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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il M5s contro l'ordinanza di Masci per l'abbattimento di cinghiali in città: "Pericolosa e immorale"

Il consigliere Paolo Sola contesta l'ordinanza sindacale che consente l'abbattimento di 100 cinghiali nel territorio comunale di Pescara dopo i timori espressi dai residenti delle zone dove si trovano spesso gli ungulati

No alla nuova ordinanza del sindaco Masci per l'abbattimento di oltre 100 cinghiali in città. Il M5s, con il consigliere Paolo Sola, critica il provvedimento dopo le segnalazioni arrivate dai cittadini e dalle associazioni animaliste che parlando di una scelta inadeguata, crudele e priva di morale. La questione è stata affrontata anche durante l'ultima seduta della commissione controllo e garanzia come spiega il M5s con Sola:

"Un provvedimento immorale e sbrigativo che, oltre a non contribuire in alcun modo al contenimento della popolazione degli ungulati, che peraltro potrebbe essere perseguito con scelte etiche e rispettose dell’animale ta già sollevando pericoli e problemi di incolumità pubblica a causa degli interventi spesso fuori controllo da parte delle Guardie Venatorie Volontarie incaricate degli abbattimenti.

Il riferimento è, infatti, alle diverse segnalazioni giunte da cittadini residenti nelle zone indicate dall’ordinanza, che si sono ritrovati in diverse occasioni a sentire colpi di fucile e spari improvvisi in prossimità delle proprie abitazioni o all’interno dei propri terreni, per via di interventi intrapresi in autonomia da parte di queste guardie venatorie, senza alcun preavviso nè rispetto delle procedure previste proprio per garantire l’incolumità pubblica, come la circoscrizione delle aree interessate e l’interdizione temporanea al transito di persone e veicoli."

Secondo Sola, le operazioni come prevede l'ordinanza devono essere coordinate dalla polizia municipale dove devono arrivare tutte le segnalazioni e le autorizzazioni, mentre spesso ci sarebbero iniziative autonome delle guardia incaricate che rischiano di scatenare un far west fra le case:

"Un aspetto  colpevolmente trascurato nella stesura dell’ordinanza che, da quanto emerso in Commissione questa mattina, non ha visto alcun coinvolgimento né della Polizia Municipale (che avrebbe sicuramente rilevato le criticità rispetto all’incolumità pubblica), né dell’assessore o del garante comunale dei diritti animali, qualificandosi quindi di fatto come un’iniziativa individuale del Sindaco, in capo al quale andrebbero ascritte le responsabilità di eventuali conseguenze negative dell’ennesima scelta superficiale e sbrigativa.  

“Al di là di queste criticità, che rappresentano un’aggravante  resta la nostra condanna per una scelta di fondo immorale che non è altro che la derivazione ignorantedell’emendamento vergognoso alla legge di bilancio 2023 con cui il governo Meloni ha di fatto aperto alla caccia indiscriminata nelle città e nelle aree protette. Un segnale devastante che conferma quanto nel nostro Paese ci sia ancora da lavorare in tema di cultura e tutela del mondo animale”.

Mercoledì 19 aprile ci sarà una riunione fra sindaco, assessore, garante dei diritti animali e polizia municipale sul tema.

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