasi esecutive e decisionali del Piano, ricordando che parliamo di una situazione in continuo aggiornamento e cambiamento”. Il piano odierno infatti, precisa, fa leva sulle rilevazioni Arta del 2021. Ad oggi “la situazione è già cambiata di nuovo e quindi prima di adottare qualunque iniziativa chiederemo all’Arta di ripetere i controlli acustici nella zona e i risultati saranno sottoposti alla valutazione della commissione. Controlli che saranno ripetuti ogni sei mesi per capire che tipo di situazione persiste nel quartiere. Ogni volta, a fronte di una criticità, valuteremo tutte le proposte contenute nel piano di risanamento acustico e faremo le scelte più opportune”.

Riguardo i pareri raccolti l'assessore fa sapere che la Regione, tramite l'Arta ha posto alcuni quesiti cui è stata data risposta a cominciare dalla specifica sul chi deve deve fare cosa ulteriormente il documento: innanzitutto l’Arta ha chiesto di specificare il soggetto a cui compete l’azione, dunque con l'amministrazione che ha confermato che ogni azione “sarà esercitata dal Comune con il supporto degli altri organi competenti e della commissione, dunque con l’intervento e la voce dei soggetti direttamente coinvolti”. L'Arta ha anche chiesto “di dare efficacia al Piano in termini di salute nei confronti dei cittadini in termini di abbattimento del rumore: è ovvio visto che il Piano stesso nasce da una situazione di ripetuto superamento dei parametri del rumore e sappiamo che quando il rumore supera la soglia limite possono scaturire dei problemi per la salute umana”, conclude Del Trecco.

Per quanto riguarda l'ordinanza su Pescara Vecchia Del Trecco e Petrelli parlando di una situazione "completamente diversa" e di una misura a tempo, mentre si continua a pensare ad uno spostamento totale della movida dalle aree abitate della città. 

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